Sembra una bufala, una leggenda metropolitana. Invece è successo davvero. A via dell'Omo, sulla prenestina. Vicino a dove abito io, a Ponte di Nona.
Un uomo cinese sarebbe stato pagato da un connazionale per decapitare un bengalese, colpevole di aver preso il suo posto di lavoro.
Costo del lavoro: 1000 euro.
La vita di un uomo, quindi, è stata valutata mille euro.
Non so se sono prezzi cinesi, però...
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/09/13/news/killer_cinese_armato_di_macete-7030371/
Armato di machete, è entrato in un negozio di alimentari dove lavora un cittadino del Bangladesh per vendicare un suo connazionale che era appena stato licenziato. E così ha colpito il commerciante ferendolo al braccio. E' accaduto ieri in via dell'Omo, a Tor Tre Teste.
L'aggressore, un ragazzo cinese di 19 anni, senza precedenti penali, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma. Portato in caserma, ha confessato ai carabinieri di essere stato assoldato dal connazionale licenziato affinché decapitasse il dipendente che aveva portato via il posto al suo conoscente. Il tutto per 1.000 euro.
La vittima dell'aggressione, nonostante la ferita, è riuscito a fuggire in strada per chiedere aiuto. In quel momento stavano transitando i militari che si sono messi subito sulle tracce dell'aggressore, bloccato dopo alcune centinaia di metri in via della Vaccheria Gianni mentre stringeva ancora tra le mani il machete insanguinato. La vittima, trasportata nell'ospedale Sandro Pertini, ha riportato lesioni giudicate guaribili in una decina di giorni.
Armato di machete, è entrato in un negozio di alimentari dove lavora un cittadino del Bangladesh per vendicare un suo connazionale che era appena stato licenziato. E così ha colpito il commerciante ferendolo al braccio. E' accaduto ieri in via dell'Omo, a Tor Tre Teste.
L'aggressore, un ragazzo cinese di 19 anni, senza precedenti penali, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma. Portato in caserma, ha confessato ai carabinieri di essere stato assoldato dal connazionale licenziato affinché decapitasse il dipendente che aveva portato via il posto al suo conoscente. Il tutto per 1.000 euro.
La vittima dell'aggressione, nonostante la ferita, è riuscito a fuggire in strada per chiedere aiuto. In quel momento stavano transitando i militari che si sono messi subito sulle tracce dell'aggressore, bloccato dopo alcune centinaia di metri in via della Vaccheria Gianni mentre stringeva ancora tra le mani il machete insanguinato. La vittima, trasportata nell'ospedale Sandro Pertini, ha riportato lesioni giudicate guaribili in una decina di giorni.
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