mercoledì 4 agosto 2010

La speranza della sinistra italiana è Fini? Che delusione!

Che delusione!
La sinistra italiana continua a deludere ex elettori e militanti, oltre a non riuscire ad attrarne di nuovi.
Il governo Berlusconi, fallimentare su tutta la linea, e guidato da un personaggio, Berlusconi, che può essere considerato il peggior Presidente del Consiglio dall'infausta Unità d'Italia ad oggi, non è stato minimamente infastidito dalla opposizione di sinistra. Se non era per la crisi interna del Pdl, con la fronda interna guidata da Gianfranco Fini, il governo Berlusconi sarebbe ancora come la Scavolini: "il più amato dagli italiani".
Ma è mai possibile che l'unica opposizione a Berlusconi sia una opposizione DI DESTRA? Una destra liberale, certo. Democratica, sicuro. Europea ed europeista, of course. Ma pur sempre, una destra. E la sinistra? Il famigerato PD? La neaonata creatura vendoliana SEL? Gli ex-post-neo-comunisti della Federazione della Sinistra? Niente di niente. Non pervenuti.
Ogni tanto si sente Di Pietro, che di sinistra certo non è per storia personale e per formazione.
Non considero nemmeno "opposizione" quella svolta dall'UDC, che continua a stare con un piede a destra ed uno a sinistra, fingendo di fare opposizione salvo poi candidarsi INSIEME al Pdl nelle regioni "facili". Embè, la poltrona innanzitutto, e Pierferdy subito dopo.
Quindi, se non ci fosse Fini, non ci sarebbe opposizione in Italia al governo delle chiacchiere e della mignottocrazia.
E sentiamo un pò: nel caso in cui il governo cadesse, cosa si dovrebbe fare?
Su questo, i finiani non si esprimono: loro sono fedeli al mandato e al governo...
Lega e Pdl l'hanno già detto: si torna alle urne. La Lega è sempre in crescita, e l'inesistenza dell'opposizione rende sempre positivi i sondaggi privati del premier.
Pd e UDC? Loro sono per un governo tecnico, che cambi la legge elettorale. Personalmente credo sia la posizione più intelligente, ma ritengo sia dettata da un semplice fatto: sia Pd che Udc sanno bene che stanno "inguaiati" e le elezioni anticipate potrebbero rivelarsi un boomerang. Meglio attendere, come da 16 anni a questa parte.
Idv e SEL? Elezioni subito! Addirittura Vendola si candida alle primarie per eleggere il leader del centrosinistra e candidato a premier. Le primarie? Il centrosinistra? E su quali programmi? Con quali alleati? Ah già, nella vecchia democrazia liberale di stampo anglo-americano queste cose non sono importanti...
La Federazione della Sinistra? Boh, non si sa, non pervenuti, non si sentono, eutanasia.
Lo spettacolo indecoroso della "democrazia" italiana, sia della compagine governativa sia delle opposizioni, dimostra ANCORA UNA VOLTA che la crisi della vecchia liberaldemocrazia è irreversibile. A ciò si può rispondere solo con una Nuova Democrazia, una nuova concezione di Partito e Stato, una nuova metodologia politico-elettorale.

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