giovedì 30 gennaio 2014

Roma, al via il Piano Traffico



Abbattere le 135 milioni di ore che i romani perdono nel traffico, aumentare del 20% la velocità del trasporto pubblico, far lievitare del 20% gli utenti di bus metro e tram e far crescere il numero di ciclisti urbani. Sono questi alcuni degli obiettivi che hanno ispirato il piano del traffico presentato oggi dall'amministrazione Marino. "Quindici anni dopo", annuncia fiero il sindaco, "presentiamo un piano che punta a migliorare la vita dei cittadini". Una serie di provvedimenti che mirano a trasformare prima di tutto il modo di fruire la città, cercando di diminuire l'utilizzo dell'auto da parte dei romani.

Non è un caso che, ad esempio, si parli di bonus mobilità e non di ecopass. Traducendo: ogni romano avrà a disposizione una serie di ingressi in area delimitate al traffico. Solo se verrà superato questo bonus scatterà una sorta di pedaggio. Spiega l'assessore alla mobilità Guido Improta: "Tutte le targhe avranno associato un bonus ingressi che andremo a quantificare. Ad esempio a Milano con l'Eco-pass sono 40. L'uso di questo bonus se sarà virtuoso non determinerà un costo per i cittadini. Se invece il cittadino non accetterà di modificare i propri comportamenti e prenderà sempre l'auto dal lunedì al venerdì è evidente che sarà costretto a pagare".

Meno auto in centro quindi, ma non solo. Arterie principali più libere ad esempio. Verranno infatti eliminati i parcheggi e il traffico sarà così fluidificato. Un obiettivo da raggiungere anche con l'ausilio dei vigili, più massicciamente impegnati a combattere la sosta selvaggia. E poi tariffe per la sosta a pagamento che verranno rimodulate, in maniera tale da scoraggiare al massimo l'utilizzo dell'auto. Meno tariffe agevolate, permessi per residenti più difficili dalla seconda auto in poi.

E ancora si punta poi ad una mobilità all'insegna della condivisione. Come? Più car sharing e più bike sharing, da rilanciare e potenziare soprattutto con l'istituzione di nuove isole ambientali. Aumenteranno poi i nodi di scambio con il Gra, provando a convincere i romani a lasciare l'auto fuori dal grande anello urbano.

Anche per questo la città è stata divisa in sei zone invece che quattro. Ci sarà l'area centrale-Mura Aureliane dove l'obiettivo, si legge nel documento, è quello di ridurre al massimo il traffico di veicoli privati. Qui sono previste delle vere e proprie isole ambientali, dove nessun veicolo potrà avere accesso.  L'anello ferroviario dove si prevede una regolamentazione degli accessi con mezzi privati, la riorganizzazione della rete distribuzione merci e del trasporto pubblico e lo sviluppo di sistemi di mobilità condivisa. C'è poi la circonvallazione esterna con la fluidificazione della viabilità sulle arterie principali che passerà attraverso l'implementazione delle corsie preferenziali e l'eliminazione dei parcheggi e la creazione di micro zone di scambio. E ancora il GRA, dove la parola d'ordine sarà intermodalità con bus e metro. Si cercherà poi di mettere in sicurezza fermate e percorsi di accesso al tpl. E  infine le ultime due zone Extra Gra e Ostia dove si prevede il potenziamento della ferrovia Roma-Lido.

Tratto da Roma Today

Sicuramente i primi tempi sarà dura, ma se stavolta noi cittadini ci faremo sentire subito, creando problemi se le cose promesse (più trasporto pubblico, più parcheggi di scambio, ecc...) non verranno realizzate PRIMA che parta il nuovo piano traffico, forse riusciremo ad ottenere qualcosa e subito. Se invece continueremo a subire queste scelte senza metterci in azione, allora non cambierà nulla. Anzi, tutto peggiorerà.
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