giovedì 29 settembre 2011

Sulla perfezione



La perfezione non può essere un obiettivo, una meta.
La perfezione deve essere una tendenza, un anelito.

Cos'è la perfezione? Per un artista classicista, è l'equilibrio della forma. Per un artista contemporaneo, è l'imperfezione del gesto d'arte. Per uno scrittore, è il romanzo completo nello stile e nel contenuto. Per un poeta, è una poesia che emoziona. Per un musicista, è il suono di uno strumento o di una orchestra. Per un cantante, è l'acuto inimitabile.

Per l'uomo saggio, la perfezione non può che essere l'armonia. La ricerca della perfezione, la tendenza alla perfezione, non può che realizzarsi nell'armonia: tra il suo spirito e il suo corpo, tra il suo IO e gli altri, tra lui e la natura.
Armonia non significa ordine. L'uomo saggio non deve tendere all'ordine, quello è compito dei politici (anzi, dei politicanti): le dittature erano l'impero dell'ordine, eppure non vi era in esse un briciolo di armonia. Stesso dicasi per le liberaldemocrazie capitaliste: ordinate e disarmoniche.

L'armonia è in un gesto, in un suono, in un respiro, in un bacio, in un pranzo, in un soffio di vento, in uno scritto, in una nota musicale.
L'uomo saggio sa che solo passeggiando sui sentieri dell'Armonia è possibile tendere alla Perfezione. Senza raggiungerla mai. Perchè la perfezione non si può raggiungere.

La perfezione non può, anzi non deve, essere una meta.
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Quanto è liberale questa democrazia






Da tempo vado ripetendo: liberalismo e democrazia, più che sinonimi, sono contrari. Serve una Nuova Democrazia che contrati liberismo e liberalismo sia sul terreno ideale sia sul terreno materiale.
Pertanto non mi sorprendo più di tanto nello scoprire che, proprio mentre si riparla di bavaglio del web (una legge che limiti fortemente la libertà di espressione su blog, siti, forum e social network), un ragazzo di 21 anni abbia scritto su facebook: "Montolivo brucia all'inferno".
Il riferimento al calciatore della Fiorentina fa capire che, probabilmente, il ragazzo che ha scritto questa frase (giusta o ingiusta, ognuno abbia la sua idea) sia uno dei tanti contestatori viola che, domenicalmente, fischiano Montolivo, reo di non aver voluto rinnovare il contratto con la Fiorentina.
Il ragazzo è stato denunciato, e rischia (udite udite) un DASPO! Una diffida! Come se avesse fatto scontri allo stadio! Come se avesse lanciato un petardo dalla curva!

Che ne pensate?
Io credo che solo proporre una pena del genere sia una follia: come si fa ad impedire ad una persona di entrare in uno stadio per 5 anni perchè ha scritto "Montolivo brucia all'inferno"!
E allora a Borghezio, Salvini e feccia varia cosa dovrebbero fare? Spedirli in un gulag?

Va bene! Allora riapriamo i Gulag, porca miseria!
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mercoledì 28 settembre 2011

Ancora



L'acqua scorre ancora,
impura e acida,
ma scorre ancora.

Il vento soffia ancora,
porta olezzi di morte putrida,
ma soffia ancora.

La mente sente ancora,
soffre il rapporto con la realtà,
ma sente ancora.

Il cuore batte ancora,
si addolora per i popoli del mondo,
ma batte ancora.

La pioggia cade ancora,
inquina invece di pulire,
ma cade ancora.

I palazzi resistono ancora,
decrepiti e fatiscenti, pronti a crollare,
ma resistono ancora.

Il sole splende ancora,
illumina sorprusi e iniquità,
ma splende ancora.

I figli nascono ancora,
aprono gli occhi su un mondo inguardabile,
ma nascono ancora.

L'amore sboccia ancora,
come rosa sull'asfalto industriale,
ma sboccia ancora.
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martedì 27 settembre 2011

Come cominciare la rivoluzione






C'è una rivoluzione che dobbiamo fare se vogliamo sottrarci all'angoscia, ai conflitti e alle frustrazioni in cui siamo afferrati. Questa rivoluzione deve cominciare non con le teorie e le ideologie, ma con una radicale trasformazione della nostra mente.
(Jiddu Krishnamurti)

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Un ribelle in arrivo






A fine gennaio nascerà mio figlio.
Un altro ribelle in arrivo.
Spero che si ribelli sempre, anche a noi genitori, per inseguire i suoi sogni e l'idea di Giustizia.

A lui che mondo consegnerò? Un mondo peggiore di quello che ho trovato 31 anni fa, quando mi affacciai alla vita. Ho lottato e lotto ogni giorno per cambiare questo mondo. E come me, ve ne sono tanti. Disorganizzati, distanti, disconnessi. Però ci sono.

Uomini sulle Rovine.
E i figli di questi Uomini stanno giungendo.
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sabato 24 settembre 2011

20 anni fa: Nevermind



Riconoscete questa copertina? NEVERMIND dei Nirvana usciva il 24 settembre del 1991.
Esattamente 20 anni fa.
Tutti stanno ricordando l'evento. Chi si lancia in improbabili reminiscenze, chi cede alla retorica, chi al ricordo del ribellismo giovanile.

Io invece no.
Il ribellismo di cui i Nirvana sono stati colonna sonora persiste ancora.
Non cedo di un passo.

