mercoledì 30 novembre 2011

Lapsus di un montiano d.o.c.



Bisogna andar veloci, caxxo!
L'Europa ce lo chiede! Non possiamo perdere altro tempo: dobbiamo salvare le banche...ops... i cittadini!
Abbiamo chiesto ed ottenuto un governo tecnico, perchè solo i tecnici ci possono salvare. E adesso perchè non ci facciamo salvare? Alziamo le braccia e facilitiamo loro il compito: non avranno difficoltà a metterci le mani in tasca... ehm... intorno al collo... eddai... intorno al torace e tirarci su, prima di farci affogare.
Perchè sia chiaro: se affoga l'Italia, affoga l'Europa. E se affoga l'Europa, siamo tutti nella merda. Mica come adesso, che con qualche lacrima e sangue...ahm...qualche sacrificio riusciamo a salvarci.
Basta lavorare fino a schiattare...ehm...fino a che ce la si fa, visto che l'aspettativa di vita è aumentata. Poi basta essere a vita precari...ops...flessibili, per poter lavorare meno, lavorare tutti e guadagnare tantissimissimo!
Dovete seminare oggi se volete che domani i nostri figlio... mmh... i vostri figli abbiano un futuro. Dobbiamo puntare sui giovani, sulla loro formazione, sull'inserimento nel mondo del lavoro. E' necessario un patto generazionale: i più vecchi devono lavorare di più così possiamo assumere più giovani. Mi pare chiaro come ragionamento, no? E' talmente ovvio.
Poi basta con questa precarietà: meglio essere assunti tutti a tempo indeterminato, però ti posso licenziare perchè sei comunista... ops... perchè c'è crisi.

Tutti hanno capito la gravità della situazione: pensate che sia il Pd, sia il Terzo Polo, sia il Pdl appoggiano il governo Monti. Non è una sconfitta della democrazia, anzi. E' IL TRIONFO della dittatura liberticida...ehm...della democrazia liberale!
Ce lo hanno insegnato alla Bocconi: non c'è libertà senza liberismo, non c'è liberismo senza libertà.
Libertà di licenziare... ehm... assumere.
Libertà di sfruttare... ops... di incentivare la permanenza al lavoro.
Quaranta anni di contributi? Sono troppo pochi, per avere la pensione!
Dico io: uno arriva ad avere un lavoro stabile intorno ai 30 -35 anni, aggiungiamo quarant'anni di contributi, si arriva a 70 - 75 anni.
E vi pare giusto che uno a SOLI SETTANTACINQUE ANNI vada in pensione? Poi ci lamentiamo delle baby pensioni, caxxo! Dopo quaranta anni di catena di montaggio a Pomigliano, devi andare in pensione? VERGOGNA! La classe operaia non è più quella di una volta.
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Mario Mon...icelli



Un anno fa moriva Monicelli.
"E sti cazzi?" avrebbe detto lui.

Un anno fa moriva Monicelli.
Lui era lui, e voi non siete un cazzo.
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All'asta la Fiat di Mussolini




La notizia è di qualche giorno fa, ma la mia riflessione è odierna.
Perchè questa notizia è sfiziosa, e come ogni cosa sfiziosa necessita di un pò di tempo per essere gustata totalmente.

Mi sono informato via telefonica: ho chiamato la casa d'aste perchè volevo sapere come partecipare all'asta per la fiat 2800 appartenuta a Benito Mussolini. Mi hanno messo in attesa, con una bella "Faccetta nera" in sottofondo.

Dopo circa 20 minuti d'attesa (un Ventennio d'attesa, diciamo...) mi risponde un signore distinto: "Buongiorno, sono Galeazzo... come posso esserle utile".
Io gli dico che sono interessato a partecipare all'asta per l'auto di Mussolini, e lui mi spiega tutto:

"L'asta si terrà a Milano, nei nostri uffici di Piazzale Loreto. L'auto è una Fiat 2800, come avrà visto nell'annuncio: è l'auto preferita di Mussolini, perchè - diceva il Duce - gli ricordava la sua Giovinezza. Sta abbastanza bene, sono pochi i lavori da fare".
Chiedo quali, e lui mi legge un elenco:
"Allora, i pochi aggiusti da fare sono:
- la convergenza, perchè tende a destra, estrema destra;
- il cambio dell'olio, perchè va solo ad olio di ricino;
- il semiasse Roma-Berlino;
- gli ammortizzatori, perchè un fosso le potrebbe spezzare le reni;
- l'impianto a gas, perchè quello installato è di tipo tedesco e va a Zyklon B".

Dopo questo elenco, ho preso appuntamento per l'asta. Son salito a Milano ed ho partecipato, ma ho perso. L'auto è stata vinta "da quell'uomo in fondo, col braccio teso".
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'A munnezza d''a gente




Apicella: "Berlusconi è napoletano dentro".
E' pieno di munnezza.

Apicella: "Berlusconi è napoletano dentro"
Vacilla l'alleanza con la Lega.

Apicella: "Berlusconi è napoletano dentro"
E camorrista fuori.

Apicella: "Berlusconi è napoletano dentro"
Solo che preferisce Sodoma a Gomorra.

Apicella: "Berlusconi è napoletano dentro"
E' un falso invalido

Apicella: "Berlusconi è napoletano dentro"
Infatti ricorda Mario Merola, 'o mammasantissima...

Apicella: "Berlusconi è napoletano dentro"
Speriamo che il Vesuvio non abbia sentito.

Apicella: "Berlusconi è napoletano dentro"
Adora i culi a mandolino.

Apicella: "Berlusconi è napoletano dentro"
Piersilvio è 'nu piezz 'e core...

Apicella: "Berlusconi è napoletano dentro"
L'avevo detto che dire a Obama che in Italia c'era una dittatura dei giudici comunisti fosse una sceneggiata!
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sabato 26 novembre 2011

La vignetta del Signore



Morto per malore il figlio di Forattini.
Era la caricatura del padre.

Morto per malore il figlio di Forattini.
E' sfumato in cielo.

Morto per malore il figlio di Forattini.
Un dolore che tempera.

Morto per malore il figlio di Forattini.
La sua cita aveva preso una brutta china.
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Bot di capodanno



Anche i calciatori acquisteranno Bot.
Spiegate a Balotelli che non si accendono in casa.
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Adama e il mare



(Sipario si apre. Uomo con leggìo. Sfondo nero, con filo spinato bianco. Occhio di bue sull'uomo. Musica in sottofondo: pianoforte)

Adama amava il mare. Le avevano detto che oltre il mare c'era il Paradiso. E lei passava le giornate a pensare di solcare quel mare, e di raggiungere il Paradiso. Viveva all'Inferno, con quattro figlioletti. Non aveva mai fatto nulla per meritarsi l'Inferno. Non aveva peccato, ucciso, rubato. Vi era semplicemente nata. In quel delizioso inferno che chiamiamo Africa.

