mercoledì 7 luglio 2010

CasaPound: "Alemanno servo delle lobbies"




‘’Alemanno si dimostra ancora una volta un sindaco a mezzo servizio, pronto a scendere in campo solo quando vengono toccati gli interessi delle lobby che rappresenta’’. Ad affermarlo è il vicepresidente di CasaPound Italia, Simone Di Stefano, che commenta così le dichiarazioni del sindaco di Roma sulla presa di posizione del governatore del Veneto Luca Zaia, che ieri aveva invitato Unicredit a pensare al Nord anziche’ all’As Roma.

‘’Oggi – spiega Di Stefano - il primo cittadino della Capitale si è scagliato contro la Lega perché, ha detto, ‘dimenticare che Unicredit è nata anche dalla Banca di Roma significa tradire i risparmiatori’.
Di fronte a una così solerte reazione viene spontaneo chiedersi se raddoppiare le rette degli asili nido, ignorare del tutto questioni cruciali come l’emergenza abitativa che soffoca Roma e non spendere una parola per la tutela delle fasce deboli non significhi 'tradire' la città’’.

‘’Alemanno – conclude Di Stefano - evidentemente si sente in dovere di tutelare i poteri che ritiene lo abbiano portato in Campidoglio o che spera lo possano portare ancora più in alto, ma sbaglia, perché a farlo sindaco sono stati i romani, ed è a loro che lui deve rispondere: a quei cittadini, che, esasperati dalla gestione ‘spartitoria’ in cui Veltroni fu maestro, ingenuamente speravano in un cambiamento di rotta e invece si sono ritrovati con un primo cittadino ostaggio di banche, costruttori e lobby religiose’’.




Ho postato su L'OLIGARCA questo intervento di Di Stefano, perchè spiega al meglio quanto incancrenita sia la democrazia quantitativa italiana.
Alemanno è stato prontissimo a rispondere a questo tema, mentre è molto lento a rispondere su tanti altri temi.
Mi piace anche sottolineare una cosa, e lo dico da NON iscritto nè militante di CasaPound: Di stefano parla di "chiedersi se raddoppiare le rette degli asili nido, ignorare del tutto questioni cruciali come l’emergenza abitativa che soffoca Roma e non spendere una parola per la tutela delle fasce deboli non significhi 'tradire' la città’’.
Parole che potrebbe sottoscrivere anche un militante di "sinistra": ciò ad ulteriore dimostrazione che la dicotomia destra/sinistra è ormai incapace di comprendere i fenomeni sociali contemporanei. Oggi più che in passato, su certi temi non c'è differenza tra destra e sinistra.
La differenza è sempre e solo tra i difensori di questa vecchia democrazia (in questo caso, veltroniani e alemanniani) e chi lotta per una Nuova Democrazia.

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