Una riflessione, non mia, sul tema della violenza.
Personalmente, non condivido TUTTO ciò che è scritto qui: ma mi ci riconosco in buona parte.
da infoaut.org
Gli scontri avvenuti a Roma nei giorni scorsi fra giovani studenti e polizia ha riproposto il tema della violenza. Come al solito avviene in queste situazioni ci sono subito pronti dei cori. Il coro di destra che grida subito ai black block organizzati, agli anarchici, ai centri sociali palestre di violenza, agli studenti fannulloni che non hanno nulla da fare e che vanno tutti arrestati e messi in galera prima che i cortei partano. Questo coro, tende a non far fare più cortei, a rendere più difficili i percorsi, ad allontanare la gente dai palazzi del potere . E le avvisaglie le abbiamo viste nei mesi scorsi quando si cercava di legiferare a proposito dell'annullamento dei cortei nei periodi festivi, nei centri storici dediti allo shopping. Tutto questo fa il paio a quanto si è fatto negli anni scorsi a proposito della regolamentazione sugli scioperi che di fatto ha annullato lo sciopero cosiddetto selvaggio e che ha imbraghettato gli operai nelle morse burocratiche delle richieste delle ore di assemblee nelle fabbriche e di conseguenza di ore di sciopero da fare in orari prestabiliti di modo che l'azienda non ne esca danneggiata. Insomma un venire meno della forza degli operai che in quel modo costringevano i padroni , grazie agli scioperi cosiddetti selvaggi ad una trattativa immediata, ed a un conseguente accoglimento delle richieste operaie pena il blocco totale delle fabbriche. Questo non avviene più da circa 10-15 anni ed oggigli operai sono costretti a salire sulle gru o sui tetti come se fossero gatti ! I padroni se la ridono e continuano a fare ciò che vogliono degli operai e delle loro famiglie. Costringere un operaio a salire su un tetto per difendere il suo diritto al lavoro è un atto di violenza terribile. Ma questo non rientra nell'ipotesi violenza . E' normale. Se qualcuno va a tirare le uova a Marchionne o a qualche sindacalista venduto diventa un atto intollerabile di violenza ! L'altro coro è quello della sinistra. Che grida subito agli infiltrati, ai poliziotti travestiti da studenti, ai provocatori, alla divisione fra buoni e cattivi. Uno studente che non vede alcun futuro nella sua vita non subisce secondo questi soloni della politica alcuna violenza. Se scende in piazza a rivendicare un suo diritto allo studio contro una legge che di fatto privatizzerà tutto e gli viene anche impedito di arrivare nella zona dei palazzi del potere creando una zona rossa chilometri lontana da questi, deve subire in silenzio manifestare con le bandierine e tornarsene poi a casa. Lo può fare un giorno, due, ma non lo potrà fare sempre. Se la stessa cosa avviene in Russia, o in Cina, o in Iran, gli stessi coristi italiani ed europei, sia di destra che di sinistra, gridano subito alla dittatura, alle leggi democratiche che mancano, agli ayatollah intolleranti che tengono lontana la gente dal palazzo e quando la polizia manganella eccoli che sono squadristi, prezzolati, fascisti, che fanno il gioco della dittatura. In Italia la stessa cosa diventa altro, il poliziotto diventa democratico, il palazzo diventa di vetro, la zona rossa diventa zona di sicurezza. Dimentica l'Italia di destra e di sinistra che la polizia sta manganellando da mesi, tutti. I pastori sardi come gli operai davanti le aziende dei padroni, i cittadini di Terzigno, di Boscoreale, come quelli della Val di Susa. Bastano che sforano di un poco, dal percorso, dal lancio di qualche uova ed ecco le cariche. Poi a tutto questo aggiungi i ragazzi uccisi, da Cucchi ad Aldovrandi, a Carlo Giuliani. Le regole della democrazia non hanno voluto una commissione d'inchiesta sulla morte di Carlo Giuliani , durante il governo Prodi , grazie al voto di Di Pietro che votò con l'opposizione di allora. E ricordando Genova, non dimentichiamo che nella sala della questura di genova c'era quel Fini che oggi vuole rivedere proprio il comportamento della polizia spostando il proprio asse semrpe più lontano dalla destra forcaiola. Ed anche Saviano , che vorrebbe prendere il posto di Pasolini, lui che ha elogiato Israele per i bombardamenti su Gaza , ci parla di violenza fatta dai ragazzi, invitandoli a manifestare con i ciclamini ed a dialogare con i cordoni dei poliziotti a difesa delle zone rosse, o delle fabbriche da occupare, o dalle autostrade, o delle gru sulle quali salgono gli immigrati. Le cariche di Brescia, la distruzione dei gazebo in val di Susa, da parte delle cariche della polizia sono state già dimenticate e digerite . La vera violenza quindi è quella che impedisce alle persone di poter avere una vita tranquilla, nel proprio lavoro, nel proprio futuro, nelle case, nei quartieri.
