sabato 22 marzo 2014

Un museo che il Mondo ci invidia, e che l'itaglia abbandona.



Uno spazio quasi vuoto, indefinibile, dove tutto ciò che dovrebbe essere al suo interno ancora non c'è. Così, il museo della Magna Grecia di Reggio Calabria, progettato negli anni ’30 da Marcello Piacentini, appare ai visitatori: 4 piani di edificio che accoglie soltanto i due bronzi di Riace e pochissimi altri reperti. Rinviata innumerevoli volte, finalmente, nel dicembre 2011, con due anni di ritardo rispetto al previsto, ecco la tanto attesa riapertura.

A presenziare, l'allora ministro dei Beni e delle attività culturali, Massimo Bray: "I simboli del paese sono tornati in piedi. Le sfide sono il turismo e la cultura, con il Mezzogiorno, dobbiamo lavorare insieme. Bisogna ripartire da qui". Ma, dopo quattro anni e 33 milioni di euro spesi per i lavori di restauro, nei depositi dello storico museo ci sono centinaia di reperti in attesa di sistemazione.

L'appalto per i lavori definitivi, tali da permettere il riallestimento totale della struttura, era stato assegnato alla cordata facente parte alla società Set up live, Protecno e la cooperativa Gnosis che, avevano garantito la consegna ad aprile 2014. Finalmente Reggio Calabria aveva riportato i Bronzi al mondo ed ora si apprestava a fare lo stesso con le altre sue ricchezze artistiche, ma il consorzio Research ha contestato l’esito della gara vinta dalla cordata e ne ha chiesto la sospensiva. Il primo a pronunciarsi è stato il Tar, che ha respinto il ricorso. Non ha seguito la stessa linea il Consiglio di Stato che, invece, ha interrotto i lavori.

Tutto ciò nel momento in cui il presidente della Regione, Scopelliti, e l’amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio presentavano l’accordo per portare i turisti al museo di Reggio Calabria. La patata bollente passa adesso, di nuovo, al Tar che ha fissato l'udienza per luglio, spazzando via anche la minima speranza per la riapertura completa ad aprile 2014. Prima del 2015, nella migliore delle ipotesi, la situazione non si sbloccherà. Infatti, se il Tar dovesse dar ragione al consorzio Research, si dovrà rifare la gara.

Per caso, vi è capitato di ascoltare lo slogan dello spot pubblicitario, lanciato dalla Regione Calabria per il turismo? La voce è quella, inconfondibile, di Giancarlo Giannini. La frase che, il famoso attore ripete, è: "La Calabria ti sorprende sempre". Sante parole.

Tratto da Parallelo 41
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