sabato 12 giugno 2010

Un sabato a Villa Pamphili



Mortacci quanto è bella Villa Pamphili! Spaziosa, ariosa, ce puoi giocà cor pallone o annà ar laghetto, magnà un panino o un gelato, fatte na pennica sotto all'albero, ar fresco.

Mortacci quanto è bella Villa Pamphili, il giorno dopo er concerto dei Megadeth che erano 20 anni che li volevo vedè, da quanno fecero Rust in Peace, erano i tempi di Hangar 18.

Mortacci quanto è bella Villa Pamphili, se c'è Rachele che ci gioca sopra, se c'è er Broscritto che rilancia lungo, se c'è er Lelluccio che schiaccia su Daniela.

2 commenti:

  1. Una poesia popolare, non c'è che dire...Vorrei scusarmi con il "Super Tele" per averlo colpito duramente, ma un terzino sinistro di Pozzuoli sa fare solo questo...
    Ave Antonio, Puteolanvs Te Salutat...

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  2. Rendo omaggio al più grande terzino sinistro con cui abbia mai giocato: Caio Vincenzo Broscrittiano!

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