giovedì 7 giugno 2012

Sabotare



RADIO SABOTAG - TRASMISSIONE N.3

Questo mondo non piace a nessuno. Gli unici che riescono a farselo piacere sono quelli che comandano, che hanno i conti correnti gonfi, che non hanno problemi di lavoro. Tutti gli altri campano male. Alcuni resistono, pochi lottano, molti si lamentano ma non muovono un dito.
Il Sistema non è modificabile, correggibile, migliorabile. Il Sistema va resettato. Punto.
Come fare? Alcuni pensano che basti mettere una croce su un simbolo elettorale ogni cinque anni per cambiare le cose. Sbagliano.
Altri pensano che bisogna mettere le bombe a destra e a manca. Sbagliano.
Altri ancora ritengono che è necessaria una rivoluzione. O un colpo di stato. O una bella dittatura che rimetta le cose a posto. Sbagliano.
Sbagliano tutti quelli che credono che ci sia una sola strada percorribile: la via elettorale e legalitaria; la via terroristica; la via rivoluzionaria o reazionaria. Errore madornale. Perchè se questo Sistema ha fatto qualcosa di buono è stato generare coloro che lo distruggeranno. E ha dato a costoro tutti i mezzi, da quelli legali a quelli illegali, per realizzare quest'opera di distruzione.

Vorrei chiedere a quelli la cui attività politica si riduce all'espressione del voto: pensate davvero che basti? O bisogna impegnarsi ogni giorno, in ogni luogo, senza limitarsi a votare per il partito X o il candidato Y?
Vorrei chiedere a quelli che sparano, gambizzano, mettono bombe: pensate davvero che sia sufficiente per far crollare il Sistema? La paura allontana il Popolo da voi e dalle piazze, dai luoghi di confronto e dai luoghi di conflitto.
Vorrei chiedere a quelli che parlano di rivoluzione delle masse o di dittatura dell'ordine e della disciplina: vedete le masse interessate alla prospettiva rivoluzionaria? Il Sistema non è già abbastanza ordinato e disciplinato, tanto dal lobotomizzare le masse impedendogli di diventare Popolo?

E' una questione di tattica, fratelli e sorelle, non di strategia. L'obiettivo strategico è sempre lo stesso: cambiare il mondo, abolire lo stato di cose presente, realizzare una comunità di Uomini Liberi e Eguali. Questo obiettivo può essere raggiunto in ogni modo, basta che la modalità prescelta non sia realizzata in via esclusiva. Non c'è SOLO la via elettorale, oppure SOLO la via terroristica o SOLO la via rivoluzionaria. Altrimenti si rischia di scadere nel parlamentarismo, nel brigatismo/stragismo, nel velleitarismo. E nessuna di queste tre cose cambierà mai il Sistema, anzi gli darà nuova forza. Il parlamentarismo consentirà al Sistema di dimostrare di essere democratico, perchè concede l'esistenza di una minoranza su cui la maggioranza esercita una dittatura; il brigatismo/stragismo consentirà al Sistema di realizzare ed applicare leggi repressive e di imporre politiche antipopolari, in nome della "sicurezza" e della "salvaguardia della libertà"; il velleitarismo accenderà gli animi per un poco, vincerà qualche battaglia ma perderà alla lunga la guerra. Perchè la guerra al Sistema è una guerra di trincea: lenta, costante, inesorabile. Una guerra di Resistenza e di Liberazione.

L'unico modo conosciuto per vincere guerre così lunghe è il sabotaggio. Bisogna sabotare il Sistema. Ci consentono di presentarci alle elezioni? Presentiamoci. Ci permettono di candidarci e magari essere eletti e di usare le loro tribune per parlar male di loro? Facciamolo. Ci danno un muro dove affiggere manifesti? Tappezziamolo di slogan incendiari. Ci fanno usare il web? Usiamolo contro il Sistema, creando blog e informando i cittadini. Costruiscono un palazzo o una piazza? Occupiamola. Ci caricano con la polizia? Resistiamo e reagiamo. Distruggono il lavoro? Opponiamoci. Licenziano i lavoratori e ledono i diritti? Scioperiamo. Fanno le parate? Alziamo le barricate. Ci tappano la bocca? Urliamo più forte. Ci arrestano o ci uccidono? Rendiamo libere e immortali le nostre idee.

Fanno il deserto e lo chiamano Pace? Sabotiamoli.



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