Adama veniva da un girone particolare di quell'Inferno: il Senegal. Arrivò in Italia nel 2006, e ben presto capì di non essere in Paradiso, ma al massimo in Purgatorio. Entrò in contatto con un suo connazionale, che le trovò un lavoro e un appartamento a Forlì. E le fece una promessa: un permesso di soggiorno. Avrebbe rivisto i suoi figli, li avrebbe portati in questo Purgatorio, e magari insieme sarebbero partiti alla ricerca del Paradiso.
Adama amava il mare. E quando poteva, andava a vedere l'Adriatico. A volte ci andava col suo connazionale, che divenne anche il suo compagno.
Poi le cose peggiorarono. Adama veniva sistematicamente picchiata, violentata e derubata dal suo compagno, che era diventato il suo aguzzino. Lei minacciò di denunciarlo, ma lui le ripeteva che non poteva farlo: era una clandestina, l'avrebbero espulsa.

Adama amava il mare, ma lo vedeva sempre di rado. Eppure viveva in Italia, che è bagnata per tre quarti dal mare. Adama lavorava e veniva sfruttata, umiliata, offesa. Un giorno decise di averne abbastanza. Entrò in commissariato e disse: "Buongiorno, mi chiamo Amanda, vengo dal Senegal, e amo il mare". Raccontò tutto, ma quando le chiesero i documenti, rispose che non li aveva. Era clandestina.
Per la legge italiana lei non era una donna violentata, picchiata, derubata, umiliata, offesa, depredata, sfruttata. Era clandestina. Gli aggettivi fanno la differenza.

(Stop musica)

Adama ama ancora il mare, ma dal CIE dove è rinchiusa non lo vede. Prova ad immaginarlo, a sentirlo, a odorarlo. Ma è difficile, tremendamente difficile. Nel Purgatorio italiano non ha trovato il Paradiso, ma l'Inferno.
A lei non avevano mai detto che il mare divide due inferni.

(Buio. Sipario si chiude)
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BR...ividi dalemiani



Secondo D'alema coloro che usarono per prime il termine "casta" furono le Brigate Rosse.
E non fu una sparata delle loro.

Secondo D'Alema il termine "Casta" fu introdotto dalla sigla BR.
BRRR. Brancamenta.

Secondo D'Alema il termine "Casta" fu introdotto dalla sigla BR.
Nella loro autobiografia.

Secondo D'Alema il termine "Casta" fu introdotto dalla sigla BR.
Sotto suggerimento dei servizi segreti.
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Parole sante



Berlusconi: "meno male che non sono piu' premier".
Adesso mi legge anche nel pensiero.

Berlusconi: "meno male che non sono piu' premier".
Ditelo a Renzi.

Berlusconi: "meno male che non sono piu' premier".
Però mi tengo il lettone di Putin.

Berlusconi: "meno male che non sono piu' premier".
Però sei ancora Berlusconi.
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venerdì 25 novembre 2011

Scatface



La moglie di Gasparri: Sposato perché somiglia ad Al Pacino.
Doppiato da Neri Marcorè.

La moglie di Gasparri: Sposato perché somiglia ad Al Pacino.
Scent of a Fascist.

La moglie di Gasparri: "L'ho sposato perché somiglia ad Al Pacino".
Almeno la moglie di La Russa è stata sincera: "L'ho sposato perchè somiglia a Rasputin".

La moglie di Gasparri: "L'ho sposato perché somiglia ad Al Pacino".
Non sapevo che Al Pacino fosse strabico.

La moglie di Gasparri: "L'ho sposato perché somiglia ad Al Pacino".
No, signora: quello di Rain Man è Dustin Hoffman.
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Bossi dixit (o sbiascixit)



"Il Governo fa schifo, mi sembra un Governo di improvvisati", ha detto Bossi riferendosi al Governo della Padania.

Bossi: "Il nuofo gofefno fa schifo"

«Il nuovo governo fa schifo, sono degli improvvisati», ha detto il Padre del Trota.
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ViolentamilANO



Coppia gay aggredita nel centro di Milano salvata da un ragazzo di colore.
Che era DIETRO di loro.

Coppia gay aggredita nel centro di Milano.
Avevano detto di amare il pesce e di odiare il Trota.

Coppia gay aggredita nel centro di Mil'Ano.
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Fiat Dux



All'asta la Fiat 2800 appartenuta a Benito Mussolini.
Bisogna rifare solo la convergenza: tende un pò a destra.

All'asta la Fiat 2800 appartenuta a Benito Mussolini.
Sarà battuta a Piazzale Loreto.

All'asta la Fiat 2800 appartenuta a Benito Mussolini.
L'auto della sua Giovinezza.
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European Monti Tour



Il Presidente del Consiglio Monti ha fatto davvero un gran bel tour europeo. Portando in giro il meglio dell'italianità: la comicità. Dopo anni di vertici europei in cui Berlusconi deliziava i presenti con barzellette di dubbio gusto, cucù ai capi di stato e saluti ad alta voce (mister obamaaa!), i partner europei si aspettavano dal flemmatico e grigio Monti una rappresentazione più seria, ma più noiosa, del Belpaese.
E invece il bocconian selvaggio ha stupito tutti, raccontando una serie di baggianate clamorose degne del miglior (o peggior) Berlusconi! Non sappiamo cosa Monti abbia detto a Merkozy, ma visto che il presidente francese e la cancelliera tedesca hanno definito "impressionanti" le riforme strutturali proposte dal premier italiano, c'è da credere che Monti le abbia sparate davvero grosse!
Probabilmente avrà cominciato col dire che nel 2013 l'Italia raggiungerà il pareggio di bilancio "in modo sostenibile". La Merkel e Sarkozy si saranno guardati negli occhi e avranno trattenuto a fatica una risata, lasciando contorcere le loro facce senza lasciar trasparire l'ilarità.
Monti avrà annunciato anche che "L'Italia farà riforme strutturali, ma con equità", ed avrà fatto i seguenti esempi di equità: lacrime e sangue da subito per i cittadini, mentre la Casta taglierà i propri vitalizi solo dalla prossima legislatura; ripristino dell'ici sulla prima casa (che pagherebbero tutti) e probabile nuovo aumento dell'iva (che pagherebbero tutti), mentre non si parla di patrimoniale (che pagherebbero solo i ricchi); innalzamento dell'età pensionabile per tutti i lavoratori, dai colletti bianchi agli operai. Tutto questo entro un anno.
Pare che la Merkel abbia cominciato a sganasciarsi dalle risate, mentre Sarkozy avrebbe chiesto un bicchiere d'acqua perchè stava per strozzarsi. "Equità? E questa sarebbe equità?", avrebbe domandato la grassona teutonica, mentre Sarkozy le ricordava "quanto sono divertenti questi italiani, vero? Io ne ho sposato una!". Anche Monti avrebbe cominciato a ridere, in tipico stile varesino: senza mostrare i denti. Per poi aggiungere: licenziamenti più facili ("maggiore flessibilità in uscita") e fine della contrattazione nazionale ("privilegiare la contrattazione di secondo livello").
Voci di corridoio affermano che, dopo queste altre due promesse, la Merkel sia caduta per terra ed abbia iniziato a rotolarsi, mentre Sarkozy abbia cominciato a urlare "Vive Marchionnì, vive la egalitè".
L'incontro tra i tre è finito con pacche sulle spalle e rivisitazioni storiche di alto livello: Italia - Germania 4 a 3 e la capata di Zidane a Materazzi.

