Lo avevo scritto nella giornata di silenzio elettorale (Silenzio elettorale): andare a votare per la lista Altra Europa con Tsipras poteva avere senso solo se, tramite quella lista, si voleva dare forza al Partito della Sinistra Europea. Si, perché le elezioni erano europee e gli eventuali eletti della lista Tsipras sarebbero entrati nel gruppo Gue. Un gruppo, è bene ricordarlo, in cui ci sono anche il Partito Comunista Greco (KKE) e il Partito Comunista di Boemia e Moravia, due formazioni marxiste-leniniste, insieme ad altri movimenti politici post-comunisti (Linke) o a federazioni degli stessi (Syriza, Izquierda Unida, Bloco de Esquerda).
L'Italia è riuscita a eleggere tre eurodeputati in questo gruppo: un risultato "eccezionale", pensando alla lunga serie di sconfitte recenti. Di eccezionale, però, c'è stato anche il dopo voto. Ancora una volta, le sinistre italiane sono state capaci di dividersi invece di unirsi: il Prc (cioè Rifondazione COMUNISTA, se questa parola significa ancora qualcosa per Ferrero e co.) ha provato a guardare alla Grecia, focalizzandosi però su Syriza, che comunista non è, invece che sul KKE; Sel è stata capace di immaginare un contenitore comune col PD, cioè con un partito che di sinistra non è, col quale realizzare la famigerata "unità della Sinistra italiana" (ma allora Sel che è nata a fare? Non era già questa la sua missione?).
Ricapitolando: i comunisti italiani guardano a Syriza, e non al KKE; i post-comunisti guardano al Pd, al PSE, a Schulz. Ve lo immaginate Tsipras che guarda al Pasok per creare "un contenitore comune"? Io no, i greci men che meno.
Ero ragazzo e militavo in Rifondazione quando Bertinotti si spese per far nascere la Sinistra europea. I bertinottiani (Vendola, Migliore e particamente tutta la classe dirigente di Sel) sposarono quel progetto con convinzione. Oggi si definiscono "in quella terra di mezzo tra Tsipras e Schulz" che lascia basiti, per non dire disgustati.
E l'attuale Rifondazione? Un partito che vuole "rifondare il comunismo" guarda a Syriza o al KKE? Il segretario di Rifondazione, l'ex ministro di centrosinistra Paolo Ferrero, non lascia dubbi: "Mai stato filosovietico e stavo dalla parte di Solidarnosc". Se fossi romano, direi: "Ma de che cazzo stamo a parlà?".
I comunisti italiani, se proprio vogliono guardare alla Grecia, prendano esempio dal KKE, dalle sue posizioni, dal suo radicamento nei territori e nei luoghi di lavoro e di conflitto. Lascino Syriza a chi è "di sinistra", ma non si considera comunista.
Ricapitolando: i comunisti italiani guardano a Syriza, e non al KKE; i post-comunisti guardano al Pd, al PSE, a Schulz. Ve lo immaginate Tsipras che guarda al Pasok per creare "un contenitore comune"? Io no, i greci men che meno.
Ero ragazzo e militavo in Rifondazione quando Bertinotti si spese per far nascere la Sinistra europea. I bertinottiani (Vendola, Migliore e particamente tutta la classe dirigente di Sel) sposarono quel progetto con convinzione. Oggi si definiscono "in quella terra di mezzo tra Tsipras e Schulz" che lascia basiti, per non dire disgustati.
E l'attuale Rifondazione? Un partito che vuole "rifondare il comunismo" guarda a Syriza o al KKE? Il segretario di Rifondazione, l'ex ministro di centrosinistra Paolo Ferrero, non lascia dubbi: "Mai stato filosovietico e stavo dalla parte di Solidarnosc". Se fossi romano, direi: "Ma de che cazzo stamo a parlà?".
I comunisti italiani, se proprio vogliono guardare alla Grecia, prendano esempio dal KKE, dalle sue posizioni, dal suo radicamento nei territori e nei luoghi di lavoro e di conflitto. Lascino Syriza a chi è "di sinistra", ma non si considera comunista.
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