Anonymous Italia, cioè la community italiana che fa capo al movimento hacker più famoso del mondo, ha cacciato "con ignominia" i responsabili dell'attacco contro il sito di Beppe Grillo. Un amministratore e due hackers hanno testato una nuova botnet sul sito di Beppe Grillo, che è stato oscurato per 10 ore. Inoltre, hanno anche pubblicato un post in cui spiegavano perché hanno dossato il sito di Grillo, accusato di essere un populista sfascista eccetera eccetera.
Oggi sono stati espulsi, ed un membro anziano della community ha spiegato: "erano in minoranza, e non possiamo accettare che qualcuno decida contro il parere della maggioranza".
Quando una settimana fa ho saputo dell'attacco al sito di Grillo, sinceramente sono rimasto stupito: non riuscivo a capire perché Anonymous dovesse attaccare proprio Grillo, cioè una persona che ha più volte manifestato notevoli convergenze con gli ideali di Anonymous. Inoltre, lo stesso Movimento 5 Stelle, di cui Grillo è il padre fondatore, ha nel proprio programma politico molte proposte condivisibili dagli Anonymous italiani.
La decisione presa dalla maggioranza di Anonymous Italia di cacciare i responsabili di questo attacco incomprensibile mi trova quindi d'accordo. Mi spiace, però, che vi siano ancora le concezioni di Maggioranza e Minoranza a farla da padrone, anche in un movimento come Anonymous. So bene che a volte è necessario arrivare a contarsi per stabilire una linea, ma ciò va fatto solo dopo che si è cercata la sintesi tra le posizioni. Utilizzare il metodo del consenso è ben più democratico del mero calcolo delle teste, perchè il rischio che la democrazia diventi una dittatura della maggioranza è sempre forte.
Perchè sabotare Grillo?Perchè è uguale agli altri
RispondiEliminafasullo come i politici che ci rappresentano.