giovedì 28 novembre 2013

Decadenze



Ieri è stata sancita la decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore della Repubblica. Detto in soldoni: il puttaniere frodatore fiscale di Arcore è considerato indegno persino di far parte di un letamaio immondo quale è il Senato.
Non voglio partecipare al gioco di chi grida allo scandalo, al complotto, al colpo di stato; né voglio stare in compagnia di chi crede che adesso "l'Italia si rialzerà! Finalmente l'Italia è libera!".
L'Italia non esiste. Si scrive Italia, si legge Nord. Dal Lazio alla Sicilia ci sono terre e popoli che da anni subiscono le politiche liberticide e assassine di quel Sistema che chiamiamo Italia. Quando capiremo che non si risolvono i problemi di Pordenone e di Siracusa con la stessa ricetta? Quando capiremo che Milano, Bergamo, Brescia, Torino, Cuneo, Verona, Padova, ecc.... non sono sul mare e non possono ricevere i fondi per il dissesto idrogeologico prima dei territori costieri? Quando capiremo ciò e lotteremo per la nostra libertà, smettendo di votare partiti "nazionali" che propinano le stesse ricette in Friuli come in Calabria, allora faremo davvero passi in avanti.
Fino ad allora, io non sarò tra i golpisti (Berlusconi è una vittima), né tra gli ottimisti (senza Berlusconi, l'Italia rinascerà). Non è possibile costruire nulla, su queste macerie. Bisogna prima ripulire tutto.

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