lunedì 23 giugno 2014

Parlamento e governo italiano approvano il MUOS. Ma non finirà così!



Alla fine l'hanno approvato. Un progetto inutile e dannoso, che le comunità locali non vogliono e contro cui stanno combattendo da anni, è stato approvato dal Parlamento e dal Governo italiano. Accanto a motivazioni vaghe ("serve anche all'Italia", "ha scopi difensivi") si prevedono indecenti "compensazioni pecuniare per i danni accertati alla popolazione". Tradotto: sappiamo di aver fatto una porcata che peggiorerà la vostra vita, a partire dalla salute... ma pensiamo che se vi diamo due spiccioli starete buoni buoni e ci lascerete fare.
Inutile ribadire che la contrarietà a questo progetto, nel merito e nel merito, continuerà ad essere espressa con fermezza e radicalità sempre crescenti.

Nella seduta pomeridiana del 19 Giugno il Senato della Repubblica ha dato il via libera (l’ennesimo)al sistema di comunicazione satellitare (MUOS) definito “essenziale per le finalità strategiche USA”, accogliendo gli ordini del giorno presentati dai senatori Granaiola (per il Partito Democratico) e Di Biagio (gruppo parlamentare “Per I’Italia”, dell’ex ministro della difesa Mauro) e le modifiche richieste dal Governo Renzi, respingendo le richieste dei Comitati No Muos avanzate tramite la mozione di SEL e M5S.
Il Parlamento e il governo italiano, approvano il MUOS e con le parole del Sottosegretario di Stato per la difesa Alfano ribadiscono che “l’accordo bilaterale sul sito di Niscemi rientra tra gli obblighi di assistenza difensiva previsti dalla NATO” proseguendo che il MUOS “riveste un interesse strategico anche per l’Italia”. Al fianco del sostegno al MUOS, vengono ipocritamente previste compensazioni pecuniarie in caso di “danni accertati alla popolazione” e monitoraggi (di cui abbiamo già visto la finzione). A ciò si aggiunge l’eliminazione dal tavolo tecnico dei Comitati No Muos definiti nelle parole di Alfano come “soggetti che non hanno funzioni istituzionali” pertanto inutili e “da eliminare”, identificando “come soggetti interessati” solo gli Enti locali, ossia solo coloro che hanno in un modo o nell’altro supportato il percorso di costruzione del MUOS hanno il diritto di parola.
Il Partito Comunista, non si aspettava nulla di diverso dall’esito uscito fuori dal voto in Parlamento essendo esso il “comitato d’affari” della borghesia imperialista dove dominano gli interessi dei grandi monopoli industriali, finanziari e bancari attraverso il loro personale politico, oggi più che mai trasversale ai vari partiti, col Partito Democratico che ha assunto il ruolo di principale partito difensore di tali interessi anti-operai e anti-popolari. Il voto in Parlamento rende ancora più chiaro il terreno della lotta, i nemici e i compiti delle masse popolari, degli attivisti, dei comitati e delle organizzazioni politiche e di movimento impegnate nell’opposizione politica e sociale al MUOS.
Nelle parole del governo Renzi e del Parlamento si evince come il MUOS sia parte integrante dell’alleanza militare criminale della NATO a cui è vincolato lo Stato borghese italiano e che la stessa classe dominante italiana considera il MUOS come strategico alla “difesa nazionale” (in un tutt’uno con quella USA) come già in passato ribadito dall’ex Ministro Cancellieri che definì l’aerea della Sughereta come “zona d’interesse nazionale”. Gli interessi geo-strategici, economici, politici e militari che stanno alla base della costruzione e messa in moto del MUOS sono diametralmente opposti a quelle delle masse popolari siciliane che nulla hanno a che fare con le basi militari USA/NATO e con le guerre imperialiste, predatorie e criminali, che servono alla conquista delle rotte commerciali, al saccheggio delle risorse naturali, allo sfruttamento della manodopera a basso costo in altre aree, seminando morte e distruzione al solo fine di aumentare il tasso di profitto delle loro multinazionali; allo stesso tempo che impongono al proletariato e ai settori popolari sacrifici, sfruttamento, disoccupazione, precarietà, ostacoli all’accesso a servizi e diritti di base quali la sanità, l’istruzione, la casa.
Il voto in Parlamento ha inoltre smascherato la finzione “democratica borghese”, che cancellando il diritto di parola ai Comitati No MUOS, non riconosce sostanzialmente e formalmente alcun protagonismo popolare nelle decisioni. Il Partito Comunista, in definitiva, ribadisce, al fianco dei Comitati No MUOS, che è necessario rafforzare e ampliare la lotta popolare organizzata, con il protagonismo delle masse, dal basso e fuori dalla compatibilità istituzionale e col sistema. Ci uniamo alla risposta popolare con la manifestazione del prossimo 9 Agosto a Niscemi, ad un anno esatto dalla simbolica liberazione e riappropriazione popolare del territorio occupato dalla base militare USA.
La lotta contro il MUOS ha un carattere anti-imperialista/anti-capitalista ormai ben chiaro e ben definito, e su questo piano deve esser combattuta la lotta, contro la NATO, contro tutte le basi militari nel nostro territorio, contro le guerre e ogni alleanza imperialista, per la solidarietà e cooperazione internazionalista del proletariato e dei popoli, contro il sistema capitalista garanzia solo di sfruttamento, sacrifici e guerre.
Per le classi dominanti, per il governo Renzi e il PD, il futuro della Sicilia deve essere solo quello di una piattaforma di guerra al servizio dell’imperialismo americano e europeo, fatta di disoccupazione, precarietà, miseria, senza alcuna sovranità popolare e cura della salute e dell’ambiente. Rifiutiamo questo futuro con la lotta!
NO al MUOS – NO all’Imperialismo
Fuori l’Italia dalla NATO
Fuori la NATO dall’Italia

Fonte: sito del Partito Comunista
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