Quando un gregge silente di esseri umani - cittadini, lavoratori, fate voi - abbassa la testa e segue il sentiero, senza alzarsi a scrutare l'orizzonte e senza chiedersi se stanno prendendo la strada giusta, l'umanità sta andando incontro alla rovina. Questi esseri umani, che non sarebbe giusto definire Uomini, assomigliano alle capre: pur di poter mangiare un po' di erba inquinata e infracidita, sarebbero capaci di subire ogni cosa e di belare giusto per ricordare al Padrone che la loro obbedienza è fuori discussione. La loro libertà è nel recinto che è stato costruito intorno a loro. Pascolano, insieme ad altre capre, e ogni tanto litigano per un pezzo di terra che sembra offrire pietanze migliori, ma appena il Padrone libra nel vento la frusta e li richiama all'ordine, ecco che il loro belare ritorna nel mutismo di comodo. Si sentono "popolo" perchè stanno in compagnia di altre capre, con le quali spesso gareggiano per ingraziarsi il Padrone. Stanno in compagnia e non soffrono la solitudine. Le loro sterili vite son fatte di erba amara - che si convincono sia dolce - e sferzate del Padrone - che considerano carezze.
Ogni tanto una capra osa alzarsi su due zampe e cominciare a belare con forza inaudita. Alle frustate del padrone reagisce urlando ancora più forte, quasi a provocarne l'ira. Le altre capre, spaventate dalla reazione che il Padrone potrebbe avere anche su di loro, isolano la capra ribelle. La mettono in un angolo, non pascolano con lei, non le rivolgono attenzioni. E fanno di tutto per far notare al Padrone che loro, con quella capra, non vogliono averci più niente a che fare.
Ma è proprio in quelle circostanze che avviene il prodigio: la capra ribelle, all'apice della sua solitudine, si trasforma. Il suo corpo cresce, la sua schiena si drizza, le sue zampe diventano braccia e gambe, il suo sudicio pelo diviente una chioma fluente, il suo pizzetto orna un mento da Uomo.
Sì, perchè quella capra ribelle, grazie alla sua solitudine, è diventata Uomo.
La solitudine è degli Uomini, non delle capre.
quanto è vero!
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