lunedì 28 aprile 2014

I nemici dell'Uomo Libero



"L'uomo è nato libero, ma ovunque è in catene".
Falso. L'uomo nasce già in catene. Catene culturali, catene economiche, catene sociali, catene politiche. Ovunque catene.
Nasciamo in catene e ci educano insegnandoci che quelle catene ci sono utili. Anzi, ci sono necessarie. Senza quelle catene saremmo bestie, barbari feroci, uomini di Neanderthal. Senza quelle catene non sapremmo camminare, parlare, amare, pensare, vivere. 
Se qualcuno si alza e comincia a negare l'utilità delle catene, viene tacciato d'essere un utopista: "non possiamo che vivere così", gli viene risposto.
Se qualcuno, dopo averne negato l'utilità, comincia persino a dichiarare la nocività delle catene per il libero e naturale sviluppo umano, allora l'accusa cambia: da utopista a pericoloso sovversivo.
Se qualcuno, dopo aver dichiarato che le catene sono nocive, comincia anche a spezzarle, smette di essere un sovversivo e diviene ufficialmente un terrorista, un nichilista, un black bloc, un autonomo.

Due sono i nemici dell'Uomo Libero: il padrone e l'uomo ancora in catene.
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