L'agenda di lavoro di Monti, l'European Monti Tour, prevede anche l'incontro con Olli Rehn, commissario europeo agli Affari economici e finanziari, con cui il premier discuterà il merito dei provvedimenti anticrisi che il governo italiano si appresta a presentare in Parlamento e su cui dovrebbe essere scontata l'opinione favorevole dell'Unione Europea. Siamo certi che il Professor Monti saprà far ridere anche lui.
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giovedì 24 novembre 2011

Twittatemi, se vi va



Nilin è su twitter: @antoniolucignan

Anche lì sparerò il mio sogghigno magico... "A Mandrà, annamo che sennò ce pijano pure pe' froci!"

mercoledì 23 novembre 2011

Onestà padana



Imprenditore bergamasco smascherato dalla Finanza.
Non pagava le tasse da 20 anni.
E' affetto da Sindrome di Scajola: guadagnava a sua insaputa.

La Padania: "Era un terrone emigrato a Bergamo"
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Chiove



Alluvione: quattro morti in Sicilia. Ma nessuno ha visto niente.

Emergenza anche in Calabria: la pioggia ha addolcito la 'nduja!
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martedì 22 novembre 2011

Vulcano Del Piero



Del Piero: "ho il fuoco dentro".
Thuram e Sissoko: "Anche la moglie ha il fuoco dentro".

Del Piero: "ho il fuoco dentro".
Nonostante le acque della salute.

Del Piero: "ho il fuoco dentro".
Succede quando ti bombardi di steroidi.

Del Piero: "giocherò fino a 42 anni...".
Ecco le conseguenze dell'innalzamento dell'età pensionabile!

Del Piero: "ho il fuoco dentro".
Lapo Elkaan: "ho lo scolo".
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Carfagna elettorale



Carfagna: "Resterei in politica, ma non dipende solo da me".
Ha aggiunto: "La mia bocca è d'accordo, il mio culo no!".

Carfagna: "Resterei in politica, ma non dipende solo da me".
Dipende anche dai nuovi palinsesti Mediaset.

Carfagna: "Resterei in politica, ma non dipende solo da me".
Tranquilla: Silvio è d'accordo.
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lunedì 21 novembre 2011

Fantantonio



Cassano a Milanello: "Per me è il primo giorno di scuola".
Che dolce. Mi SPEZZA il cuore questa tenerezza.
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Fiat voluntas Fiat



Marchionne: "Dal 2012 Fiat disdice tutti gli accordi sindacali".
In accordo con la CISL.

FIAT disdice tutti gli accordi sindacali per l'Italia dal 2012.
Avevano ragione i Maya: sarà la fine del mondo.
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Pippa nel tunnel



Pippa Middleton contro i paparazzi: "Mi seguono come Diana!".
Per forza... sei uno SCHIANTO!
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Silvio da Vinci



Sgarbi: "La Gioconda mi ricorda Nicole Minetti".
Vista da dietro o vista da sopra?

Sgarbi: "La Gioconda mi ricorda Nicole Minetti".
Ha confuso la Monna Lisa con la Mona in Leasing.

Sgarbi: "La Gioconda mi ricorda Nicole Minetti".
Ma la Gioconda non aveva la bocca chiusa?

Sgarbi: "La Gioconda mi ricorda Nicole Minetti".
E sullo sfondo potete vedere l'Olgettina.
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domenica 20 novembre 2011

La Politica in ginocchio



Sara Tommasi: "Voglio scendere in politica".
Un altro Bocchino nella politica italiana.

Sara Tommasi: "Voglio scendere in politica".
Un esempio di politica in ginocchio.

"Voglio scendere in politica", disse il perizoma di Sara Tommasi.
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Amore e rispetto



Il Papa in Africa: “I malati di Aids meritano il nostro rispetto e il nostro amore”.
Come i bambini che frequentano le parrocchie. Capito?
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Uranio, questo sconosciuto



Una ricerca dell'Università dell' Ulster rivela: “Gli americani a Falluja hanno usato armi vietate e sconosciute”.
Sono gli unici a non sapere che l'uranio può essere impoverito o arricchito.
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L'epopea berlusconiana






1994 - 2011.
17 anni.
Berlusconi non ce l'ha fatta ad aspettare che la sua epopea politica diventasse maggiorenne.
Come sempre.
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Onorevolissimo Crosetto



SATIRA NILINIANA
Ho visto l'onorevole Crosetto (PdL): è enorme. Ora ho capito perchè gli avversari politici, che di solito gridano "Venduto! Venduto!", nei suoi confronti gridano "Prestato! Prestato!".

giovedì 17 novembre 2011

Profumo di Passera

LA SATIRA POLITICA DI NILIN:

Si sente Profumo di Passera in questo governo.
Attenzione, non fraintendeteci: non ci riferiamo certo a quelle intelligentissime, preparatisse e capacissime donne (tre cessi da paura!) che sono entrate nella nuova compagine governativa.
Parliamo del Ministro Profumo alla Istruzione e di Passera allo sviluppo. Tutto giusto: la scuola italiana, dopo la cura Gelmini, puzza di fame; Profumo è perfetto (omen nomen!). Per quanto concerne lo sviluppo, in Italia è notorio che nulla tira più di una vagonata di Passera. Berlusconi ce lo ha insegnato.