E dico solo una cosa, per ricordare l'evento:
Ci manchi, Kurt.
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Opposizione Sociale



Non è più possibile immaginare che l'attuale Opposizione Parlamentare possa riuscire nell'intento di far cadere il Governo Berlusconi e dar vita ad una serie di riforme sociali di cui possano beneficiare lavoratori, precari, pensionati, cittadini in genere.
Solo una Opposizione Sociale, avulsa e in certi casi avversaria anche dell'Opposizione Parlamentare, può tentare di fermare questa locomotiva mercatista che ci sta conducendo sull'orlo del baratro.
Quando parlo di Opposizione Sociale, non parlo delle indistinte "masse lavoratrici" che dovrebbero insorgere contro lo status quo, ma che non lo faranno mai, dato che sono beotamente interessate alle nomination dell'ultimo reality di grido; parlo di gruppi di militanti che, in barba ad ogni schematismo novecentesco, decidono di opporsi radicalmente al Sistema, senza farsi ingabbiare dalle logiche elettorali dei politicanti del Palazzo.
Parlo di una alleanza tra tutte le persone e i movimenti che non si riconoscono in nessuno dei partiti attualmente in Parlamento, e che non condividono gli ammiccamenti sia della "estrema sinistra" (ad es., la Federazione della Sinistra implora per una alleanza con Pd, IdV e Sel), sia della "destra radicale" (ad es., La Destra e CasaPound sempre pronte a soccorrere il Pdl in varie parti d'Italia, specie a Roma). Una struttura tentacolare, che contrasti la Piovra del Sistema adoperandosi in tutti i campi della società (istituzioni, sport, cultura, ecc...). Solo così l'opposizione al Sistema (berlusconiano o meno) può essere totale e sociale.

Utopia? Può darsi, anche se reputo più utopistico pensare che Bersani possa rappresentare, per un lavoratore precario o per un abitante della Val di Susa, una alternativa reale a Berlusconi. E' molto più utopistico pensare che il PD abolisca la Legge 30. E' molto più utopistico pensare che il PD ritiri le truppe dall'estero e diminuisca le spese militari.

Ci pisciano addosso e dicono che piove.
Utopia è credere che questa "pioggia" non puzzi se usiamo l'ombrello.
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I miei 10 Comandamenti laici e politici




Mi è capitato di partecipare ad una discussione, in cui bisognava indicare le priorità, o meglio gli obiettivi, della nostra personale azione politica.
Cosa vogliamo realizzare? Per cosa lottiamo? Non in astratto (la libertà dell'essere umano, la fine dell'oscurantismo religioso, ecc...), ma concretamente.
Beh, io ho redatto i miei "10 comandamenti laici e politici", avendo come riferimento la situazione italiana.

1) Abolizione della Legge 30;
2) centralità del contratto di lavoro a tempo indeterminato;
3) aumento del costo del lavoratore precario per le aziende;
4) Espropriazione e Nazionalizzazioni delle grandi aziende e delle banche;
5) Blocco delle tariffe per tre anni;
6) Aumenti di salari, stipendi e pensioni da finanziare tramite: a) stato di polizia contro gli evasori fiscali; b) aumento della tassazione su rendite mobiliari e immobiliari; c) aumento della tassazione sui beni di lusso;
7) Ritiro immediato delle truppe all'estero ed impiego delle stesse in azioni antimafie;
8) Assunzione di un numero elevato di insegnanti, impiegati, forze dell'ordine, magistrati;
9) Scioglimento della Lega Nord perchè partito palesemente incostituzionale ed epurazione di tutti i suoi iscritti dal 1984 ad oggi.
10) fine dei finanziamenti alle scuole, agli ospedali e alle strutture private.

Che ne pensate? Io spero di morire dopo che almeno uno solo di questi punti si sia realizzato.

P.s. nell'immagine c'è anche spazio per l'undicesimo comandamento: la vittoria del Socialismo.
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venerdì 23 settembre 2011

Le forze dell'ordine (???) continuano a pestare




E' successo anche ieri sera. Un ragazzo è stato pestato a sangue da due vigili urbani, dopo Roma - Siena. Il comandante dei vigili urbani chiarisce: "Ha provocato e aggredito i vigili, che hanno reagito". Il sindacato afferma: "si è ferito resistendo all'ammanettamento". Due versioni PALESEMENTE contrastanti, ma entrambe indicherebbero che i vigili non hanno colpe.
Invece poi si scopre che una lettrice di La Repubblica telefona alla redazione romana e racconta la verità: "E' accaduto su viale Angelico, intorno alle 22.40. Due motociclisti della municipale hanno fermato un ragazzo a bordo di uno scooter. Avrà avuto diciassette, forse diciotto anni. Lo hanno fatto scendere, poi gli hanno messo le manette ai polsi. E uno ha iniziato a prenderlo a pugni. Lo ha anche colpito al volto con il casco". Continua: "Era una maschera di sangue - racconta ancora - aveva un occhio ridotto malissimo. Quel poveretto per la paura se l'è addirittura fatta sotto".
Un altro testimone, Lorenzo Basile, che ha addirittura lasciato le proprie generalità alla polizia perchè vuole testimoniare contro i due vigilantes della municipale, racconta: "Ho visto un vigile enorme, che potrei riconoscere tra mille e che aveva buttato in mezzo alla strada quel ragazzino. Poi lo ha fatto alzare e ha provato ad ammanettarlo vicino a un cancello in viale Angelico, ma il giovane si divincolava e non ci è riuscito. Alla fine le manette sono scattate: una volta bloccato il ragazzo, però, il vigile lo ha colpito con 4 o 5pugni fortissimi in pieno volto, e il sangue ha iniziato a uscire".

Come al solito, invece di condannare questi macellai in divisa che gettano discredito su tutte le persone che lavorano nelle forze dell'ordine, i dirigenti di questi corpi difendono
a prescindere questi delinquenti. Ancora una volta, se non vi fosse stata una telefonata alla redazione di un giornale o se non si fosse fatto un capannello di persone intorno al luogo del fatto, la "versione ufficiale" sarebbe stata quella di un delinquente che aggredisce un tutore dell'ordine, il quale PER DIFENDERSI lo ha pestato.
Ancora una volta. Per l'ennesima volta.
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giovedì 22 settembre 2011

Sulla saggezza



La saggezza nè si prende in prestito nè si compra; e penso che, se fosse in vendita, non troverebbe compratori: la stoltezza, invece, si compra ogni giorno.

(Seneca, Ad Lucilium)

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mercoledì 21 settembre 2011

L'ignoranza leghista




Senza Umberto Bossi, i leghisti sarebbero ancora ciò che sempre sono stati: bifolchi razzisti e usuali frequentatori dei bar delle valli settentrionali. Umberto Bossi ha preso questi avventori da bar e li ha fatti diventare consiglieri, sindaci, ministri della Repubblica.
Il Padre del Trota, ormai sempre più sbiascicante, è un vero è proprio mito per quelle genti. Non ci sorprende, quindi, che le boiate secessioniste sbiascicante da Bossi sul palco della Festa dei Popoli Sedicenti Padani vengano prese sul serio da questi esemplari.

