giovedì 30 settembre 2010

Il becero trionfo della democrazia liberale



La democrazia liberale consente ad un uomo o ad un partito o ad una coalizione di governare se ottiene la metà più uno dei voti dei cittadini (durante le elezioni) e dei deputati (attraverso i voti di fiducia). Questa mera espressione quantitativa non esprime affatto una qualità: ottenere la maggioranza dei voti o la fiducia dei parlamentari (che in base all'attuale legge elettorale sono nominati dai segretari di partito, non eletti dai cittadini) non garantisce affatto sulla qualità dell'azione di governo.
Ricordando che anche Hitler fu democraticamente eletto, ieri abbiamo assistito all'ennesima farsa della democrazia quantitativa e liberale: un voto di fiducia scontato, su linee programmatiche vecchie di 9 anni ripetute come se fossero novità. La cosa paradossale è che questo voto di fiducia... ha sfiduciato il Paese. Solo i più schierati possono credere che questo governo possa campare fino al termine della legislatura, magari finendo i lavori sulla Salerno - Reggio nel 2013, magari facendo il federalismo fiscale, magari riuscendo a realizzare una riforma della Giustizia.
Se posso permettermi di fare la quota di: "Si andrà ad elezioni anticipate?", dopo i discorsi di ieri non posso fare a meno di mettere il SI a quota 1,05. I finiani hanno votato la fiducia, annunciando contestualmente la nascita di un nuovo partito: in pratica hanno comunicato a Silvio che hanno bisogno di tempo per strutturarsi e radicarsi, poi faranno cadere il governo, magari sulla giustizia. La famigerata quota 316 (altro dato puramente quantitativo) senza finiani e dissidenti non è stata raggiunta, quindi de facto il governo non ha la maggioranza. Siccome, però, formalmente la maggioranza dei voti è ancora dalla parte del Governo, tale strazio continuerà ai danni dei cittadini ridotti sempre più a sudditi lobotomizzati.
Solo Antonio Di Pietro, per il quale non ho MAI votato, è riuscito a dire le cose come stanno, a chiamarle per nome, col suo stile un pò rustico ma di certo chiaro ed efficace. Tutti gli altri, dal menzognero Berlusconi alla servile maggioranza e alla finta opposizione Pd-Udc, sono stati attenti a dimostrare che la situazione è uno schifo, ma non c'è a breve una alternativa. Bisogna tenersi il morto in casa, anche se ormai è in avanzato stato di decomposizione.
Intanto il Paese va letteralmente a rotoli: la disoccupazione è ai livelli del 1999; gli stipendi sono fermi da 7 anni; l'inflazione continua a salire; il Meridione è completamente abbandonato (a se stesso o alle mafie); non c'è un piano industriale nè turistico.
La democrazia della quantità, la liberaldemocrazia, ha trionfato. Il Paese ha perso. E continua a perdere. Ogni minuto, ogni secondo.

2 commenti:

  1. http://www.meridionalismo.it/2010/09/30/insorgenza-candida-di-monda-salta-lalleanza-col-progetto-napoli-e-si-dimettono-3-coordinatori/

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