lunedì 25 novembre 2013

Suona la campana a martello



Nelle campagne suonava a martello
la campana della libertà.
"Nabat" si chiamava, ed era bello

veder contadini e operai darsi solidarietà
nelle lotte sociali, nelle rivendicazioni
sindacali. Creavano l'unità

intorno a gelidi fuochi, cantando canzoni
che parlavano di comunità, anarchia,
rivolte e rivoluzioni.

Nelle prigioni che chiamiamo città, la via
della libertà è ancora battuta
oggi? Non so cosa sia

- forse pessimismo, forse esperienza vissuta -
ma credo che siamo in pochi ormai
a sentir che la vita è lotta: essa va combattuta,

non vissuta. Né ora, né mai
possiamo permettere che la campana a martello
non suoni più. Guai

a pensare che le idee di rivolta subiscano il fardello
del tempo! Esse non invecchiano!
E al loro cospetto, toglietevi il cappello!
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