Ovviamente, pur di giustificare il loro leader, i leghisti utilizzano argomenti francamente imbarazzanti. L'ultimo colpo di genio è di quella ameba di Reguzzoni, che ha spiegato: Bossi è un vero democratico, perchè riconosce che la sovranità appartiene al Popolo ed è il Popolo che deve decidere sulla secessione; anche il Capo dello Stato deve attenersi alla volontà popolare.

Reguzzoni dimostra, con questa frase, di avere una profonda ignoranza costituzionale. Ed è il capogruppo del Carroccio a Monte Citorio! E' vero che la sovranità appartiene al Popolo, ma Reguzzoni dimentica di aggiungere "che lo esercita nei limiti della Costituzione". E la Costituzione un limite lo pone: l'Italia è una e indivisibile.

Non voglio passare per il difensore dell'Unità d'Italia, anche perchè da questa Unità solo il Nord ci ha guadagnato, mentre il Sud ci ha perso.
Voglio solo far capire ai bifolchi leghisti che la via referendaria non è percorribile: o ci si siede intorno ad un tavolo e si dà al CentroSud ciò che è stato depredato in 150 anni, o si prendano i fucili della Val Brembana e si faccia la rivoluzione.
Tertium non datur.
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martedì 20 settembre 2011

20/09/2003 - 20/09/2011



Da Minzolini a Ferrara, in onda RaiRegime





Non so se vi è capitato di vedere RaiUno ultimamente. Io la vedo sempre meno spesso, però l'altra sera mi è capitato di guardarla. E di assistere ad una cosa indegna. Il peggior direttore del Tg1 nella storia, tal Augusto Minzolini, e l'intelligentissimo paraculo ex Kompagno Giuliano Ferrara, impegnati in una difesa del Duce di Arcore. Silvio è "un eroe", i magistrati sono "dei ragazzotti", le colpe di Berlusconi sono veniali atti di "sciatteria".
Mi rifiuto di pensare che una persona intelligente come Ferrara pensi davvero queste cose. Minzolini, viceversa, è un servo alla pari di Belpietro e Sallusti, quindi non mi sorprende la sua presa di posizione.
RaiUno, cioè la rete più vista del servizio pubblico, ha il Telegiornale più visto d'Italia: ed è proprio da lì che l'85 % degli italiano apprende le notizie. Subito dopo il TG1, va in onda Radio Londra, il programma di cinque minuti condotto da Giuliano Ferrara che rappresenta la risposta "di centrodestra" al fu Il Fatto di Enzo Biagi.

A quale livello di degrado umano e culturale è giunto il giornalismo italiano! Quanto servilismo verso il potere e il Sistema. Non vedo grande differenza tra berlusconiani e debenedettiani: entrambi servi del Sistema. L'unica differenza è nella decenza. E non è poco.
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lunedì 19 settembre 2011

Tra tricolore e sole delle alpi




Il Tricolore è la bandiera della Repubblica Italiana.
Il Sole delle Alpi è la bandiera della sedicente "repubblica federale di Padiania".
Umberto Bossi, leader di quel movimento politico illegale e xenofobo che risponde al nome di Lega Nord Padania, ieri ha annunciato, durante la Festa dei Popoli Sedicenti Padani, la volontà di raggiungere l'agnognata indipendenza ("secessione, secessione" gridavano i padano-celtici sotto il palco) tramite referendum costituzionale.
Questa dichiarazione contraddice (ma è tipico dello sbiascicante Padre del Trota dire cose contraddittorie e incomprensibili) le innumerevoli litanìe circa l'esercito di liberazione della Padania, i "trecentomila fucili" della Val Brembana, ed altri propositi secessionisti manu militari.

Ho pensato, per assurdo: se ci fosse una guerra civile tra Italia e sedicenti padani, io che farei? Una domanda razionalmente legittima, ma la cui risposta era già stata trovata dal cuore: starei con l'Italia, senza dubbio. Perchè l'Italia non è stata nè è la causa dello sfruttamento del Sud, ma è stato ed è il mezzo di sfruttamento utilizzato dal Nord contro il Sud.
Credo sia importante questa distinzione: l'Italia non è la causa dei mali, ma il mezzo. La causa è il nord, inteso come coacervo di interessi politici e economici settentrionali. I "piemontesi" utilizzarono la chimera Italia per invadere e depredare il Sud. Ora che l'Italia non serve più, i "piemontesi" di oggi, rappresentati politicamente dalla Lega Nord, vogliono disfarsene.
Evito di parlare del fatto che ministri della Repubblica Italiana parlino di secessione: la dignità e l'onore politico e umano sono stati cancellati da Berlusconi e dal berlusconismo. Voglio parlare invece di cosa dovrebbero fare i meridionali: contrastare o agevolare i propositi secessionisti padani? Credo sia una domanda legittima, a cui io ho dato la mia personale risposta: contrastare i leghisti utilizzando, una volta tanto, l'Italia contro di loro.
Se vogliono la via "cecoslovacca", se la paghino. Abbiamo parecchio debito pubblico causato da 150 anni di politiche filonordiste. Se vogliono la via "jugoslava", preparino i fucili della val Brembana.
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venerdì 16 settembre 2011

Fine settimana puteolano

Cari Lettori,
sabato e domenica il blog non verrà aggiornato.
Vado nella natìa Pozzuoli, e ci rivedremo Lunedì.
Mentalità, mi raccomando.
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Fine settimana puteolano

Cari Lettori,

sabato e domenica il blog non verrà aggiornato.

Vado nella natìa Pozzuoli, e ci rivedremo Lunedì.

Mentalità, mi raccomando.

