domenica 2 ottobre 2011

Per i fratelli napoletani di Milano






Quando sul 3 a 0 per il Napoli, senti i tifosi partenopei cantare a San Siro: "Siete ospiti... siete ospiti!".
Quando vedi uno stadio esplodere per ogni gol degli azzurri.
Quando vedi famiglie intere allo stadio fare 3 con la mano.
Quando vedi bambini che probabilmente parlano in milanese, avere la maglia azzurra addosso e piangere per la gioia.
Quando senti i tifosi cantare, con orgoglio che oserei dire nazionalista, "Voi non siete Napoletani".

Quando succedono queste cose, pensi ai tuoi fratelli napoletani che da anni, o decenni, sono emigrati a Milano e nel Nord, a farsi il culo per arricchire i settentrionali e sentirsi dire che sono italiani di serie b, ignoranti, rozzi, incivili, o semplicemente TERRONI.
Pensi a quanti se ne andranno a breve, costretti a cercar lavoro dove il lavoro c'è, dove le politiche filonordiste da 150 anni hanno portati soldi e infrastrutture, impoverendo il nostro splendido sud e la sua incredibile Capitale.
Napoli, una città che oggi chiamano Monnezzopoli.
Napoli, la città di Gomorra.
Ecco cosa è Napoli, per i media di Regime.

Lo sport, ed il calcio in particolare, può essere un canale di rivalsa sociale. E' sbagliato credere che sia l'unico: la rivalsa sociale, le rivendicazioni non possono passare solo tramite un pallone.
Il Popolo Napoletano, anche chi non tifa Napoli, dovrebbe gioire per la vittoria di ieri sera, contro l'Inter miliardaria e piagnona.
Perchè ieri non hanno vinto solo i tifosi del Napoli, ma tutti i Mapoletani del nord.
Un piccola, effimera, insufficiente vittoria.

Ma ce la godiamo tutta, vafamoc'!
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