martedì 6 dicembre 2011

Noi bocconiani abbiamo deciso



Noi bocconiani abbiamo deciso: devi pagare l'IMU. Abbiamo cambiato nome all'ICI, ma è praticamente la stessa cosa. Abbiamo messo una percentuale minore sulla prima casa (0,4 %), ma abbiamo detto che vanno rivisti al rialzo gli estimi catastali. Così pagherai una tassa sul possesso della prima casa, sia essa di 50 mq o di 250 mq, sia essa a Tor Bella Monaca o ai Parioli: devi pagare. A meno che tu non abiti in un appartamento del Vaticano, perchè noi bocconiani l'ICI la facciamo pagare a tutti, tranne che alla Chiesa.

Noi bocconiani abbiamo deciso: devi andare in pensione tardi. Più tardi. Tardissimo. E non ci importa se hai lavorato su una catena di montaggio o negli uffici con le poltrone di pelle umana: in pensione non ci vai se non a pochi, pochissimi anni dalla morte. E i più giovani, che sono precari e rimarranno precari, devono pagare pensioni di cui non godranno mai. La chiamiamo equità, e i media devono anche dire che è giusto così.

Noi bocconiani abbiamo deciso: aumentiamo l'IVA del 2% ma non aumentiamo l'IRPEF per i redditi più alti. Ci giustifichiamo dicendo che altrimenti sarebbe una manovra recessiva, anche se non è vero. Tanto nessuno ce lo verrà a chiedere, perchè siamo i salvatori della Patria. Siamo venuti dopo Berlusconi, quindi la sinistra e i sindacati ci devono solo ringraziare, anche se aumentiamo l'IVA (tassa sui consumi, quindi pagata da tutti) e non colpiamo i redditi più alti.

Noi bocconiani abbiamo deciso: aumento delle accise sui carburanti. éerchè tanto gli amministratori locali non hanno mai fatto nulla per il trasporto pubblico e per il traffico, quindi voi sarete sempre costretti a prendere la macchina e a pagare la benzina, anche se arriva a 1,8 euro al litro. E i nostri amici petrolieri, che hanno aziende gestite da grandi bocconiani, ringrazieranno. Come ringrazia Guarguaglini, che ha avuto una liquidazione di 5,6 milioni di euro: praticamente, duecento anni di stipendio di un dipendente di Finmeccanica.

Noi bocconiani abbiamo deciso: faremo queste e tante altre cose, e dato che non siamo stati eletti da nessuno, i partiti politici ci devono dare la maggioranza. Avete sentito cosa dice il PD? "E' una manovra iniqua ma tocca votarla". Bravi bambini ubbidienti, hanno fatto i compiti a casa e hanno capito che devono votare tutte le schifezze che facciamo. Poi si presenteranno agli elettori e diranno che l'hanno dovuto fare per forza. E gli elettori, cioè voi beoti, li voteranno.
E noi bocconiani torneremo a fare ciò che abbiamo sempre fatto: comandare da dietro le quinte.
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