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giovedì 15 settembre 2011

Elenco troiano




Secondo le intercettazioni telefoniche pubblicate su Repubblica e riguardanti le "serate galanti" del premier, ecco l'elenco "troiano" composto da tutte quelle femmine (mi pare eccessivo chiamarle donne) che hanno partecipato alle suddette serate e che hanno deliziato il sultano Berlusconi in cambio di qualche favore o di una buona parcella:

Maria Teresa De Nicolò, detta Terry (palazzo Grazioli), Carolina Marconi, Daniela Lungoci (villa San Martino), Francesca Lana, Hawa Kardiatau, Karen Buchanan (palazzo Grazioli), Camille Charao Cordeiro (Palazzo Grazioli), Barbara Montereale (villa Certosa), Sara Tommasi, Sebbar Fadoua (Palazzo Grazioli), Chiara Guicciardi (palazzo Grazioli), Vanessa di Meglio, Sonia Carpentone, Roberta Nigro (palazzo Grazioli), Maria Josefa De Brito Ramos (palazzo Grazioli), Grazia Capone (Arcore e villa San Martino), Luciana de Freitas Francioli (Arcore), Michaela Pribisova, Maria Ester Garcia Polanco (centro Messeguè di Melezzole), Mariasole Caci (Arcore), Ioana Visan, Barbara Guerra, Patrizia D’Addario (palazzo Grazioli), Sara Tommasi, Lucia Rossini (palazzo Grazioli).


Non ci stupiremo certo, se dovessimo venire a sapere che queste esemplari della mignottocrazia imperante in Italia fossero state insultate nella pubblica via. Anzi, quasi quasi ce lo auguriamo.

Non ho altro da aggiungere...



Sfreccia Lavezzi sfreccia

dribbla palla incollata

Vola svolazza Maggio

serve assist dorati

Gol Matador Cavani

portiere chiudi le gambe!

Aronica e Zuniga

sorprese sorprendenti

Il capitano picchia

e pure il MaschioAngioino.

Walter Guevara Gargano

randella



Erutta settore ospiti

urla partenopee

abbracci sconosciuti

applausi e mentalità.

mercoledì 14 settembre 2011

21 anni dopo...






Non avevo ancora la barba l'ultima volta che il Napoli ha giocato in Coppa Campioni (io non la chiamo Champions League).
21 anni fa, il Napoli di Maradona veniva eliminato in quel di Mosca.
Oggi giochiamo a Manchester, contro il City. Torniamo nell'Europa che conta.
Sky sta intervistando i tifosotti dei Napoli club che, giunti all'aeroporto di Manchester, stanno facendo di tutto per confermare lo stereotipo del napulitano.
Gli ultras, invece, quelli che hanno una mentalità DI VITA, stanno nei pub vicino allo Ethiad Stadium. Tra poco entreranno, metteranno gli striscioni e gli stendardi. E sosterranno la squadra. Onoreranno la maglia e il nome della città. Comunque vada, loro ci sono e ci saranno sempre.
Tra quegli ultras, vi saranno molti che hanno fatto trasferte a Manfredonia e Acireale. Che stavano con me al San Paolo quando, in serie C, il Napoli perse in casa contro il Chieti. Quel giorno, allo stadio, ho pianto: il punto più basso della storia del calcio Napoli era stato raggiunto.
Da quella partita alla Coppa Campioni, e senza passare per tessere (del tifoso o del club) e agevolazioni. Dal Chieti al Man City, attraverso morte e repressione, daspo e trasferte vietate.
Onore agli ultras, ultimo grido di libertà.
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martedì 13 settembre 2011

Val Susa: Maroni cerca il morto




Pubblico dal blog http://arcadianet.blogspot.com/2011/09/val-di-susa-maroni-cerca-il-morto.html

Leggo tra le notizie di oggi che il ministro dell'Interno (nel senso che dovrebbe essere internato) Roberto Maroni (e mò li ha proprio rotti) accusa gli oppositori del TAV di "cercare il morto" negli scontri con le forze dell'ordine.
Nel vile silenzio dei media, tutti schierati a favore della realizzazione dell'opera e presi a demonizzare in ogni modo un legittimo movimento di opposizione popolare e DEMOCRATICA (in quanto davvero esprime il sentire del demos), è sfuggito che quest'accusa dovrebbe essere rispedita direttamente al mittente, cosa che i No-TAV hanno giustamente fatto.
Se c'è qualcuno che sta cercando il morto, i morti, in val di Susistan, quel qualcuno non sono certo gli oppositori al progetto.
Chi cerca il morto sono i sostenitori dell'opera, un'opera del tutto inutile, ecologicamente ed economicamente dannosa.
Chi cerca il morto è il paraculo politico di chi vuole quest'opera, ossia tutti quei governi che in questi anni l'hanno sponsorizzata mandando i propri bravi in divisa a reprimere ogni dissenso.
Chi cerca il morto sono in ultima battuta quei poliziotti e carabinieri che si vendono veramente per poco perché per andare a rompere le ossa a un proprio connazionale che protesta dalla parte giusta dovrebbero avere il buon gusto di farsi pagare qualcosa in più.

E non si lamentino i Maroni e i benpensanti in salsa liberal che vaneggiano su proteste non violente e dissenso da esprimersi coi mezzi offerti dalla "democrazia" parlamentare del nostro paese.
Perché questo sistema ha già deciso cosa fare con il TAV e ha deciso nel modo sbagliato ed ogni opposizione che non uscisse dalla legalità sarebbe a questo punto vana.

No Maroni, in Val di Susa i No-TAV non cercano il morto. Cercano solo di non farsi ammazzare da quelli come voi.

Simone

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lunedì 12 settembre 2011

Non abbiamo bisogno d'altro




Non abbiamo bisogno d'altro
che di un cuore da amare
di una vita da vivere
e di una idea per cui morire.

Non abbiamo bisogno d'altro
che di un brivido lungo la schiena
di una canzone da cantare
di una poesia da scrivere.

Non abbiamo bisogno d'altro
che di una lacrima da versare
di una pietra da lanciare
e di un'alba da ricordare.
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domenica 11 settembre 2011

11/09/01 - 11/09/11




Due lustri son passati dal più famoso crollo. Torri infuocate si sgretolarono al suolo di Ground Zero. E il cielo di New York si riempirono di fumose tinte. Mentre un'altra esplosione squarciò il Palazzo Pentagonale.