Questo governo merita una chance. Prima di dire che il Governo Berlusconi è stato il peggiore della storia repubblicana, bisogna davvero provarle tutte. Se persino il Governo Monti riesce ad essere migliori, Berlusconi dovrebbe suicidarsi. A testa in giù. A Piazzale Loreto.

Viva l'Italia, si dirà. E la Lega riapre il parlamento della Padania. Che è in carica dal 1997, ultime elezioni padane: la legislatura più lunga della storia! Minchia come sono attaccati alla poltrona, i deputati padani.
Pare che Bossi voglia nuove elezioni padane a breve. "Pare", perchè è difficile comprendere ciò che dice Bossi. Maroni è d'accordo, ma i maroniani sono contrari. Maroni dice che non esistono maroniani, è solo una diceria per spaccare la Lega. Infatti i cartelli con la scritta MARONI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO li ha realizzati Il Fatto Quotidiano.

Che burloni, questi leghisti! Dopo aver votate tutte le porcate dei governi Berlusconi, dicono di non sostenere Monti. E' un banchiere esponente dei poteri forti. I leghisti si erano così bene abituati ad un imprenditore dei poteri loschi!
La Massoneria è felice per l'elezione di Monti. Con le dimissioni di Berlusconi, avevano paura di perdere qualche centimetro di potere. Tutto risolto. Tra fratelli in muratura ci si da' una mano... di stucco.

Di stucco è rimasta la Santanchè, quando ha scoperto che nel Governo Monti c'è anche l'Uomo Invisibile con un pene mastodontico, come dimostra questa foto:


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I vagoni affollati: scene da far west a Roma Est



No, non parliamo dei tristi vagoni della vergogna stracolmi di ebrei che venivano spediti nei lager nazisti.
Parliamo di un'altra vergogna, meno grave forse, ma più attuale: i treni dei pendolari.
Parliamo di Roma, ma sappiamo bene che questo problema riguarda un pò tutta Italia.
Roma ha visto, negli ultimi anni, uno sviluppo edilizio intensivo della periferia orientale: palazzi e centri commerciali sono spuntati come funghi, mentre i servizi (scarsi) sono totalmente insufficienti per una utenza così vasta.
Roma Est non è servita dalle linee Metro, ma ha solo una linea ferroviaria (la FR2) che arriva fino a Roma Tiburtina.
Due giorni fa, dopo che una corsa era saltata (per motivi sconosciuti), il treno successivo è stato preso letteralmente d'assalto dalla folla: le immagini di persone che salivano sul treno attraverso i finestrini (!!!) facevano inferocire e rabbrividire.
Ieri, all'arrivo del treno con ben tre vagoni chiusi per malfunzionamento, è scattata la protesta: i cittadini hanno occupato i binari per circa un'ora per protestare contro le indegne condizioni di trasporto e di vita cui sono soggetti i pendolari di Roma Est.
"Il treno dei deportati", come è stato tristemente soprannominato, genera quotidianamente scene da far west, di tutti contro tutti pur di accaparrarsi un posto per raggiungere il lavoro.
E pensare che erano in cantiere lavori per aumentare il numero di corse al giorno, oltre alla stazione di Ponte di Nona che è pronta ma che, stranamente, rimane chiusa.
L'assessore ai trasporti di Roma, ovviamente, non risponde al telefono nè alle mail.
Che dobbiamo fare?
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mercoledì 16 novembre 2011

Piu' che fiducia, merita una chance



Ci scuserete, ma non vogliamo perdere tempo a commentare, nome per nome, i componenti scelti per governare l'Italia in questo momento di crisi.
Ci basta, al momento, notare che sono tutti tecnici: sostenere un governo politico, magari con esponenti della destra, del centrosinistra e del Terzo Polo, sarebbe stato un errore politico ed un orrore democratico. I governi politici li devono scegliere i cittadini tramite libere elezioni.
Non possiamo certo essere lieti di vedere bocconiani di ferro insieme a rappresentanti degli stessi poteri forti che hanno causato questa crisi, ma lo andiamo dicendo da tempo: questo governo rischia di fare quelle politiche liberiste estreme che neanche il governo Berlusconi è stato capace di realizzare.
Ciò detto, dobbiamo dare a questo governo una chance. Chiuso il quasi-ventennio berlusconiano, bisogna ripartire. Imboccare una strada. Per questo condividiamo la posizione dell'Italia dei Valori: disponibilità a far nascere, tramite la fiducia, il governo Monti, ma occhi vigili su ogni singolo provvedimento. Nessuna maggioranza politica "senza se e senza ma", come apertamente annunciato dal Terzo Polo e sommessamente affermato dal Pd e dal PdL.
Se questo governo farà la patrimoniale, è giusto dargli sostegno.
Se questo governo farà riforme anticasta, è sacrosanto dargli i voti in Parlamento.
Se continuerà a far pagare la crisi a coloro che la stanno già pagando (lavoratori, precari, disoccupati, pensionati, e anche le piccole imprese), questo governo deve andare a casa.
E si corra alle elezioni.
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martedì 15 novembre 2011

La mannaia bocconiana


Il governo di salute pubblica capeggiato da Mario Monti farà tutto ciò che il governo Berlusconi non è stato capace di fare. Nel bene e, soprattutto, nel male. Le consultazioni del premier in pectore cominciano a delineare il programma politico del futuro governo. "Non ho mai parlato di lacrime e sangue, ma ho parlato di sacrifici", ha spiegato il presidente della Bocconi. Il Monti Style è questo: parole moderate ad indicare azioni radicali. Che, ovviamente, vanno nella direzione indicata dal Sistema di dittatura bancaria, il quale è solito insegnare queste "proposte economiche" nelle scuole dove si alleva la futura classe dirigente del Sistema (come la Bocconi).
Non è un caso, quindi, che il totoministri riguardi parecchi bocconiani. E non è un caso che gli spifferi di Palazzo Giustiniani, ove hanno sede gli uffici del Professor Monti, parlano di mannaia bocconiana.
Vediamo di cosa parliamo:
- Sostanziosa revisione al rialzo delle rendite catastali degli immobili (escludendo quelli necessari alle imprese) e la reintroduzione dell’Ici sulla prima casa;
- Anticipo di “quota 100” (65 anni + 35 di contributi) al 2013, escluso chi ha quattro decenni di versamenti, oppure età minima 62 anni e poi incentivi per chi resta al lavoro e disincentivi per chi lascia;
- Una nuova manovra da 25-30 miliardi, dato che la crescita sarà più bassa di quella prevista;
- Comuni e Regioni dovranno vendere (cioè privatizzare) molte aziende municipalizzate e il demanio pubblico (caserme, scuole, ospedali in disuso, ecc...).
Per fare queste cose, a cui probabilmente andranno aggiunte una nuova legge elettorale e qualche provvedimento anticasta, mentre non si parla di patrimoniale perchè il Pdl non la vuole, Monti chiede che non sia posto un termine prestabilito al suo governo, che quindi potrebbe durare fino al termine naturale della legislatura (primavera 2013).
Domanda: se Berlusconi avesse avuto in cantiere queste riforme, cosa avremmo fatto? Scioperi generali e manifestazioni di massa, o avremmo mostrato "disponibilità" al governo?

