venerdì 3 febbraio 2012

Roma sotto la neve



Si ricomincia a scrivere su questo blog, dopo la nascita di mio figlio Federico, con una immagine splendida e tragica: Roma coperta di neve. Per chi, come me, non è abituato a paesaggi candidi e innevati, è sempre un'emozione. Vedere i fiocchi cadere per terra insieme a mia moglie e mio figlio dal caldo della nostra casa di periferia è delizioso.

Poi, però, sale l'incazzatura. L'Italia è paralizzata, Roma ha vissuto, e sta ancora vivendo, ore di autentico panico: strade bloccate, mezzi spargisale che non si sono visti, interventi d'aiuto realizzati con ritardi biblici, persone bloccate in auto al freddo senza alcun supporto, manco un bicchiere di te da parte della protezione civile. Sulla Salaria sono bloccati da ora, della Tiburtina è meglio non parlare, l'Eur è intasato e, in genere, tutte le consolari (strade che hanno quasi duemila anni) sono paralizzate.
Questa neve ha colto di sorpresa i nostri amministratori? Strano! Perchè da giorni ogni santissimo telegiornale non fa che parlare del maltempo in arrivo. ERA TUTTO PREVISTO! Eppure non è stato preso alcun provvedimento.

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