martedì 28 febbraio 2012

Luca Abbà e Mario Monti




Il giorno che Luca Abbà, militante No Tav e proprietario di uno dei terreni interessati dai lavori per l'alta velocità, cade da un traliccio a seguito di un contatto coi fili dell'alta tensione durante una manifestazione per il sacrosanto diritto del popolo della valle di non avere un'opera costosa, inquinante ed inutile sul proprio territorio, un sondaggio di Repubblica informa che la fiducia nei confronti di Monti è in aumento.
Le due cose, si dirà, non sono collegate tra loro: una persona può condividere la lotta dei No Tav e contemporaneamente sostenere il Governo Monti e le sue azioni per salvare l'Italia dalla crisi. Non è vero, o almeno non lo è del tutto. Perchè le politiche che Monti ha sempre difeso e applicato, sia come Commissario Europeo sia come Premier italiano, sono le medesime politiche alla base del TAV: iperliberismo, preminenza delle decisione europee rispetto alle volontà dei territori, anteposizioni degli interessi economici rispetto a quelli sociali e ambientali. E' quindi paradossale che il governo che meglio incarna i dettami dell'Unione (Bancaria) Europea sia così apprezzato dai cittadini italiani.
Se il movimento No Tav è diventato uno dei paradigmi principali della contrapposizione ai governi dei burocrati, dei banchieri e della finanza che dominano in Europa, lo si deve principalmente al fatto che questo movimento è riuscito e sta riuscendo ad unire tutti coloro che sanno quanto pericolosa sia la situazione: chi ci governa, nella nostra nazione come in Europa, è sordo e cieco rispetto a quanto noi, cittadini o Popolo che dir si voglia, continuiamo ad urlare e a mostrare. Per quanto riguarda il TAV in particolare, non dimentichiamo che sono numerose le inchieste di questi anni, sia italiane che estere, che dimostrano quanto sia dannosa la realizzazione dell'alta velocità in Val di Susa.
I gesti estremi come quello di Luca Abbà ricordano quello di Thích Quảng Đức, ed è triste che ancora oggi bisogna immolarsi (o rischiare di farlo) affinchè qualcuno ci stia a sentire. Sono questi episodi che dimostrano quanto la democrazia liberale abbia fatto il suo tempo.

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