La posizione più lucida è quella dell'Idv: nessuna fiducia senza se e senza ma. Verranno valutati i singoli provvedimenti, e bisogna anche vedere quale sarà la squadra di governo.
Soprattutto, bisogna capire se questi spifferi diverranno realtà.
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Iniziative contro la discarica di Corcolle






Il progetto di realizzazione di una discarica a Corcolle - San Vittorino, nell'estrema periferia orientale del comune di Roma, continua a scontentare tutti. Inevitabile, visto che la giunta Polverini, in combutta con la giunta Alemanno, pare voler perseguire questo obiettivo nonostante vi siano stati pareri contrari di scenziati, esperti della gestione e dello smaltimento dei rifiuti, e della cittadinanza.
Questa enorme discarica dovrebbe essere costruita al confine con Villa Adriana, territorio del Comune di Tivoli. Poche centinaia di metri separerebbero la discarica dalla domus imperiale voluta dall'imperatore Adriano, come spiega il sindaco di Tivoli, Sandro Gallotti:
"Il sito di Villa Adriana è tutelato dalla Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità, un documento adottato nel 1972 dalla Conferenza generale dell'Unesco, dove viene specificato che "Sia pure in pieno rispetto della sovranità degli stati nei cui territori il patrimonio culturale e naturale […] sia situato, e senza pregiudicare i diritti di proprietà forniti dalla legislazione nazionale, gli Stati Parte di questa Convenzione riconoscono che tale patrimonio costituisce un patrimonio mondiale per la cui protezione tutta la comunità internazionale ha il dovere di cooperare".
E' il momento di rendere concreto l'impegno che gli Stati di tutto il mondo hanno preso esattamente 29 anni fa (la Convenzione è stata adottata il 16 novembre 1972, ndr) a tutela dei siti considerati Patrimonio mondiale culturale e naturale".“

Questa battaglia si inserisce nel complesso delle lotte dei cittadini dei territori interessati dall'infausto progetto della discarica. Dopo le due manifestazioni passate, il prossimo week end scenderà in campo lo sport contro la discarica: la Polisportiva Castelverde ha organizzato, per sabato 19 alle 14.00 con ritrovo alle 14 presso il piazzale dell'ex ristorante I Cacciatori, in via Tivolese 1, un'escursione a piedi risalendo uno dei corsi d'acqua presenti nella Valle della Nuova discarica fino a Ponte Lupo con un giro che si dovrebbe concludere intorno alle 17; domenica 20 alle 9.00, invece, vi sarà un giro in mountain bike pedalando nelle valli circostanti la nuova discarica alla scoperta dei ponti e degli acquedotti romani.
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lunedì 14 novembre 2011

No alla discarica di Corcolle



Comincia oggi una rassegna stampa di tutto ciò che riguarda l'infausto progetto della Regione Lazio e del Comune di Roma di realizzare una discarica a Corcolle-San Vittorino.
La annunciata prossima chiusura della discarica di Malagrotta costringerà Roma a sversare rifiuti in altre discariche, definite temporanee (3 anni) come temporanea doveva essere Malagrotta, che invece esiste da un trentennio!

"Pensare globale, agire locale" significa contrastare il Sistema partendo dai territori, e dato che io vivo proprio nel territorio interessato da questa discarica, cominciamo oggi il nostro lavoro di informazione e denuncia.
Per la verità, già a luglio sulle pagine di questo blog abbiamo messo in evidenza la delibera della Regione Lazio che individuava a Corcolle il sito ove costruire una discarica.
Da allora alcune cose si sono mosse, a partire dalla nascita di un movimento spontaneo di cittadine e cittadini che vuole contrastare duramente il progetto della costruzione della discarica nell'Ottavo municipio.
Un municipio che è ancora parecchio deficitario sul versante dei trasporti e dei servizi pubblici; un municipio che è stato trasformato dall'ingente intervento edilizio che, in pochi anni, ha visto nascere nel versante orientale di Roma veri e proprio quartieri, come Ponte di Nona.
E cosa diamo a questi cittadini, che già subiscono un traffico devastante, l'assenza di strutture sanitarie e scolastiche capaci di soddisfare i bisogni della cittadinanza, e la carenza di trasporto pubblico? Una bella discarica!

Come abbiamo più volte detto (http://antoniolucignano.blogspot.com/2011/08/esiste-lalternativa-alle-discariche.html ) esiste l'alternativa alle discariche. La rete Rifiuti Zero (http://www.zerowastelazio.it/ ), che si è costituita anche nel Lazio, dimostra in maniera inequivocabile come sia possibile una via d'uscita alle logiche delle discariche.
Diciamo la verità: la Polverini, Alemanno e i loro amichetti NON HANNO LA MINIMA INTENZIONE di risolvere il problema dei rifiuti in maniera alternativa. Si nascondono dietro la parola d'ordine: non abbiamo più tempo, dobbiamo intervenire con emergenza. La stessa, identica logica emergenziale con cui Bertolaso ha potuto gestire il territorio italiano per conto del governo Berlusconi. Ciò è falso, e chi lo dice è bugiardo e in malafede.
Roma ha una raccolta differenziata parecchio sotto la soglia del 30%: significa che in discarica andrebbero sversate schifezze di ogni risma, con conseguenze pericolose per i cittadini e per l'ambiente. La differenziata porta a porta non c'è, e TUTTI gli indicatori dimostrano che una differenziata porta a porta migliora la qualità del servizio di smaltimento rifiuti.

