Di chi è la colpa? E' tua! No, è sua! Anzi, è di quello!
Ogni gruppo sociale non particolarmente coeso passa la maggior parte del tempo a cercare il colpevole di una sconfitta, invece di analizzare le ragioni collettive della sconfitta. Il famigerato caprio espiatorio. A chi dare la colpa? Chi possiamo additare, crocifiggere sull'altare dell'indegnità?
Quando si sente dire "si vince tutti, si perde tutti", si può star certi che in pochissimi ragionano così. La maggior parte, viceversa, non può esimersi dall'imprimere una lettera scarlatta sul manto di colui che, per tanti motivi, conviene considerare colpevole.
Sul lavoro come nello sport, talvolta persino nelle famiglie poco unite, la ricerca del capro espiatorio è lo scopo ultimo, la catarsi puruficatrice degli sconfitti. Umiltà? Modestia? Gioco di squadra? Tutte menzogne.
Pochi Uomini sanno comprendere che i casi in cui una sola persona è davvero l'unico colpevole di una sconfitta sono una eccezione, non la regola.
Il problema è che, nel mondo degli uomini, non c'è spazio per gli Uomini.
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