giovedì 18 agosto 2011

Chi gioca con le nostre vite?







Non passa giorno senza una notizia sui "mercati". La borsa sale, la borsa scende, bruciati 160 miliardi, adesso c'è la ripresa, anzi no continua il crollo, non faremo la fine del '29, siamo quasi ai livelli del '29.


Ma chi sono questi "mercati"? Cosa rappresentano, e di cosa si occupano, i "mercati"?


Una caratteristica dei regimi liberaldemocratici è cambiare il nome delle cose. Una volta - secolo scorso, per carità - si sarebbe detto: il Capitalismo è in crisi, e gli speculatori attaccano questo o quel Paese. Oggi, invece, ci dicono che "i mercati" non hanno "fiducia" nel "sistema-Paese" di questo o quello Stato.


Quotidianamente, mi capita di ascoltare o partecipare a discussioni in cui chiunque (anche chi non capisce una mazza di economia e finanza) parla di "mercati", "borsa", "crisi", addirittura vicino al distributore del caffè vi era un addetto delle pulizie che parlava di "riserva aurea" e della necessità di investire nell'oro. NELL'ORO!!!!!




Ormai c'è gente che la mattina si sveglia, arriva in ufficio, e verso le 9.30 cerca di sapere come ha aperto Piazza Affari. Non che abbiano investito qualcosa: sono poveracci (come me) che campano di stipendio. Però ormai siamo (anzi, sono) tutti coinvolti da questa enorme arma di distrazione di massa che si chiama "mercati". E mentre si informano su Piazza Affari, sullo spread coi bund tedeschi, ed altre amenità del genere... nessuno riflette sul bandolo della matassa: un Sistema che consente ad un manipolo di miliardari speculatori di decidere le sorti delle nazioni, dei popoli e dei lavoratori, è un Sistema che va abolito.


Non riformato. Abolito.


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