Insieme ai cittadini in lotta, questo blog vuole vigilare, informare, denunciare e soprattutto contrastare i progetti antipopolari e nocivi della giunta Polverini, in combutta con la giunta Alemanno.
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Caduto il dittatore, la dittatura resiste



E' caduto il dittatore, ma la dittatura resiste.
La dittatura del Sistema, dei mercati, del capitalismo, del liberalismo antidemocratico.
Berlusconi si è dimesso: alleluja.
Ora tocca ai bocconiani:. Ciò non mi rende affatto più tranquillo.
Fare peggio di Berlusconi è difficile, ma non impossibile.

Consapevole del fatto che questo nuovo governo godrà del sostegno incondizionato di Pd, Pdl e Terzo Polo, posso solo sperare negli scettici dell'IDV, che hanno annunciato di sostenere SOLO un governo tecnico e di votare o non votare i singoli provvedimenti. I leghisti non li considero nemmeno: in questi anni hanno proposto e votato di tutto, ed ora fanno i verginelli che difendono il Popolo. Io non ci credo.

Faranno la patrimoniale? Giusto, perchè colpisci chi ha di più.
Rimetteranno l'Ici anche sulla prima casa? Sbagliato, perchè colpisci tutti coloro che hanno una casa, cioè l'80 % degli italiani.
Revisione delle pensioni e del mercato del lavoro? Sbagliato, perchè pensionati e lavoratori hanno già pagato tanto. Ora tocca ad altre categorie fare sacrifici.
Liberalizzazioni? In teoria sono una cosa buona, in pratica rischiano di essere de facto privatizzazioni.

E la legge elettorale? E la revisione del sistema bancario? E l'usura legalizzata di Equitalia? E la legge su conflitto di interessi? Perchè queste cose non sono nell'agenda di Monti?
Semplice: alla Bocconi non insegnano queste cose.
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venerdì 11 novembre 2011

Week end puteolano

Vado a Pozzuoli per il week end.

Quando ci rivedremo, probabilmente non ci sarà più il governo Berlusconi (ottima notizia) ma ci sarà il governo dell'ultraliberista Monti (pessima notizia).

A lunedì.

Gabbo presente



giovedì 10 novembre 2011

Tutti d'accordo su Monti, l'Ultraliberista bocconiano






Non ho nulla contro ciò che Mario Monti è: uno stimato professore di economia, forgiato in una delle più prestigiose scuole del liberismo europeo (la Bocconi).
Ho tutto contro ciò che Mario Monti rappresenta: il capitalismo, il liberismo spinto, l'europeismo mercatista.
Ancora una volta è confermata la teoria: quando il Sistema si accorge che qualche suo strumento (Berlusconi) non è più utile, lo deve sostituire. E con chi? Con un governo che segni, formalmente, una discontinuità col precedente, ma che nei fatti realizzi esattamente ciò che il precedente non è riuscito a fare:
- licenziamenti più facili;
- revisione della contrattazione collettiva;
- innalzamento dell'età pensionabile;
- tagli allo stato sociale;
- privatizzazioni e liberalizzazioni.

Il problema, però, è che il Governo Monti non riuscirà a fare TUTTE queste cose. Avrà poco tempo, e dovrà fare solo le cose più urgenti. Dovrà, in sintesi, risolvere l'emergenza e preparare il terreno per misure antipopolari più incisive.

Secondo voi, Monti cosa ne pensa della lettera della BCE


Semplicissimo: la condivide in toto. Come se l'avesse scritta lui, o un suo discepolo come Mario Draghi.
Il Governo Monti deve essere per il Sistema ciò che fu il Governo Dini, che fece una riforma delle pensioni devastante oltre a preparare il terreno per la vittoria del centrosinistra, la cui missione fu entrare in Europa (in questa Europa, schifossissima Europa). E per entrare in questa Europa aumentarono il prelievo fiscale, misero in campo il Pacchetto Treu (detto anche Il Principio del Male) che sancì l'entrata della precarietà nelle vite di tutti, costruirono i lager moderni chiamati Centri di Permanenza Temporanea, e infine bombardarono la Serbia perchè il Sistema lo impose.

Monti avrà meno mesi di Dini, quindi potrà fare un numero di danni numericamente inferiore. Ma la profondità di questi danni potrebbe essere ben peggiore.

Questa crisi è stata CAUSATA dal liberismo e dal mercatismo: non sarà certo un ultraliberista come Monti a invertire la rotta!
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mercoledì 9 novembre 2011

Un volantino in strada


La strada è sporca. Bagnata da una pioggia acida. I miei anfibi ci affogano dentro, ma resistono. Non cedono.
Sui muri della città si vedono i segni delle esplosioni. Dei saccheggi. Della rabbia sociale. L'intonaco sbriciolato dipinge una città morta. Che forse resusciterà. Forse.
I manifesti inneggiano alla rivolta. I volantini tappezzano la strada come sampietrini di carta.
Leggo con gli occhi rossi dei gas lacrimogeni uno slogan:
Disobbediamo Agli Obbedienti.
Politica Contro Politicanti.

Mi guardo le mani. Sono sporche di sangue e terra. L'origine del mondo: sangue e terra.
Nelle mani stringo un fucile. L'ho preso ad un ribelle morto. Non ho mai sparato. Imparerò.

Comincia la disobbedienza. La Negazione.
Che sia rinascita o apocalisse.
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Prima vi massacro, poi mi dimetto.




Silvio Berlusconi, alias Il Peggior Primo Ministro nella storia repubblicana d'Italia, ha annunciato le sue dimissioni dopo l'approvazione del DDL Stabilità, cioè il pacchetto di manovre che devono rispondere ai diktat europei.
Le dimissioni si danno, non si annunciano. Specie quando è palese che ad oggi non c'è più una maggioranza in Parlamento e che solo il soccorso di qualche altro transfugo (penso ai Radicali) potrebbe consentire a questo governo di sopravvivere.
Il problema, però, è un altro: più giorni campa questo governo, più problemi ci sono per gli italiani. E non parlo solo di spread ed altre amenità economiciste: parlo di un Paese fermo, paralizzato, in cui tutti hanno paura di tutti, in cui non c'è fiducia nella politica, nella magistratura, nelle forze dell'ordine, nei datori di lavoro e nei lavoratori.
Berlusconi ha rotto il Paese. Lo ha spaccato in due: o con me o contro di me. E chi si trova contro di lui è un traditore dell'Italia, nonchè comunista, nonchè sovversivo, nonchè golpista.

