giovedì 13 ottobre 2011

La scintilla della parola




Le parole non cambiano il mondo. Le poesie, le canzoni non fanno la rivoluzione.
Tutto vero. E sapete perchè? Perchè la rivoluzione è un incendio.
Rivoltarsi, anzi ribellarsi, significa dare fuoco all'esistente, distruggere per ricosatruire. Come quelle strutture che non possono essere sistemate, ma solo abbattute.

La ribellione è un incendio.
E un incendio, per essere efficace e potente, deve avere tre cose:
una scintilla, una miccia, la benzina.
La benzina già c'è: è la nostra vita, il nostro lavoro, il mondo che abitiamo, il cibo che mangiamo, l'acqua che beviamo, le guerre che combattiamo, i licenziamenti che subiamo, i contratti precari che firmiamo, i colloqui che sosteniamo, i turni che facciamo, la disoccupazione nostra e dei nostri cari, gli stipendi da fame, il tasso usuraio delle banche, le mafie.
La miccia si sta formando: giovani, anziani, precari, ricercatori, studenti, lavoratori in mobilità, insegnanti, infermieri, addirittura anche qualche imprenditore e qualche esponente delle forze dell'ordine.
E la scintilla? La scintilla manca. Potrebbe essere uno dei partiti di opposizione? Non mi pare proprio. Uno dei sindacati? Solo la CGIL, soprattutto nella sua componente "filo FIOM", potrebbe essere la scintilla, a patto di non spegnersi quando al governo ci sta il centrosinistra.
E allora, questa scintilla?
La parola è la scintilla. La parola indignata, la parola incazzata, la parola che non scende a compromessi, la parola politicamente scorretta, la parola offensiva, la parola violenta, la parola minacciosa, la parola spaventosa, la parola pietrificata, la parola molotoviata, la parola sampietrinata.
Ognuno usi la parola nell'ambito più congeniale: in un romanzo o in una canzone, in fabbrica o in ufficio, su un volantino o in un comizio. Non abbiate paura di usare parole dure, violente, terrificanti: il Sistema DEVE tremare. E fino a quando non tremerà per le azioni del Popolo, facciamolo tremare per le parole del Popolo.

Nulla esiste se non viene detto. Dite "rivolta" e rivolta sarà.

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