Gli scontri avvenuti a Roma nei giorni scorsi fra giovani studenti e polizia ha riproposto il tema della violenza. Come al solito avviene in queste situazioni ci sono subito pronti dei cori. Il coro di destra che grida subito ai black block organizzati, agli anarchici, ai centri sociali palestre di violenza, agli studenti fannulloni che non hanno nulla da fare e che vanno tutti arrestati e messi in galera prima che i cortei partano. Questo coro, tende a non far fare più cortei, a rendere più difficili i percorsi, ad allontanare la gente dai palazzi del potere . E le avvisaglie le abbiamo viste nei mesi scorsi quando si cercava di legiferare a proposito dell'annullamento dei cortei nei periodi festivi, nei centri storici dediti allo shopping. Tutto questo fa il paio a quanto si è fatto negli anni scorsi a proposito della regolamentazione sugli scioperi che di fatto ha annullato lo sciopero cosiddetto selvaggio e che ha imbraghettato gli operai nelle morse burocratiche delle richieste delle ore di assemblee nelle fabbriche e di conseguenza di ore di sciopero da fare in orari prestabiliti di modo che l'azienda non ne esca danneggiata. Insomma un venire meno della forza degli operai che in quel modo costringevano i padroni , grazie agli scioperi cosiddetti selvaggi ad una trattativa immediata, ed a un conseguente accoglimento delle richieste operaie pena il blocco totale delle fabbriche. Questo non avviene più da circa 10-15 anni ed oggigli operai sono costretti a salire sulle gru o sui tetti come se fossero gatti ! I padroni se la ridono e continuano a fare ciò che vogliono degli operai e delle loro famiglie. Costringere un operaio a salire su un tetto per difendere il suo diritto al lavoro è un atto di violenza terribile. Ma questo non rientra nell'ipotesi violenza . E' normale. Se qualcuno va a tirare le uova a Marchionne o a qualche sindacalista venduto diventa un atto intollerabile di violenza ! L'altro coro è quello della sinistra. Che grida subito agli infiltrati, ai poliziotti travestiti da studenti, ai provocatori, alla divisione fra buoni e cattivi. Uno studente che non vede alcun futuro nella sua vita non subisce secondo questi soloni della politica alcuna violenza. Se scende in piazza a rivendicare un suo diritto allo studio contro una legge che di fatto privatizzerà tutto e gli viene anche impedito di arrivare nella zona dei palazzi del potere creando una zona rossa chilometri lontana da questi, deve subire in silenzio manifestare con le bandierine e tornarsene poi a casa. Lo può fare un giorno, due, ma non lo potrà fare sempre. Se la stessa cosa avviene in Russia, o in Cina, o in Iran, gli stessi coristi italiani ed europei, sia di destra che di sinistra, gridano subito alla dittatura, alle leggi democratiche che mancano, agli ayatollah intolleranti che tengono lontana la gente dal palazzo e quando la polizia manganella eccoli che sono squadristi, prezzolati, fascisti, che fanno il gioco della dittatura. In Italia la stessa cosa diventa altro, il poliziotto diventa democratico, il palazzo diventa di vetro, la zona rossa diventa zona di sicurezza. Dimentica l'Italia di destra e di sinistra che la polizia sta manganellando da mesi, tutti. I pastori sardi come gli operai davanti le aziende dei padroni, i cittadini di Terzigno, di Boscoreale, come quelli della Val di Susa. Bastano che sforano di un poco, dal percorso, dal lancio di qualche uova ed ecco le cariche. Poi a tutto questo aggiungi i ragazzi uccisi, da Cucchi ad Aldovrandi, a Carlo Giuliani. Le regole della democrazia non hanno voluto una commissione d'inchiesta sulla morte di Carlo Giuliani , durante il governo Prodi , grazie al voto di Di Pietro che votò con l'opposizione di allora. E ricordando Genova, non dimentichiamo che nella sala della questura di genova c'era quel Fini che oggi vuole rivedere proprio il comportamento della polizia spostando il proprio asse semrpe più lontano dalla destra forcaiola. Ed anche Saviano , che vorrebbe prendere il posto di Pasolini, lui che ha elogiato Israele per i bombardamenti su Gaza , ci parla di violenza fatta dai ragazzi, invitandoli a manifestare con i ciclamini ed a dialogare con i cordoni dei poliziotti a difesa delle zone rosse, o delle fabbriche da occupare, o dalle autostrade, o delle gru sulle quali salgono gli immigrati. Le cariche di Brescia, la distruzione dei gazebo in val di Susa, da parte delle cariche della polizia sono state già dimenticate e digerite . La vera violenza quindi è quella che impedisce alle persone di poter avere una vita tranquilla, nel proprio lavoro, nel proprio futuro, nelle case, nei quartieri.
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