Dicono che quella data abbia cambiato il Mondo. Non so dire se ciò sia vero.
Le traiettorie della mia esistenza non hanno subito modificazioni a seguito di quegli eventi. Bush e le lobbies statunitensi, viceversa, hanno visto migliorare le loro vite e i loro introiti economici.

Sono un complottista? No. Complottista è colui che accetta la verità ufficiale, non chi scava in fondo alla ricerca di una ragione, di un senso, di una spiegazione.

Vi invito a vedere questo film:



Fatevi una idea.
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sabato 10 settembre 2011

Aboliamo il Novecento




Destri contro sinistri. Rossi contro neri. Camerati contro compagni. E il Sistema se la gode!

Il Novecento è il "secolo breve", per molti.
Secolo ribelle, per noi! Secolo di sovversioni e sabotaggi!

Ma i molti hanno deciso che dalla fonte novecentesca noi potessimo bere solo l'acqua delle divisioni, delle contrapposizioni strumentali. Del Novecento bisognava portare nel nuovo secolo solo ciò che il Sistema voleva: liberaldemocrazia e capitalismo, televisioni e mercati, utilitarismo e pubblicità. E coloro che non erano d'accordo dovevano combattere tra loro, indebolirsi a vicenda, guerreggiarsi. Esattamente come nel Novecento.

Lo schema si ripete da decenni ormai: li sopra ci sono loro, in doppiopetto e bunga bunga, intenti a dominarci "democraticamente"; qui sotto ci siamo noi, che ci dividiamo e ci combattiamo.

Aboliamo il Novecento!
Aboliamo quelle parole di divisione, quei simboli di contrapposizione!
Basta coi bracci tesi, basta coi pugni chiusi!
Basta con le dispute sui colori delle camicie: che siano nere o rosse, l'importante è che siano indossate da ribelli!

Dai vicoli della destra o dalle piazzette della sinistra, siamo arrivati qui. Sotto il Palazzo. Nessuno rinneghi la strada fatta o i luoghi frequentati! Ma nessuno faccia di quella strada, di quei luoghi, ragione di divisione!

Aboliamo il Novecento! Stracciamo i doppiopetti del Potere!
Ogni mente sia una barricata, ogni corpo sia una trincea!
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Ogni balcone, uno stendardo




Io l'ho fatto. In occasione dell'inizio del campionato di calcio dell' amato Napoli, e visto che anche quest'anno non mi sono tesserato, ho deciso di farmi uno stendardo e di appenderlo al balcone di casa. E non per fare come tanti tifosotti che mettono la bandiera esposta. La bandiera si compra, lo stendardo si fa!

Non ho ancora le foto, ma le posterò quanto prima. Uno stendardo blu 503, su cui ho scritto AVANTI A GAMBA TESA, farà l'esordio oggi. Perchè, come dovrebbe essere noto, gli stendardi devono fare l'esordio in trasferta, ed il mio cuore oggi è a Cesena.

Lo stendardo che ho realizzato è stilisticamente simile a quelli che i britannici mettono sulle loro terraces.

Invito tutti i lettori di questo blog a riflettere su questa personale iniziativa: se vi convince l'idea di dimostrare che si può, e si DEVE, essere Ultras anche fuori da uno stadio in cui non possiamo andare perchè non ci vogliamo tesserare... preparatevi uno stendardo con la scritta AVANTI A GAMBA TESA. Basta una stoffa blu scura 150 cm X 150 cm, un pò di scotch e tanta mentalità.

Dato che allo stadio non posso andare
perchè non mi voglio tesserare,
con lo stendardo appeso al balcone
ti sosterrò con fede e passione.


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venerdì 9 settembre 2011

Comincia il campionato... ma cosa è cambiato?






Eccoci qui, a poche ore dall'inizio del Campionato di Calcio. Con due settimane di ritardo, a seguito dello "sciopero" dei calciatori. Cosa è cambiato in queste due settimane? Niente.
L'accordo raggiunto è diverso dalla proposta presentata ad agosto? No, è identico.
Chi pagherà la "tassa di solidarietà"? I calciatori, come era deciso già prima.
Come verranno trattati i fuori rosa? Esattamente come l'anno scorso.
Chi deciderà quale medico deve autorizzare o meno un calciatore a giocare? Le società ed i medici sociali, come era prima.

Insomma, questo "sciopero" cosa ha prodotto?
Nulla.

Buon campionato a tutti... gli ultras.

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Funerale al Novecento

giovedì 8 settembre 2011

Disperato Amore - ZetaZeroAlfa



Prima ancora delle critiche stucchevoli riguardanti l'ideologia politica di Iannone e degli altri componenti degli ZetaZeroAlfa, vi dico di ascoltare questa canzone: è bellissima.
Un testo splendido ed una musica rock davvero disperata.

Ti senti solo su questa strada e pensi al sogno che avevi un tempo
È tanto peso, tanto dolore tra il bianco e il nero di una stagione
Ti senti solo su questa strada, ti hanno cacciato, ti hanno tradito
Ti hanno ingiurato e calpestato e dato in pasto all'assassino
Ti senti solo su questa strada, piove nel buio tutto intorno,
Ma non c'è notte senza mattino perché combattere è un destino!

Ti senti solo su questa strada, ma il grande sogno è in ogni momento
E con silenzio e con decisione difendi la tua postazione
Ti senti solo su questa strada e poi di botto un gran rumore
E strappa al sogno il suo torpore e il bianco e nero torna colore
Ci sono tante persone intorno e tutte con lo stesso sogno
La stessa voglia di camminare, la stessa voglia di lottare adesso!

Ti senti solo su questa strada, ma non sei solo su questa strada
E questo peso, questo dolore è solo il tuo disperato amore
Ti sento solo su questa strada, ma non sei solo su questa strada
E brucia il peso, brucia il dolore di questo tuo disperato amore
Ti senti solo su questa strada, ma non sei solo su questa strada
E non c'è peso, non c'è dolore: figli di un disperato amore!

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mercoledì 7 settembre 2011

Schiaffeggiamo il Giro di Padania!



