martedì 26 novembre 2013

Catene




"L'uomo è nato libero, e ovunque è in catene", diceva Rousseau.
Sbagliava: se l'uomo nascesse libero, la schiavitù a cui moltissimi sono condannati sin dal primo vagito sarebbe una condizione successiva alla loro nascita. Invece no: tantissimi uomini nascono già in catene. Il Sistema insegnerà ad amare queste catene, a ritenerle essenziali per la vita. Quale bruto animale sarebbe l'uomo, se lasciato libero? Cosa sarebbe capace di fare, se non avesse una catena (lo Stato, la Religione) a frenare i suoi istinti animaleschi, talvolta persino pecorili? E l'uomo crescerà credendo che le catene in cui è costretto siano l'unica garanzia di vivere una vita degna. Chiunque gli mostrerà la possibilità di una vita senza catene, verrà da lui deriso se non contrastato. "Perché mi dici che vivo in catene? Perché le chiami catene? Esse non mi imprigionano, ma mi consentono di vivere bene, in libertà!". Solo in pochi capiscono. Ancor meno reagiscono, si ribellano, organizzano una Opposizione.

Il peggior nemico dell'uomo libero non è il padrone, ma l'uomo ancora in catene.
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