Intervistato da Sky Tg 24 all'interno della trasmissione "Un caffè con...", il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha parlato di tante cose: dai problemi nazionali ai temi più locali. Particolarmente interessante è stata la risposta sulla questione della privatizzazione di Acea, inserita nella previsione di Bilancio di Roma Capitale:
"La questione holding e la privatizzazione di Acea possono essere una spinta all’economia e possono far entrare risorse nelle casse comunali per gli investimenti. Chi è contro questa ipotesi è contro lo sviluppo della città. I segnali che ho non sono positivi – ha continuato Alemanno - c’è un’opposizione blindata sull’ostruzionismo pregiudiziale. Invece bisogna affrontare questo bilancio comprendendo che siamo in una fase di emergenza. Chi continua a pensare di fare ostruzionismo non si rende conto della situazione drammatica che c’è in città. Ci vuole grande senso di responsabilità e grande attenzione al lato economico. Chiedo al Pd di non paralizzare Roma per mesi perchè abbiamo bisogno di risposte immediate”.
Tradotto in soldoni: Alemanno e la Destra capitolina hanno intenzione di privatizzare Acea, vendendo il 21% delle azioni in possesso del Comune. Nonostante l'ultimo referendum abbia sancito l'impossibilità di privatizzare i servizi idrici locali. E nonostante Acea sia una azienda in attivo, un "gioiello" per dirla con Legambiente Lazio.
La svendita del patrimonio pubblico è nel dna della Destra berlusconiana, e Alemanno giustamente cerca di ottemperare anche ai suoi obblighi verso le lobbies che, magari, potranno tra un anno sponsorizzare la sua ricanditatura a sindaco.
Auspichiamo che TUTTO il centrosinistra romano sia UNITO in questa battaglia CONTRO la privatizzazione di Acea e, in genere, dei servizilocali. Se vi sono problemi e disservizi nel pubblico, è GIUSTO che si risolvano SENZA svendere a privati. Nel caso di Acea, peraltro, siamo addirittura al paradosso della vendita di azioni di una azienda in attivo!
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