Beh? Che si aspettavano gli esemplari leghisti che hanno promosso ed organizzato il Giro di Padania, manifestazione ciclistica riconosciuta dalla Unione Ciclistica Internazionale?

Le prime due tappe del Giro di Padania hanno avuto molti problemi: tensione, spintoni, occupazione di strada, percorsi deviati nel traffico, e pare anche che sia volato qualche schiaffo.
Ed io godo. Si vede che il "popolo padano", evidentemente, è largamente minoritario nei territori settentrionali della penisola italica. I contestatori della corsa non sono stati ostacolati da nessuno dei "militanti leghisti pronti a lottare per l'indipendenza", anzi molti cittadini hanno sostenuto e collaborato al boicottaggio.
Caro Padre del Trota, ma i fucili della Val Brembana? I padani che vogliono la secessione? Dove stanno?
Non siete manco capaci di organizzare una corsa ciclistica! Se foste uomini, vi dovreste vergognare.

Bene così! Continuiamo a schiaffeggiare il giro di Padania! Uno schiaffo che, ahimè, non sarà mai educativo: certa gente non è recuperabile.
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Ieri sciopero. E oggi?


Ieri c'è stato lo sciopero della CGIL. Molto partecipato, non c'è che dire.
Ma ieri era ieri. Oggi, non è cambiato nulla. Oggi, la manovrà andrà avanti. Oggi, l'articolo 8 (che abolisce di fatto l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori) non verrà stracciato e buttato nel cesso.

In Francia, governo De Villepin (di cui Sarkozy era ministro): sciopero di NOVE 9 giorni. Governo ritira la legge e chiede scusa in tv ai francesi.

Grecia, manovra lacrime e sangue. Scontri di piazza, 3 morti.


In Spagna, centinaia di migliaia di persone occupano le piazze delle città. Zapatero annuncia elezioni anticipate a Novembre.

Italia, manovra lacrime e sangue. Cortei della CGIL. La sera, Italia - Slovenia. E vai col tango.
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martedì 6 settembre 2011

Octopus: il simbolo del blog




Octopus, comunemente chiamato "polpo", è un animale di cui si conosce poco. Forse è questo il motivo principale per cui esso viene spesso denigrato, deriso, associato alla bruttezza e alla cecità.
Pochi, pochissimi sanno che l'Octopus è un animale intelligentissimo, cosa ancor più stupefacente visto che è un animale fondamentalmente solitario. Inoltre, l'Octopus ha ben tre cuori, cosa che gli consente di compiere sforzi notevoli e di sviluppare una forza enorme se confrontata con la sua stazza. Infine, recenti studi dimostrerebbero che è un animale essenzialmente monogamo.

Ho sempre creduto che gli animali siano esempi, per noi umani. Esempi di fedeltà, di astuzia, di grinta, di forza, di equilibrio. Ognuno di noi, forse, ha un animale con cui è spiritualmente e caratterialmente in simbiosi.

L'Octopus è come il redattore di questo blog.
Ha tre cuori: Onore, Amore, Gloria. Sono queste le tre cose che dovrebbero far battere i cuori di tutte le persone. A cosa serve vivere se non si ha una vita onorevole, piena d'amore e votata alla gloria (per le proprie opere e per la propria stirpe)?
Come l'Octopus, anche io ho otto tentacoli, cioè otto canali di trasmissione, di conoscenza, di formazione, di creazione.
Famiglia, Cultura, Oligarchia, Mentalità, Ribellione, Solidarietà, Identità, Indipendenza.

La Famiglia è la base, il fondamento, l'origine e lo scopo del nostro essere e del nostro agire. Non mi interessa se la famiglia è costituita da eterosessuali, omosessuali o single. L'importante è che la Famiglia sia creata, curata, sviluppata, difesa, sostenuta. Tutto il bagaglio ideale di un singolo come di un Popolo si trasmette tramite la Famiglia.

La Cultura è la conditio sine qua non. Chiunque può diventare Presidente del Consiglio o leader in qualche settore. Non è necessario avere una valida e ampia cultura; possono bastare i soldi di papà o gli aiuti di amici e conoscenti, di ogni risma. La Cultura, però, consente ad una persona di amare e di essere amata, di apprezzare l'arte e di vedere apprezzata la propria. La Cultura amplifica il potere dei nostri sensi, amplia i confini, allontana gli orizzonti, distrugge i muri. La Cultura è rivoluzionaria.

L'Oligarchia è una concezione politico-esistenziale: sono le minoranze a fare la Storia. Bisogna sempre diffidare dalle masse: esse sono volubili e facilmente influenzabili o comprabili. Pochi ma buoni, nella vita e nel lavoro. Se un libro è letto da milioni di persone non vuol dire che sia un capolavoro, anzi. Molto spesso è una boiata clamorosa che ha avuto successo commerciale solo perchè fondato sui principali istinti di pancia delle Masse. Un film campione di incassi non necessariamente è un'opera d'arte. Probabilmente, invece, è una cagata mostruosa zeppa di effetti speciali, luoghi comuni, trame scontate e qualche attore/attrice di grido. Essere eletto con milioni di voti non vuol dire essere un leader politico valido e utile alla comunità: i voti possono essere comprati e scambiati, e lo stesso Hitler fu democraticamente eletto (cosa che dovrebbe far riflettere i difensori della liberaldemocrazia e del suffragio universale).

La Mentalità è un modo di porsi rispetto agli eventi e alle persone che quotidianamente interagiscono con noi. Mentalità significa portare avanti i propri ideali, se si ritengono giusti, a tutti i costi e con coerenza. Quando non si ritengono giusti, la Mentalità impone di cambiarli e di sostituirli. Solo gli ottusi continuano nell'errore. Mentalità significa non scendere a compromessi per compiacere chicchessia: questo siamo, questo pensiamo, così agiamo e fanculo al mondo. Siamo noi a decidere se una cosa va fatta o no. Ascoltiamo tutti i consigli, ma noi decidiamo. E se una cosa è ingiusta, la combattiamo. Se una legge è sbagliata, disobbediamo. Mentalità.

