Dobbiamo essere come l'acqua. Anche se l'acqua è leggera e debole, essa ha la capacità di erodere lentamente la roccia. Inesorabilmente. L'acqua è compatta e rimane sempre uguale a sé stessa, non si modifica pur adattandosi, a differenza del legno, la pietra o qualsiasi altro materiale che può essere suddiviso in pezzi. Essa può tuttavia riempire qualsiasi contenitore, ed in particolare riempire il VUOTO di ogni contenitore. L'acqua può assumere qualsiasi forma, andare dovunque, anche negli anfratti più piccoli. Quando si suddivide in tante gocce, l'acqua ha ancora la capacità di riunirsi. Anche noi uomini dobbiamo imparare a riunirci, quando ci dividiamo (o ci facciamo dividere).
La nostra azione deve essere equilibrata e deve tendere al mantenimento dell'equilibrio, interiore ed esteriore.
La natura ce lo dimostra ogni giorno: il divenire (o, in termini occidentali, lo sviluppo) avviene solo quando i cicli naturali non vengono interrotti, ma difesi, conservati e agevolati. Tutto ciò che interrompe il ciclo, anteponendo altri interessi (ad esempio economici) al divenire individuale e sociale, è destinato a crollare.
Come una diga costruita contro l'acqua, e non per essa.
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