‘’Oggi – spiega Di Stefano - il primo cittadino della Capitale si è scagliato contro la Lega perché, ha detto, ‘dimenticare che Unicredit è nata anche dalla Banca di Roma significa tradire i risparmiatori’.
Di fronte a una così solerte reazione viene spontaneo chiedersi se raddoppiare le rette degli asili nido, ignorare del tutto questioni cruciali come l’emergenza abitativa che soffoca Roma e non spendere una parola per la tutela delle fasce deboli non significhi 'tradire' la città’’.
‘’Alemanno – conclude Di Stefano - evidentemente si sente in dovere di tutelare i poteri che ritiene lo abbiano portato in Campidoglio o che spera lo possano portare ancora più in alto, ma sbaglia, perché a farlo sindaco sono stati i romani, ed è a loro che lui deve rispondere: a quei cittadini, che, esasperati dalla gestione ‘spartitoria’ in cui Veltroni fu maestro, ingenuamente speravano in un cambiamento di rotta e invece si sono ritrovati con un primo cittadino ostaggio di banche, costruttori e lobby religiose’’.
Ho postato su L'OLIGARCA questo intervento di Di Stefano, perchè spiega al meglio quanto incancrenita sia la democrazia quantitativa italiana.
Alemanno è stato prontissimo a rispondere a questo tema, mentre è molto lento a rispondere su tanti altri temi.
Mi piace anche sottolineare una cosa, e lo dico da NON iscritto nè militante di CasaPound: Di stefano parla di "chiedersi se raddoppiare le rette degli asili nido, ignorare del tutto questioni cruciali come l’emergenza abitativa che soffoca Roma e non spendere una parola per la tutela delle fasce deboli non significhi 'tradire' la città’’.
Parole che potrebbe sottoscrivere anche un militante di "sinistra": ciò ad ulteriore dimostrazione che la dicotomia destra/sinistra è ormai incapace di comprendere i fenomeni sociali contemporanei. Oggi più che in passato, su certi temi non c'è differenza tra destra e sinistra.
La differenza è sempre e solo tra i difensori di questa vecchia democrazia (in questo caso, veltroniani e alemanniani) e chi lotta per una Nuova Democrazia.
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