La lettera che la BCE ha scritto e inoltrato al Governo Italiano è composta da punti molto interessante: è espressa, in maniera chiara ed inequivocabile, la volontà del Sistema. Cosa gli Stati devono fare, anche a scapito dei Popoli, pur di rimanere dentro al Sistema. ALtrimenti default, altrimenti nessuno comprerà il debito dei Paesi europei maggiormente in crisi (tra cui l'Italia).
Analizziamoli bene:
"E' necessaria una complessiva, radicale e credibile strategia di riforme, inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali. Questo dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala".
Questo significa che, nonostante un referendum abbia chiaramente detto che IL POPOLO SOVRANO non vuole la liberalizzazione e la privatizzazione dei servizi, il Sistema se ne strafotte e vuole comunque che queste operazioni siano fatte. E hanno il coraggio di definirsi democratici! Non rispettano nemmeno l'esito di un referendum!
"C'é anche l'esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d'impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti rispetto ad altri livelli di negoziazione".
Questo significa che il Contratto Collettivo Nazionale, già gravemente ridimensionato, va reso totalmente inoffensivo, e a questo bisogna anteporre la contrattazione aziendale, o addirittura individuale. E secondo voi, i lavoratori sono più forti o più deboli in fase di contrattazione aziendale? Ovviamente, sono più deboli. Proprio perchè non hanno le tutele che il CCNL prevede PER TUTTI I LAVORATORI ITALIANI!
"Dovrebbe essere adottata una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti, stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi".
Solita storia: dopo la flessibilità in entrata, i padroni vogliono flessibilità in uscita (licenziamenti più facili) ed in cambio promettono ciò che NON HANNO MAI FATTO: un sistema di ammortizzatori sociali degni di un welfare moderno e la ricollocazione in altri settori di coloro che perdono il lavoro. Perchè, se non lo hanno MAI FATTO in più di un decennio di PRECARIATO, adesso dovrebbero farlo? Perchè dovremmo crederci?
"E' possibile intervenire ulteriormente nel sistema pensionistico, rendendo più rigorosi i criteri di idoneità per le pensioni di anzianità e riportando l'età del ritiro delle donne nel settore privato rapidamente in linea con quella stabilita per il settore pubblico, così ottenendo dei risparmi già nel 2012. Inoltre, il Governo dovrebbe valutare una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando le regole per il turnover (il ricambio, ndr) e, se necessario, riducendo gli stipendi".
In pratica: riforma delle pensioni PEGGIORATIVA rispetto alle attuali forme, in particolare con l'innalzamento dell'età pensionabile SENZA TENER PRESENTE i lavori usuranti e la difficoltà di trovare lavoro (e quindi di versare contributi) prima di una età alquanto alta; stop al turnover nel pubblico impiego (quindi meno posti di lavoro), quindi meno insegnanti, meno dottori, meno infermieri, meno giudici, meno poliziotti, meno militari, meno impiegati, meno autisti, meno macchinisti, ecc...; riduzione degli stipendi per insegnanti, dottori, infermieri, giudici, poliziotti, militari, impiegati, autisti, macchinisti, ecc...
Che ne pensate di questa lettera? Ci vedete "sviluppo" o "progresso" in queste proposte?
Io no. Io ci vedo solo un Sistema (economico e finanziario, politico e militare) che vuole far pagare la crisi ai Popoli.
E questo Sistema non si può correggere: bisogna resettarlo.
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Analizziamoli bene:
"E' necessaria una complessiva, radicale e credibile strategia di riforme, inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi professionali. Questo dovrebbe applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala".
Questo significa che, nonostante un referendum abbia chiaramente detto che IL POPOLO SOVRANO non vuole la liberalizzazione e la privatizzazione dei servizi, il Sistema se ne strafotte e vuole comunque che queste operazioni siano fatte. E hanno il coraggio di definirsi democratici! Non rispettano nemmeno l'esito di un referendum!
"C'é anche l'esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d'impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti rispetto ad altri livelli di negoziazione".
Questo significa che il Contratto Collettivo Nazionale, già gravemente ridimensionato, va reso totalmente inoffensivo, e a questo bisogna anteporre la contrattazione aziendale, o addirittura individuale. E secondo voi, i lavoratori sono più forti o più deboli in fase di contrattazione aziendale? Ovviamente, sono più deboli. Proprio perchè non hanno le tutele che il CCNL prevede PER TUTTI I LAVORATORI ITALIANI!
"Dovrebbe essere adottata una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti, stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi".
Solita storia: dopo la flessibilità in entrata, i padroni vogliono flessibilità in uscita (licenziamenti più facili) ed in cambio promettono ciò che NON HANNO MAI FATTO: un sistema di ammortizzatori sociali degni di un welfare moderno e la ricollocazione in altri settori di coloro che perdono il lavoro. Perchè, se non lo hanno MAI FATTO in più di un decennio di PRECARIATO, adesso dovrebbero farlo? Perchè dovremmo crederci?
"E' possibile intervenire ulteriormente nel sistema pensionistico, rendendo più rigorosi i criteri di idoneità per le pensioni di anzianità e riportando l'età del ritiro delle donne nel settore privato rapidamente in linea con quella stabilita per il settore pubblico, così ottenendo dei risparmi già nel 2012. Inoltre, il Governo dovrebbe valutare una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando le regole per il turnover (il ricambio, ndr) e, se necessario, riducendo gli stipendi".
In pratica: riforma delle pensioni PEGGIORATIVA rispetto alle attuali forme, in particolare con l'innalzamento dell'età pensionabile SENZA TENER PRESENTE i lavori usuranti e la difficoltà di trovare lavoro (e quindi di versare contributi) prima di una età alquanto alta; stop al turnover nel pubblico impiego (quindi meno posti di lavoro), quindi meno insegnanti, meno dottori, meno infermieri, meno giudici, meno poliziotti, meno militari, meno impiegati, meno autisti, meno macchinisti, ecc...; riduzione degli stipendi per insegnanti, dottori, infermieri, giudici, poliziotti, militari, impiegati, autisti, macchinisti, ecc...
Che ne pensate di questa lettera? Ci vedete "sviluppo" o "progresso" in queste proposte?
Io no. Io ci vedo solo un Sistema (economico e finanziario, politico e militare) che vuole far pagare la crisi ai Popoli.
E questo Sistema non si può correggere: bisogna resettarlo.
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Eh eh, hai letto questo, in tema? http://arcadianet.blogspot.com/2011/10/repubblica-il-giornale-che-mangia-la.html
RispondiEliminaBell'articolo. Constato con piacere che le nostre analisi "antagoniste" sono alquanto convergenti.
RispondiEliminaOCTOPUS
molto bello e chiaro l'articolo!
RispondiEliminaR.