La protesta eclatante dei fratelli genoani nei confronti dei loro calciatori sta facendo versare fiumi di inchiostro (e di veleno) ai soliti pennivendoli di regime e benpensanti dell'ultima ora. L'indegno presidente della federcalcio ha avuto addirittura il coraggio di dichiarare: "Posso capire anche lo scappellotto o lo schiaffo, ma questa violenza psicologica è inaccettabile".
Ma non vi va mai bene niente? Se gli ultras spaccano qualche muso o rompono qualche vetro, sono violenti e vanno condannati. Se invece dicono ai lor giocatori che sono INDEGNI di vestire la loro gloriosa casacca e se la devono togliere... sono ancora più violenti e vanno puniti ancora di più!
L'ipocrisia di questo calcio moderno è lo specchio dell'ipocrisia della società contemporanea: la violenza fisica è da condannare, però diventa preferibile alla violenza psicologica! E la violenza psicologica che gli ultras devono subire ogni santa partita, da parte di forze dell'ordine, sistema calcio e calciatori? Questa non la considerate? Quando vedi la tua squadra retrocedere e i tuoi giocatori ridere (penso al Napoli retrocesso a Parma e ad Allegri, allora nostro giocatore, ridere), non subisci una violenza psicologica? Quando vedi la tua squadra avviarsi verso la serie B e i giocatori in campo tirare la gamba dietro e i loro procuratori cominciare ad accordarsi con le altre squadre, non subisci una violenza psicologica?
I tifosi genoani hanno dato prova, negli anni, di un attaccamento enorme alla loro squadra e alla loro città, ed è davvero ignobile farli passare come violenti facinorosi che tengono in ostaggio una squadra o uno stadio. Hanno fatto un gesto clamoroso, sicuramente, ma la solidarietà a loro e a tutti quelli che saranno colpiti da un DASPO deve essere assoluta e senza fallo.
E' meglio che lor signori lo capiscano, da Preziosi a De Laurentis, che le squadre di calcio non appartengono a loro: appartengono al Popolo. Loro sono "business men" che investono e lucrano sulla passione di un Popolo, niente di più. Lezioni da loro non le accettiamo.
Nessun commento:
Posta un commento