Le dimissioni di questo losco figuro, però, non saranno una liberazione. Esse infatti, se vi saranno, seguiranno l'approvazione del DDL Stabilità. E cosa prevede, questo testo di legge? Al momento c'è solo una bozza, perchè il Governo e la (fu) maggioranza che lo sostiene ancora non lo hanno scritto:
- Ci sarà un taglio di mille impiegati amministrativi a partire dall’anno scolastico 2012-2013.
- Tagli per 60 milioni di euro a Carabinieri e Polizia nei prossimi due anni. Alla faccia della tanto decantata "sicurezza innanzitutto".
- Tassa sui concorsi: arriva un contributo tra i 10 e i 15 euro come “diritto di segreteria” per partecipare a determinati concorsi pubblici.
- Stretta alle spese di funzionamento dell’Inps, dell’Inpdap e dell’Inail per il 2012 e gli anni successivi.
- Mobilità per i dipendenti statali.
- Vendita di immobili del patrimonio pubblico (leggi in particolare alla voce Difesa)
- Binari di privatizzazione volontaria delle partecipate degli enti locali
- Riforma e liberalizzazioni delle professioni.
Tutto questo condito da un regalino alla Lega Nord: "Al fine di consentire il completamento delle operazioni di protezione civile in atto, il Consiglio ha prorogato lo stato d'emergenza già deliberato per gli eventi atmosferici eccezionali che hanno colpito il territorio della Regione Veneto nell'ottobre dello scorso anno".

Come si può vedere, un massacro sociale: meno posti nelle scuole, meno soldi alla sicurezza, più tasse anche sui concorsi (quindi su chi cerca lavoro!), meno soldi per previdenza e assistenza, mobilità per i dipendenti pubblici, privatizzazioni (in barba al referendum appena votato!).
A ciò si aggiunga che ancora non sappiamo, ma il timore c'è, se verranno inserite norme come il famigerato articolo 8 (cioè la possibilità di licenziare senza giusta causa PER TUTTE LE AZIENDE, indipendentemente dal numero dei dipendenti), oppure se sarà varata l'ennesima revisione degli scaloni e delle finestre pensionistiche.

Prima ci massacra, e poi si dimette.
E noi, per attendere le sue dimissioni, dobbiamo subire tutto ciò? Non esiste proprio! Se la sedicente opposizione parlamentare, pur di levarsi dai coglioni Berlusconi, dovesse far passare queste norme, saranno corresponsabili del disastro e della macelleria sociale.

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martedì 8 novembre 2011

Elezioni vicine? L'Uomo della Strada se ne frega!


Non passa giorno, anzi ora, senza che qualche arguto giornalista o qualche loquace esponente politico non annunci le elezioni politiche prossime venture. La probabile caduta del Governo Berlusconi, cioè il peggior governo della storia repubblicana italiana, pone avanti a noi due strade: governo "tecnico" che obbedisca ai dettami antipopolari della BCE e distrugga definitivamente il mondo del lavoro, oltre a fare una legge elettorale decente; elezioni anticipate, con questa legge.

Parlando un pò con l'Uomo della Strada, mi rendo conto che le sue priorità sono ben altre: lavoro, stipendio, pensione, servizi sociali, ambiente. Mentre il PD si barcamena tra la ricerca di un alleanza che unisca l'ex comunista Vendola con l'ex fascista Fini, l'Uomo della Strada si barcamena tra contratti precari (altro che flessibili), stipendi che non crescono da 10 anni, la chimera di una pensione che non vedrà mai, l'assenza di posti negli asili nido per il figlio, la pessima situazione della sanità e della scuola, i rifiuti sotto casa e la discarica vicino casa, le catastrofi naturali che l'opera dell'uomo rende sempre più intense e frequenti.

L'Uomo della Strada non sa se andare a votare o meno. Probabilmente andrà, anche se adesso dice di no. Secoli di liberalismo sedicente democratico lo hanno convinto che le elezioni, anche se servono a poco, sono comunque un diritto che è meglio esercitare. E non fa niente che il suo voto rappresenti la legittimazione di questo o quel partito filosistema (in quanto i partiti antisistema non ci sono, o stupidamente non si presentano alle elezioni): c'è sempre un "meno peggio" da sostenere, turandosi il naso.

L'Uomo della Strada che conosco io vuole le mie stesse cose: vuole l'abolizione della Legge 30, lotta all'evasione fiscale, aumento delle tasse su rendite e patrimoni, nazionalizzazione di banche e aziende strategiche.

Esiste un partito che propone queste quattro cose?
Se si, ditecelo ed noi (l'Uomo della Strada e io) lo voteremo.
Altrimenti: astensione e lotta sociale.

Fatevele voi queste elezioni. Pappatevi i miei soldi tramite i contributi elettorali. Siete i miei nemici, e non da oggi.
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lunedì 7 novembre 2011

Chi disturba va soppresso




Interessante proposta del consigliere provinciale di Perugia, Giancarlo Carocci (esponente di Umbria tricolore, formazione nata dall'alleanza tra Fiamma Tricolore e Forza Nuova), che ha suggerito di legalizzare l'uccisione sistematica di cani e gatti che "danno fastidio". "Secondo me è meglio sopprimere un cane, in modo legale, con una puntura - ha detto - Ad esempio, quando una persona cambia casa e ha una casa più piccola, oppure se aumentano i figli e il cane magari gli dà fastidio. La bestia soffre e può anche fare i danni".

Tradotto in parole povere: chi da fastidio, va soppresso. Non soffre lui, e non fa soffrire noi. Meglio ucciderlo che abbandonarlo o rinchiuderlo.
Interessante teoria. Che immagino possa essere applicata a tutti gli abitanti del pianeta Terra, siano essi Umani o Animali.

Sei un vecchio rompicoglioni ed io precario devo pagarti la pensione? Una bella iniezione, e passa la paura.
Sei un pisciasotto che ha bisogno di una badante (extracomunitaria, ovviamente) che poi vuole rimanere in Italia? Muori.
E i ragazzi che la sera stanno nel pub sotto casa e bevono e fanno chiasso? Una pallottola per ognuno, e torniamo a dormire.

La democrazia liberale consente a persone che propugnano queste idee di essere eletti nelle istituzioni, invece di essere internati nei manicomi.
Avanti così. Sempre meglio.
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sabato 5 novembre 2011

La Terra ci manda messaggi



Non voglio assumere toni apocalittici, ma l'ennesima tragedia che si sta consumando in Liguria e Toscana dovrebbe far riflettere. A distanza di una settimana, un altro alluvione ha spazzato via strade, case, auto e soprattutto vite umane. E stavolta non possiamo nemmeno dire che l'evento fosse imprevedibile: era stato abbondantemente previsto, le televisioni non parlavano d'altro, i servizi meteo approfondivano il tema. Eppure ci ritroviamo a contare i morti, oltre ai danni materiali che sono sempre più ingenti. Un paradosso, questo: il progresso tecnologico e scientifico non solo non è riuscito a limitare i danni di questi disastri (naturali o meno), ma addirittura capita spesso che essi aumentino col passare degli anni. Come mai?

