lunedì 6 settembre 2010

Il Patentino di voto




Lo scambio di opinioni è il sale di ogni vera democrazia.

Mi è capitato più volte di esporre il mio pensiero circa la necessità, per una Nuova Democrazia, di ridurre il bacino elettorale: considerando FONDAMENTALE la distinzione tra Popolo e Massa, e valutando correttamente l'etimologia della parola democrazia (Governo del Popolo), ho ritenuto e continuo a ritenere necessario consentire di votare solo a chi ha un minimo di conoscenza delle elementari norme del vivere civile e del funzionamento delle nostre Istituzioni.

Su un blog "amico", cioè affine per ideali e militanza, nonostante le ovvie e salutari differenze, è stato postato un articolo molto interessante, che vi sottopongo:


http://msdfli.wordpress.com/2010/09/04/il-patentino-di-voto/

IL PATENTINO DI VOTO

Esame di stato per conseguire il “Patentino di voto”, ed eliminazione totale della tessera elettorale a suffragio universale. Solo chi avrà diritto al Patentino di Voto potrà esercitare il diritto di voto per le elezioni amministrative, europee e politiche. Questa la nostra proposta. E questo sarà l’unico modo per togliere il diritto di voto a chi non è in grado di esercitarlo. Siamo stufi di sentire turpitudini quotidiane esternate dagli eletti della casta populista-nazionale.

Per questo proponiamo un esame di stato, un test psico-attitudinale-culturale per concedere il “patentino di voto”, con scadenza decennale come la patente di guida.

Oltre a ciò, l'immediato ristrengimento della fascia di popolazione votante portandola dai 25 ai 65 anni. Inutile coinvolgere una popolazione italiana sempre più anziana nelle scelte da cui dipenderà il futuro delle giovani generazioni. Altresì difficile poter portare il diritto di voto sotto i 25 anni vista la scarsa attitudine formativa delle giovani generazioni. Si potrà apportare una modifica in tal senso, abbassando la soglia minima di età, dopo una adeguata riforma scolastica e la sua rigorosa applicazione nel tempo.

Da cosa derivano queste proposte così radicali ?

Dal fatto che la popolazione ancora non inebetita non riesce più a sopportare questa classe politica composta da analfabeti che cavalcano l’onda emotiva del popolino ignorante. Questa gente OCCUPA il potere, non lo UTILIZZA per il bene della comunità, ma OCCUPA la poltrona a Roma, negli Enti Territoriali e a Strasburgo. Questa classe non fa politica, non serve il popolo in quanto rappresentante eletto, ma cerca esclusivamente il consenso per la rielezione. Purtroppo questa fascia di popolazione ancora "sveglia" spesso sceglie, a dire il vero giustamente, l'astensionismo, garantendo così la sopravvivenza di questi dinosauri. E gli innocenti-colpevoli dell'elezioni di questi rappresentati sono proprio coloro che forse non sarebbero in grado di conseguire il Patentino di Voto, ossia le fasce più deboli e disagiate, e quindi culturamente più vulnerabili.

Certe affermazioni che sentiamo quotidianamente provengono da esponenti di partiti composti da industriali, faccendieri o lacchè, da politici populisti che fino a ieri andavano nei boschi a purificarsi con riti celtico-druidici e che ora improvvisamente sono diventati eredi dei Crociati di Goffredo da Buglione. Si passati dai Celti direttamente ai difensori del Santo Sepolcro e, magari, il prossimo salto li vedrà Rivoluzionari Francesi o indomiti sessantottini. Sia chiaro l'esame non deve certo avere valore persecutorio nei confronti di taluni partiti, che abbiamo preso solo come esempio visto che riempiono intere pagine di giornali con i loro deliri populisti. Nossignore. Deve valere sia per l'elettorato di Destra che per quello di Sinistra (categorie ormai culturalmente defunte). Perché alcuni mesi fa, leggere un Bersani che esulta per la vittoria del Partito Democratico Giapponese ci è sembrata una barzelletta tutta italiana. A cosa siamo arrivati ? Al confronto elettorale globale che polarizza consensi grazie alle elezioni vietnamite o senegalesi?

