domenica 22 agosto 2010

"Prendere o lasciare". La prossima sarà "soddisfatti o rimborsati".



Le logiche aziendali e padronali non abbandonano mai il (vostro) Presidente del Consiglio. I famigerati 5 punti di Berlusconi vanno presi così come sono, senza discussioni: "prendere o lasciare". Dopo che i finiani hanno strumentalmente asserito di condividere il 95 % di ciò che Berlusconi sostiene, fanno notare per bocca di Bocchino (sembra un gioco di parole, lo so...) che il "prendere o lasciare" è una categoria che appartiene al mondo del commercio, non della politica.

Berlusconi, però, ha dimostrato dal 1994 ad oggi di non fare alcuna distinzione tra i due piani: per lui, la politica è commercio, mercimonio; il parlamento è un consiglio di amministrazione; l'Italia è una azienda; gli italiani sono suoi dipendenti.

La concezione democratica di Berlusconi (anche se democrazia e Berlusconi sono due termini in contrapposizione etimologica ed escatologica) è quella esposta sopra, c'è poco da fare.


Vediamoli, allora, questi 5 punti, «da realizzare nei restanti tre anni della legislatura», sul quale «verrà chiesta la fiducia in Parlamento», elencati in un lungo documento di dieci pagine lette dal vostro premier:
- federalismo
- riforma fiscale con riduzione della pressione fiscale complessiva e revisione delle imposte che «progressivamente diminuiranno»
- piano per il Sud: rilancio dei lavori pubblici con il ponte sullo Stretto e il completamento della Salerno-Reggio Calabria; banca del Sud per il finanziamento delle piccole realtà imprenditoriali
- giustizia: riforma complessiva della giustizia civile e penale con il "giusto processo", processi più veloci e separazione delle carriere dei magistrati; tutela giudiziaria per le alte cariche dello Stato; riforma costituzionale del Consiglio superiore della magistratura; approvazione «al più presto» del ddl intercettazioni, anche se, ha detto Berlusconi, «con questa legge il problema delle intercettazioni non si risolve affatto»
- sicurezza: lotta «senza tregua» alla criminalità organizzata, proseguimento del dispiegamento dei militari nelle grandi città; respingimento degli immigrati illegali.

Analizziamoli brevemente:

FEDERALISMO (fiscale, demaniale, culinario, sessuale, etnico-razziale, religioso, calcistico, ecc...?). In pratica, pur di rimanere al potere ed evitare i processi, Berlusconi ha ufficialmente deciso di regalare alla Lega Nord la suddivisione de facto dell'Italia, con il depauperamento costante e definitivo delle già scarse risorse del Mezzogiorno.

RIDUZIONE DELLE TASSE. Una bufala: tutta Europa, a seguito della crisi mondiale capitalista, sta dimostrando che è impossibile in questa congiuntura abbassare le tasse, anzi... sono necessarie manovre correttive e quindi nuovi introiti per le casse degli stati! Forse Berlusconi avrebbe dovuto dire "lotta all'evasione e all'elusione fiscale", ma non può lottare contro se stesso...

PIANO PER IL SUD. Meridionali, tremiamo. Il piano prevede: il ponte sullo stretto (definito da tutti "opera inutile e a rischio infiltrazioni mafiose"); la conclusione dei lavori sulla Salerno - Reggio (scommetto con chiunque che nel 2013, termine della legislatura, non sarà finita); la Banca del Sud (immagino gli "imprenditori" che potranno accedere ai fondi di tale banca... e poi chi controlla il flusso di denaro?).

GIUSTIZIA. E' il punto più corposo, più ricco di proposte. Ovviamente. La paura della galera colpisce tutti, persino Berlusconi. Processo con aggettivi: a volte "giusto", altre volte "breve". Poi la ripresentazione del già bocciato Lodo Alfano, riguardante la tutela (cioè, l'immunità) per le più alte cariche dello Stato; riforma CSM (sull'elezione dei suoi membri si è scatenata la vicenda cosiddetta P3...) e urgente legge sulle intercettazioni (grazie alla quale abbiamo scoperto che i difensori della famiglia vanno a mignotte o a trans, pippano cocaina, oppure che i capitalisti festeggiano e ridono quando c'è il terremoto a l'Aquila...).

SICUREZZA. Un'altra bufala: chiedete agli operatori della lotta al crimine (giudici e forze dell'ordine) se i fondi e le risorse umane sono sufficienti per garantire davvero una lotta sistematica (non l'arresto ogni tanto di qualche latitante) alle mafie. Chiedete ai militari italiani, che spesso votano a destra, se sono soddisfatti di come il Governo interpreta la "lotta alla criminalità e per la sicurezza". Chiedetelo.

Noi invece ci chiedamo un'altra cosa: dopo il "prendere o lasciare", Berlusconi (da commerciante in politica quale è) proporrà anche il "soddisfatti o rimborsati"? In questo caso io ho già deciso: voglio un cospicuo rimborso. 16 anni di rimborsi.

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