domenica 1 giugno 2014

Sinistra unita, Ferrero e Fratoianni ci provano




Sul profilo facebook di Paolo ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, è apparsa questa dichiarazione:

La proposta che avanziamo è quella di costruire da subito Syriza in Italia attraverso un processo di partecipazione largo e democratico. Costruire un soggetto politico della sinistra antiliberista basato su un principio semplice: una testa un voto. D entro questo processo unitario della sinistra proponiamo di rilanciare il processo della rifondazione comunista e lo proponiamo come terreno di unità a tutti e tutte le comuniste.

Va detto che Rifondazione è da ieri impegnata nel Comitato Politico Nazionale, che terminerà oggi. Queste parole sono molto importanti, perché vengono a poche ore di distanza dalle dichiarazioni di Gennaro Migliore e di Nichi Vendola, che invece prefiguravano l'accantonamento dell'esperienza "Lista Tsipras" e un avvicinamento al PD (Migliore) o vagheggiavano di "terre di mezzo tra Tsipras e Civati" (Vendola).
La dichiarazione di Ferrero, quindi, è l'unica che dice con chiarezza quale sia l'orizzonte verso cui muoversi dopo il risultato delle elezioni europee. Pur essendo convinto che alla sinistra italiana non serva una federazione, ma un vero e proprio partito unico (stile Linke tedesca), con un unico segretario, un unico tesseramento, sedi territoriali uniche e un unico giornale, ritengo che il tentativo di Ferrero sia da apprezzare e da sostenere.
Così come è da sostenere la battaglia di Nicola Fratoianni dentro SEL. Sul profilo facebook dello stesso è comparsa la seguente dichiarazione:

Essere una sinistra di governo non significa essere al governo. Noi riconfermiamo la nostra opposizione al governo Renzi pronti come sempre a valutare il merito dei provvedimenti. Il risultato della lista per L'Altra Europa rappresenta non un approdo ma un punto di partenza per costruire una sinistra più forte, larga e plurale. Su questo avviamo un percorso dentro e fuori di noi.

Due dichiarazioni che, pur partendo da posizioni oggettivamente diverse, sembrano convergere verso un obiettivo comune ed essere in sintonia con quel 4,03% di elettori che ha votato per la lista Altra Europa con Tsipras.
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