Vi risparmiamo dunque, i deliri bipolari che ci vengono proposti continuamente da giornali, telegiornali, finti dibattiti, ministri in pectore, ministri ombra, portavoce, radical-chic, radicali antagonisti...etc...etc...vogliamo soltanto la Rinascita della Patria e questo dovrà passare attraverso un'adeguata riforma anche del sistema elettorale.

Ecco perché necessiterà l’esame di stato per avere il “patentino di voto”.

La NUOVA DEMOCRAZIA dovrà essere PARTECIPATIVA ma ELITARIA.
La NUOVA DEMOCRAZIA dovrà essere POPOLARE ma non POPULISTA.

E questa selezione dovrà essere a maglie strette almeno nel primo periodo in cui serviranno anni di ricostruzione sociale, morale e culturale. Adesso il voto di un qualunque cretino vale come il voto di una persona di buonsenso. E’ sempre stato questo il problema dell’Italia. E’ giusto che chi viene chiamato a governare una Nazione venga scelto da chi ha una comprovata intelligenza e cultura. Un test che misuri il quoziente intellettivo e che rilevi una cultura decente di base è necessario anche per debellare l'attuale funzione "convogliatrice di consenso" svolta dai mass media che sono in mano ad un pugno di oligarchi.

Quale sarà il voto minimo per conseguire il patentino?

Il minimo sufficiente per affidare la responsabilità di voto a persone che conoscono come funziona il mondo che ci circonda, soprattutto conoscendo chi popola il mondo e chi governa il mondo.

Questo il punto da affrontare seriamente. Chi ha l’intelligenza e la cultura minima per votare si dovrà sobbarcare l’onere del voto in modo da legittimare un governo che dovrà essere funzionale a tale scopo e degno di essere chiamato tale, un governo che si possa occupare anche dei problemi di chi non ha taluni capacità e non deve essere gravato dell'onere di voto. Non si tratta di un discorso antropologico o discriminante, si tratta di una questione FUNZIONALE PER LA SOPRAVVIVENZA DEL NOSTRO PAESE.

Questi i primi due passi.

Il terzo passo sarà un esame e un test più approfondito per il conseguimento del DIPLOMA DI CANDIDATO per chi si vorrà candidare come Deputato o Senatore, da tenersi 6-12 mesi prima delle elezioni, in modo che la campagna elettorale sia fatta da persone con cervello, accompagnato dall'eleggibilità massima per 2 candidature nella fascia di età 30-60 anni.

Il paese non si può più permettere una classe di politica di questo livello.

B.W.



Oltre ad essere ovviamente felice per l'utilizzo della formula NUOVA DEMOCRAZIA (finalmente si incomincia a comprendere meglio cosa indica), voglio sottolineare che condivido il 99% di ciò che è scritto.

Le mie personali obiezioni, o più correttamente “suggerimenti”, sono le seguenti:

- la scadenza del patentino, secondo me, deve essere quanto una legislatura (5 anni), dopodichè bisogna rifare l’esame. Se si vuole. Se non si vuole, non si ha diritto di voto. Importante unire la VOLONTA’ dell’elettore al diritto di voto.

- concordo sui 25 anni e sulla riforma scolastica. Non concordo sui 65 anni di limite max per votare perchè credo sia giusto che anche gli anziani possano partecipare alla vita politica fino alla morte, come accadeva ai saggi nelle antiche Comunità o Polis.

- Il diploma di candidato è un’ottima idea. Deve inglobare anche: la fedina penali linda e pulita (eccezion fatta per i reati politici o di opinione, che non possono e non devono escludere un candidato) e l’accettazione ad una indennità di Rappresentante del Popolo (basta con parlamentari, consiglieri, assessori, ecc…) che non può superare i 2.000 – 2.500 euro mensili netti.


3 commenti:

  1. ottimo
    vediamo se arriva qualcuno a dibattere.
    potresti postarlo nel forum SN.

    BW

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  2. spero che qualcuno venga a discutere...altrimenti cominciamo subito la scrematura elitaria :-)

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