Quando i Catalani scesero in piazza per chiedere l’indipendenza della Catalunya dalla Spagna, mostrarono le loro bandiere nazionali e alcuni cartelli in cui erano scritte parole d’ordine e rivendicazioni del movimento.
Un cartello mi colpì, anche perché, in tutto quel fiorire nazionalistico che si traduceva anche nello scrivere e nel parlare in Catalano invece che in Castigliano (lo Spagnolo ufficiale), era scritto in inglese: “Not better, not worse: just different!”.
Tradotto: non migliore né peggiore, ma differente. Semplicemente differente. Possiamo dire che il fondamento dell’Identitarismo, e quindi del meridionalismo identitario di cui Insorgenza Civile è l’incarnazione, è riassumibile in questo assunto: i Popoli non sono migliori o peggiori di altri, ma sono differenti.
Noi Napulitani, che con fierezza non riconosciamo lo Stato unitario italiano come nostro “stato nazionale”, non lo facciamo perché ci sentiamo migliori dei toscani, dei liguri o dei sardi. Il nostro orgoglio identitario non nasce dal desiderio di non “mischiarci con quelli”, perché noi “non ci abbiamo nulla da spartire”; nasce, viceversa, proprio dalla consapevolezza che, fino a quando le varie comunità nazionali saranno costrette dentro uno Stato unitario che per storia e cultura non poteva né doveva nascere, la libertà di tutti e di ciascuno sarà una chimera irraggiungibile, mentre la realtà sarà sempre fatta di catene economiche e culturali che il Sistema (nel nostro caso, il Sistema Italia, espressione degli interessi economici del nord) imporrà e difenderà, con la forza del poliziotto, col voto del parlamentare ascaro e con la penna del giornalista.
“Ragionate come la Lega” è l’altra accusa che spesso viene mossa. Accusa a cui è fin troppo facile rispondere: la Lega non è altro che il frutto di un provincialismo estremizzato, che ha chiuso le menti invece di aprirle, che ha ceduto all’egoismo del Sistema liberista e colonialista e l’ha difeso, invece di combatterlo. La Lega ha inventato una nazione (la Padania), mentre noi abbiamo avuto sette secoli di unità nazionale, prima dell’invasione piemontese; noi non dobbiamo inventarci una storia, noi abbiamo una storia.
Il leghismo esiste solo in funzione di un nemico (Roma Ladrona e i Terroni mantenuti), mentre la nostra Identità è a prescindere, direbbe Totò. La via identitaria è l’unica che può condurre alla libertà di tutti e di ciascuno, perché è l’unica fondata sull’accettazione, e non sulla negazione, delle differenze, senza dare a nessuno l’etichetta di “migliore”.
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