Lo dico subito e con chiarezza: nessuna solidarietà a Maurizio Belpietro per il presunto attentato di cui poteva essere oggetto. Non ho alcuna stima per Belpietro: credo che sia un pericoloso pennivendolo, una persona che definire giornalista è ingiusto (per i giornalisti veri).
Non mi accodo alla carovana di "esprimo la mia solidarietà a Belpietro" che ho sentito da tre giorni:
Belpietro (e i vari Sallusti, Feltri, Fede, Minzolini, ecc...) non risparmia mai di criminalizzare chiunque osi opporsi a Berlusconi. Belpietro è tra coloro che definisco "deviata" o "comunista" la magistratura.
Belpietro è tra coloro che ha passato una estate a parlare della casa di Montecarlo, mentre il Paese andava allo sfascio.
Belpietro è tra coloro che elogiava ed elogia il governo Berlusconi per i rifiuti di Napoli (la città è ancora sommersa dai rifiuti e l'inceneritore di Acerra non funzione) e per la ricostruzione di l'Aquila (i cui cittadini si sono permessi di venire a roma a contestare l'operato di Berlusconi).
Belpietro è tra coloro che fa nomi di persone "scomode" al regime berlusconiano, che pubblica notizie false e tendenziose, che difende Cosentino e le campagne di dossieraggio o il "trattamento Boffo".
Belpietro, insomma, è tra coloro che semina vento. Raccolga tempesta. E non vale neanche il discorso che quelle di Belpietro sono semplici opinioni, non sono piombo in una beretta. Le parole VALGONO il piombo, perchè possono uccidere.
Sai che ammiro Travaglio, e questa è una prova della sua bravura: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/04/l%E2%80%99altroieri-alla-notizia-dell%E2%80%99attentato-a/67333/
RispondiEliminaAhahah!
RispondiEliminaOttimo articolo, lo pubblico subito!