martedì 28 agosto 2012

La nostra generazione se la passa male



La nostra generazione se la passa male. Non abbiamo i residui di una guerra mondiale sulle spalle, non abbiamo conosciuto la fame e i vestiti passati di fratello in fratello, non abbiamo festeggiato quando c'era la carne a tavola. La nostra generazione, però, se la passa male lo stesso.
Abbiamo i cellulari di ultima generazione e gli indumenti griffati, abbiamo tutti l'automobile e l'impianto stereo, abbiamo la possibilità di informarci in tempo reale e gratis, abbiamo gli effetti speciali al cinema e anche gli occhialini 3D. Eppure la nostra generazione se la passa male.
Abbiamo la possibilità di viaggiare, girare l'Europa con l'interrail o con i voli low cost, visitare luoghi che i nostri genitori vedevano solo in viaggio di nozze, e i nostri nonni in qualche cartolina di parenti emigrati. La nostra generazione, intanto, se la passa male lo stesso.
Abbiamo conosciuto la neve sotto uno snowboard d'inverno nonostante fossimo nati in paesi di mare. Abbiamo mangiato talmente tanto che tutti siamo a dieta. Abbiamo gli abbonamenti in palestra e spendiamo fette dei nostri stipendi in prodotti di bellezza. Abbiamo i centri commerciali in cui fa caldo d'inverno e si sta freschi d'estate, dove possiamo comprare tutto ciò che ci serve senza preoccuparci del parcheggio dell'auto o delle nuvole grigie che, all'orizzonte, minacciano pioggia.
Eppure, la nostra generazione se la passa male. Lavori precari e sottopagati. Diritti ridotti o inesistenti. Prospettive di costruire una famiglia pari a zero. Traffico e inquinamento aumentati in maniera proporzionale al costo della benzina. Servizi sociali e sanitari insufficienti. Monopolio culturale del pensiero unico. Partito unico benpensante moderato liberista. Anche la musica dura è diventata abbastanza morbida da piacere ai figli di papà. Anche le rivoluzioni si organizzano su facebook, e i rivoluzionari si limitano a mettere "mi piace".

A volte mi guardo intorno alla ricerca di una risposta alla domanda: perché ce la passiamo così male? E non riesco a darmi una risposta che non sia un'altra domanda:
Abbiamo lottato?

Do svidanija

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