sabato 31 agosto 2013

Che fare?



Ovunque mi giro c'è gente che si chiede: che fare?
Ora che siamo prossimi alla guerra in Siria, basata su prove labili quanto quelle che Colin Powell addusse per dichiarare guerra all'Iraq, e poi dimostratesi inventate, che possiamo fare?
Ora che il governo dell'inciucio guidato da Letta ha tolto l'Imu ed ha messo una nuova supertassa, la Service Tax, che dobbiamo fare?
Ora che i primi timidi accenni di ripresa economica non hanno generato una timida ripresa di occupazione, ma tutt'altro, che cosa dobbiamo fare?
Ora che i lavoratori tornano dalle ferie agostane e trovano le aziende chiuse coi catenacci e trasferite altrove senza preavviso, cosa possiamo fare?
Ora che la classe politica - che è stata votata, Porcellum o meno - sta discutendo sulla condanna di Berlusconi e non sulle cose che davvero interessano ai cittadini e ai lavoratori, cosa si deve fare?

Potrei continuare, ma mi fermo.
Tanto la risposta alla domanda è sempre la stessa: non ve lo dico cosa bisogna fare. Non per cattiveria, o per "cazzimma" (per dirla alla napoletana), ma semplicemente perchè non sono nessuno per imporre o semplicemente indicare una via. 
Tocca ad ognuno e a tutti cercare la risposta alla domanda: che fare?
Tocca ad ognuno e a tutti cominciare finalmente a lottare, scendere in strada, organizzare forme di lotta e di resistenza. Creare momenti di condivisione e di rivendicazione sociale, culturale, esistenziale.
Invece di aspettare che qualcuno vi dica cosa fare, cominciate a fare: volantinaggi, attacchinaggi, assemblee, riunioni, iniziative, cortei, scioperi, presidi, blocchi, occupazioni, raccolte firme.
E diffidate da chi vi dice cosa fare. Non esistono soluzioni certe e universali. 

sabato 24 agosto 2013

Avete rotto i coglioni

Ho 32 anni, e prima che possiate rispondermi "sticazzi" ho giusto tre o quattro cosucce da dirvi.
Ho provato a scrivere, a mettere su carta emozioni e proposte. Ma voi NIENTE.
Ho imparato a suonare la chitarra, poi il basso (perchè "i bassisti servono sempre"), ed ho provato a fondare gruppi musicali o semplicemente a trovare qualcuno con cui condividere questa passione, questo canale espressivo. Ma voi NIENTE.
Ho scritto un libricino, un pamphlet politico di 24 pagine in cui proponevo una prospettiva ed una chiave di lettura. Voi avete detto "hai proprio ragione", ma poi niente.
Ho provato a far politica attiva, militando nella Sinistra italiana. Ma voi avete continuato a votare per Berlusconi e per i suoi alleati, di ieri (la Lega) e di oggi (il PD).
Ho provato a tendere una mano, a intessere relazioni amicali, ad invitarvi a casa o ad organizzare serate insieme. Ma voi NIENTE, non avete mosso un dito.
Ho provato a fondare associazioni, squadre di calcio, collettivi, giornali, tutto pur di creare qualcosa di collettivo, di popolare, dal basso. Ma voi NIENTE.

Adesso avete davvero rotto i coglioni. Andate a fanculo tutti.
Ho passato questa estate a cercare di schiarirmi le idee, immaginando cosa si potesse fare per far rinascere una umanità degna di questo nome. Ebbene ci siete riusciti: avete vinto voi e ho perso io. SIETE IRRECUPERABILI. Continuerete a votare per i soliti partiti, continuerete a guardare con romantica stima a chi si fa il culo per cambiare le cose, ma alla fine ve ne starete rintanati nelle vostre case, pronti a scandalizzarvi per la prima vetrina rotta. Continuerete ad andare in ufficio e subire, ubbidire, a chinare la schiena. Perchè ricordatevi sempre: se esiste la schiavitù è SOLO perchè esistono gli schiavi, cioè gente che non si ribella ai padroni.

Capre.
Continuate a belare e a servire il Potere. Io non vi presterò mai più attenzione. Non vi darò mai più una mano. Non proverò più ad indicarvi una strada, ad organizzare qualcosa. 
Vi farò solo vedere quanto schifo fate, quanto servili e strumentali al Sistema siete.

venerdì 2 agosto 2013