La Ribellione è un mezzo espressivo. Ognuno di noi può eszprimersi tramite due canali: la moderazione e la ribellione. Lo status quo può piacerci o non piacerci. Nel secondo caso, possiamo provare a correggerlo o ad abbatterlo. Non c'è altra via, tertium non datur. La Ribellione, però, non è da intendersi come parossistico estremismo: anche, anzi soprattutto, nella Ribellione ci vuole equilibrio. Ribellarsi ai canoni del "vivere civile" e della "morale comune" è un dovere per chi vede quale grado di inciviltà e di immoralità ha raggiunto la nostra società. Non arretrare di un passo. Avanzare appena possibile ed ogni volta che c'è uno spiraglio, una breccia.

La Solidarietà è il sentimento di amore verso la propria comunità. Noi non saremmo quello che siamo senza i giganti che ci hanno preceduto. La nostra comunità non progredirà se non aiutiamo i nostri fratelli e i nostri figli in difficoltà. La Solidarietà non va declinata in senso altruistico: diffidate da chi vi dice "lo faccio per te". La vera Solidarietà, ci insegna Kropotkin, è fondamentalmente egoistica: lo faccio per noi. Perchè questa cosa fa bene a me e a te, alla comunità. Se una cosa fa bene solo a te, non è solidarietà: è privilegio.

L'Identità è il "conosci te stesso". Bisogna sempre essere orgogliosi di ciò che si è, non disconoscere ciò che si è stati (anche se abbiamo commesso errori) nè da dove proveniamo. Noi siamo figli dei nostri padri e siamo padri dei nostri figli. Abbiamo un bagaglio di tradizioni che va sempre rinverdirto, riattualizzato. Abbiamo un sangue nelle vene ed una terra da cui proveniamo o su cui siamo nati. Non siamo migliori o peggiori di nessuno. Noi siamo. Padroni di nulla e servi di nessuno.

L'Indipendenza è una lotta costante. Contro ogni forma di dipendenza, sia essa fisica o psicologica. Tutto ciò che ci dà dipendenza ci rende più deboli, più ricattabili, più comprabili. Non sto dicendo che bisogna smettere di fumare una canna o di bersi una birra. Sto dicendo che quando il bisogno di nicotina diviene opprimente, è il momento di smettere. L'Indipendenza va coltivata anche nei confronti degli altri, della religione, della politica. La nostra capacità di analisi deve sempre essere libera, equilibrata e lucida. Non dobbiamo pensare o fare secondo quanto ci viene detto o imposto dal partito, dal prete o dall'amico: noi non abbiamo bisogno che di noi stessi e della persona che amiamo.
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lunedì 5 settembre 2011

Come la vedo io





Ho un difetto: amo la radicalità, la contrapposizione, il ribellismo, l'estremismo, l'essere equilibrati senza essere moderati.




Se questo aspetto del mio carattere è visto da destra, vengo tacciato di essere comunista. Non mi offendo: ho avuto la tessera con la falce e il martello fino al 2008. Poi ho mandato tutti a fanculo.

Per i destri, sono comunista perchè credo che il fascismo-regime e il nazismo siano stati un male assoluto, perchè non ho senso dello Stato, perchè non mi riconosco nel concetto di Patria Italiana e perchè il tricolore non mi piace. Perchè il 17 marzo ero in piazza a manifestare CONTRO l'unità d'Italia. Forse perchè sono favorevole all'aborto e al divorzio, alle unioni tra gay. Forse perchè sono laico eticamente e socialista economicamente. Forse perchè ascolto i Nabat e i Los Fastidios.



Se il mio ribellismo viene visto da sinistra, vengo tacciato di essere fascista.

Forse perchè ho sempre apprezzato il programma di San Sepolcro. Forse perchè ho sempre provato fastidio nei confronti delle "Masse". Forse perchè sostengo che il suffragio universale sia un male, e che la liberaldemocrazia non sia una vera democrazia. Forse perchè ritengo che siano le minoranze a fare la Storia. Forse perchè sono un nazionalista terrone. Forse perchè credo che anche CasaPound abbia prodotto qualcosa di culturalmente interessante. Forse perchè ascolto gli ZetaZeroALfa.



Comunque vada, io non rientro nei canoni del komunista o del fascio.

La mia testa rasata e il mio bomber nero sono, per i primi, l'inequivocabile dimostrazione del mio essere fascista. Se poi spieghi loro come sia nato il movimento skin e cosa siano la S.H.A.R.P. e la R.A.S.H., forse capiscono e ti lasciano in pace.



Non rientro nei vostri canoni, cari fascisti del terzo millennio e Kompagni dai campi e dalle officine.

Io me ne sono fatto una ragione.

Fatevela pure voi.

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Piazza Affari Camping





Hanno montato le tende a Piazza Affari. La pula li voleva sgomberare: due contusi tra i manifestanti. Ma le tende sono ancora lì. E saranno lì tutta la giornata, e probabilmente anche stanotte, fino allo sciopero generale di domani.

Mentre la Borsa brucia miliardi su miliardi, mentre "i mercati" continuano nello sciacallaggio e nella speculazione, i "Ribelli al debito" lanciano slogan e distribuiscono volantini in cui si chiede di mettere il "People Before Profit", srotolando uno striscione su cui è sccritto: "Predicano austerity ma razzolano male, rubano ai poveri per dare ai soliti".



Siete tutti invitati al Piazza Affari Camping! E' gratis (e di questi tempi è un'ottima cosa), goliardico ed è diverso dai soliti camping.

E' un campeggio Estraneo Alla Massa.

E va bene così.


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Il sultano mi fa pena







Berlusconi mi fa pena. E questa è una notizia.

L'odio per lui, e per ciò che lui rappresenta, non si è certo affievolito.

Semplicemente, oggi mi rendo conto che l'indistruttibile dittatorello in doppiopetto e scarpe col tacco, alla fin fine, è una merdaccia come tutti noi. Anzi, più di tutti noi.

E un figuro povero nell'anima, senza un vero amico, sfruttato e ricattato da una corte di troie e di papponi che gli impongono un pizzo pur di non aprire bocca sulle sue debolezze. In puro stile mefioso.

