sabato 10 dicembre 2011

Midnight in Paris



Ieri sera sono andato al cinema. Ho visto il nuovo film di Woody Allen, Midnight in Paris. La storia di un uomo che, scontento della vita di tutti i giorni (è uno sceneggiatore di Hollywood che sta per sposare una viziatissima bionda con cui ha pochissimi punti in comune), desidera vivere a Parigi. Nella Parigi degli anni Venti. Una notte, allo scoccar della mezzanotte, il suo sogno diviene realtà: si ritrova catapultato nella Parigi di Hemingway, Fitzgerald, Picasso, Dalì, Bunuel, Man Ray. E tutte le notti, sempre a mezzanotte, riesce a tornare nella Parigi che più ama. All'inizio, questo salto temporale risulta essere molto proficuo, in quanto il protagonista trova ispirazione per correggere il suo romanzo (a cui lavora da anni, inutilmente), ma dopo qualche sera Gill, il personaggio principale interpretato dall'ottimamente stralunato Owen Wilson, si rende conto che anche i suoi idoli preferivano vivere in un'epoca precedente, in particola nella Belle Epoque. E coloro che vivevano nella Belle Epoque, tra cui Gauguin e Toulouse Lautrec, desideravano vivere nel Rinascimento.
In pratica nessuno era felice di vivere l'epoca in cui viveva, e tutti vedevano nel passato un mondo migliore. Un passato che risulta, però, essere mitizzato e ben lontano dalla realtà.
Alla fine, quindi, il protagonista capisce che deve vivere questo tempo, scegliendo da quale parte della barricata stare OGGI.

Ed io condivido la "morale" di questa favola di Woody Allen, in quanto ho passato almeno un decennio della mia vita a credere che, se fossi vissuto in un'altra epoca, sarei stato più apprezzato. Per poi ritrovarmi oggi a comprendere che non so cosa accadrà stasera, domani o tra dieci anni, mentre del passato sappiamo già tutto. O almeno, sappiamo che ci ha condotto al presente.

" Non sono i venti lontani che dobbiamo domare,
non sono le onde di una volta che possiamo solcare,
ma sono gli spruzzi di oggi che ci solcano il viso.
Vediamo l'isola in lontananza,
eppur ci avviciniamo sempre di più,
e dobbiamo decidere adesso se virare
o strambare, perchè il Maestrale di oggi
non è il Libeccio di ieri.
C'è chi sceglie una vita
col vento in poppa,
e chi, come me, ha scelto
deciso
voluto
intrapreso
una vita di bolina. "
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1 commento:

  1. cito Napoleone che anche lui focalizza la "faccenda" allo stesso modo:" gli sciocchi parlano del passato, i pazzi del futuro, i sani del presente" :)

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