E il sultano paga, paga tutti e tutte, con cifre notevoli.

Con che occhi guarda i suoi figli, i quali sanno che puttaniere è il padre?

Con che faccia si guarda allo specchio, quando sa che ciò che vede è solo un vecchio rifatto che nessuno oggi ama, nemmeno tra coloro che gli leccano il culo o qualche altre parte del corpo.

E' un povero stronzo, che ha una grande colpa: governa l'Italia. Si, governa questo "paese di merda" (cit. sua). E lo governa malissimo. Perchè pensa solo ai cazzi suoi, alle sue aziende, ai suoi amici (che tanto amici non si stanno dimostrando) e alle sue debolezze da puttaniere e da mecenate.



Provo pena per quest'uomo che sta rovinando se stesso proporzionalmente a come sta rovinando l'Italia. Un uomo di cui la Storia dirà: "Odiato dai suoi avversari, non amato e sfruttato da tutti gli altri".

Che tristezza passare alla storia così.

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domenica 4 settembre 2011

Si ritira a 24 anni: "Il calcio è solo denaro e corruzione"





Non facciamone un'icona. Riflettiamo su ciò che dice.

Javi Poves, difensore 24enne dello Sporting Gijon, si ritira. Non vuole più far parte del mondo del calcio, “disgustato da un ambiente marcio, rovinato dal denaro e dalla corruzione”.

Javi Poves ha esordito nella Liga il 21 maggio 2011. Dopo appena tre mesi, si ritira.

"Ciò che si vede da dentro chiarisce molto: il calcio professionale è solo denaro e corruzione. E' capitalismo, e il capitalismo è morte".

Aveva già dato segni di insofferenza, questo giovane "indignado" come tantissimi suoi coetanei: aveva chiesto alla propria società di sospendere il pagamento del suo stipendio tramite transazioni bancarie, perché non voleva che si speculasse sul suo denaro. Inoltre aveva pregato di poter restituire l'automobile che il club gli aveva regalato: “Non posso accettare l’idea di avere due auto quando ci sono amici miei che non possono permettersene una”.

Si spiega, Javi: "Non sono anarchico o antisistema, so solo che non voglio prostituirmi come fa il 99% della gente". Beh, però un po' antisistema lo è, nei fatti: "Non voglio incitare alla violenza, ma contemporaneamente penso sia necessario passare all’azione se vogliamo cambiare in meglio qualcosa”.



Esatto.

Bisogna passare all'azione.

Javi lo ha fatto, dimostrandosi Estraneo Alla Massa.

Per questo motivo, questo blog vuole tributare un applauso a questo giovane uomo, capace di una scelta che molti (il 99% delle persone, come dice lui) non avrebbero mai fatto.

Javi ci dimostra che, per combattere il Sistema, non è necessario comprare una rivoltella o piazzare le bombe. Vi sono anche altre strade. Basta porsi CONTRO. In direzione OPPOSTA.



Boicottare. Sabotare.

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sabato 3 settembre 2011

45enne muore dopo manganellate dei carabinieri







L'ARENA è il quotidiano di quella città (innominabile) in cui gioca la squadra che più odio al mondo.

Il giorno 2 settembre, l'ARENA ha pubblicato un articolo in cui si parla di un 45enne, Roberto, tifoso della squadra locale, morto in maniera ancora inspiegabile.

La madre, Elsa Riva, racconta: “È tornato a casa dopo la partita e stava già male. Mi ha detto che c’era stata una rissa ed era stato picchiato dai carabinieri [...]. È tornato verso le 23 ed è andato a letto, ma non ha dormito tutta la notte perché stava male e così la mattina è andato all’ospedale di Borgo Roma [...]. Quando è tornato, mi ha detto che lo avevano visitato, ma era risultato negativo a tutti gli esami; anche quella notte, però, i dolori non lo hanno fatto dormire".

Il lunedì mattina, Roberto è stato trasportato da un'ambulanza all'Ospedale di Borgo Roma. All'una di notte, è morto.



Causa della morte? Non si sa, però si immagina.

Nessun telegiornale ha parlato di questo episodio.

Nessun "Pomeriggio 5" o "Vita in diretta" hanno dedicato un minuto a questa vicenda.

Le forze dell'(dis)ordine continuano impunemente ad operare, senza un numero distintivo sul casco o sulla divisa che consenta a noi di denunciare eventuali abusi o sorprusi.

E tutto continua, in un lento scorrere verso la decadenza più indecente.

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Play Ultras: il primo gioco ultras D'ASPOrto





L'avevo ordinato. Ieri mi è arrivato. Il primo gioco da tavola ultras.

Due tifoserie e un reparto ceLLerini. Bandierine e mazze. Ospedali e questura. Stazioni del treno e fermate del bus. Scontri e cori. Il tutto con un unico scopo: entrare allo stadio e colorare il proprio settore prima della tifoseria avversaria.

Un passatempo di mentalità!

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Che cazzo di blog è questo?

Giorni fa mi hanno chiesto: "Che tipo di blog hai? Un blog di informazione, di politica, di cultura, di sport?".

La domanda è legittima: che cazzo di blog è questo?

Ci ho riflettuto un pò. Sono arrivato a questa conclusione:



Questo blog è sempre stato, e lo sarà ancora di più da oggi in poi, un blog di "comunicazione alternativa e antagonista".

Analizziamo i termini:

- COMUNICAZIONE, cioè un blog in cui lo scrivente (io) comunica (a se stesso e al mondo) i propri stati d'animo, i propri punti di vista, e cerca di interagire coi lettori (voi) che commentano, criticano, stimolano;

- ALTERNATIVA, cioè un blog che parla di cose diverse e/o in maniera diversa rispetto ai classici canali di comunicazione, in primis la televisione;

- ANTAGONISTA, cioè un blog che si schiera apertamente CONTRO il Sistema, CONTRO la morale comune, CONTRO ogni moderatismo, CONTRO la comunicazione di massa, CONTRO la massa stessa.



Questo blog, in definitiva, è stato un sogno. Da oggi, diventa un progetto: essere un canale di comunicazione e di interAzione ESTRANEO ALLA MASSA.

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