Beh, una prima risposta - forse, anzi sicuramente la più importante - ce la dà il nostro pianeta: la Terra ha visto aumentare, sia in intensità che in frequenza, il verificarsi di tali disastri. Eruzioni vulcaniche spaventose si alternano a terremoti devastanti o ad uragani che spazzano via tutto. Tutto. I vari record di intensità e di frequenza stanno cadendo uno alla volta. Gli tsunami si sviluppano con maggiore potenza e velocità. I terremoti lasciano intatte le costruzioni dei secoli scorsi, mentre fanno crollare quelle più recenti (il caso della casa dello studente di L'Aquila è emblematico).

Di chi è la colpa? Sicuramente dell'Uomo, che selvaggiamente ha costruito e costruisce il suo mondo strafregandosene altamente degli equilibri naturali. Sicuramente della sedicente Crescita, cioè di quel dogma sviluppista che vede il progresso solo in termini economici (rapporto deficit/pil) e non in termini sociali.
Economia e Comunità sono diventate, più che in passato, due acerrime nemiche: il bene dell'una è inversamente proporzionale al bene dell'altra.

Non possiamo andare avanti così. Di questo passo, l'Essere Umano rischia seriamente di fare la stessa fine dei Dinosauri: essere selezionato dalla Natura per l'estinsione. Con la particolarità che, stavolta, non subiremo una nuova era glaciale: la provocheremo noi.

La Terra ci manda messaggi inequivocabili: e' tempo di fermarsi.
Progresso e crescita non sono più sinonimi.
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Humanity


Contro questo mondo io combatto.

Un mondo popolato da una umanità incarcerata dai codici a barre.

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venerdì 4 novembre 2011

Accanimento terapeutico




Tenere in vita questo governo Berlusconi è indegno ed immorale. Accanirsi così tanto nei confronti del Governo, e soprattutto dei cittadini che da questa feccia sono governati, è una colpa che non si laverà via facilmente. Possono riciclarsi in altri partiti o partitini, possono nascondersi dietro il "golpe di palazzo" e i governi tecnici. La verità è che la sopravvivenza di questo governo è inversamente proporzionale alla sopravvivenza nostra.
Chi verrà dopo? Alcuni dicono il centrosinistra di Bersani, Di Pietro, Vendola, magari aperto a qualche terzopolista. Non lo so, e onestamente questa prospettiva non mi affascina per niente. Di certo, non voterò per il PD ed i suoi eventuali alleati.

Non voglio più scegliere la marca di vaselina con cui ce lo state mettendo nel culo.
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mercoledì 2 novembre 2011

Referendum greco





A volte capita che non si trovino parole migliori per esprimere un pensiero di quelle utilizzate da un ignoto autore di post su qualche forum di politica.
Ho trovato questa risposta, e la faccio mia pubblicandola, a chi chiede se è positiva o negativa la notizia di una consultazione referendaria in Grecia per approvare o meno le misure anticrisi imposte dal Sistema alla popolazione greca:

« Da una parte sono più che felice che il governo greco voglia indire una consultazione popolare per decidere sulle misure anti-crisi.
Dall'altra, però, sono estremamente dubbioso sulla reale intenzione democratica del suddetto governo. Cito un cittadino greco: dovevano chiedere il parere al popolo fin dall'inizio, e non semplicemente scaricare sulla gente la decisione di far fallire il paese o di ridurlo in povertà pur di eseguire ordini esterni.
Papandreou sa che se fa le riforme è politicamente (e spero non anche in altri sensi) morto, e se non le fa la Grecia viene mandata in fallimento da UE, BCE ed FMI. Dunque scarica sul Popolo la responsabilità di farlo, facendo finta di fargli un favore, dopo avergli impedito finora di esprimersi in merito. Altro non è, temo, che scaricabarile, un modo per potersi dichiarare estraneo agli eventi qualunque cosa succeda.

Ad ogni modo, qualunque cosa decidano o sia permesso loro di decidere, faccio i miei migliori e più siceri auguri ai Greci, e a tutti i popoli sottoposti al governo dell'Unione Europea. »

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Votare il meno peggio? Non esiste





Il pantano maleodorante della politica italiana si va allargando ad alta velocità e, secondo ogni probabilità, noi andremo a votare anticipatamente – non si sa su che cosa, non si sa neanche per chi – ma questo è quello che si delinea. Andremo a votare con la stessa legge elettorale che abbiamo adesso, il che significa un Parlamento se possibile ancora peggiore, ancora più imbelle, più inetto, più controllato, più mafioso. In ogni caso, quelli che verranno – se verranno, dopo l’attuale disastro – saranno degli ostaggi: ostaggi consenzienti dell’attuale sistema della finanza europea e mondiale; un altro tipo di balordi, perfino più pericolosi degli attuali.

L’altra sera, insieme ad altri disgraziati, mi è successo di sentire Rutelli parlare in televisione con un deputato Pdl e fare a gara con lui per decidere chi è più corrivo all’idea di aumentare l’età pensionabile, a tagliare i diritti dei lavoratori. Naturalmente, diceva Rutelli alzando il ditino: attenzione, perché se non risaniamo, se non paghiamo il debito, gli investitori istituzionali non compreranno più i nostri Bot, i nostri bond, e ci lasceranno col sedere per terra – non l’ha detto così perché è troppo educato. Bene, questi sono quelli che verranno “dopo”. E questi investitori così minacciosi, che non compreranno più i nostri Bot? Sono gli stessi con cui, la sera prima, questa gente sicuramente è andata a cena – pardon: sono gli stessi che hanno pagato la cena, e probabilmente hanno pagato molto di più della cena. Dunque, questi che arrivano sono peggiori degli attuali.

Che fare? Io vorrei subito mettere le mani avanti, nel caso questo sia lo scenario. E comunque, quale sia il cambiamento di governo non importa. Ci diranno che c’è un cambio? Non c’è nessun cambio. Dobbiamo sapere subito che dobbiamo battere la tentazione di scegliere il minore dei mali: qui non c’è nessun minore dei mali; sono tutti uguali, da questo punto di vista: fanno parte, tutti, della stessa banda che vuole strapparci i diritti che abbiamo conquistato nel corso del secolo Ventesimo – non ieri e l’altro ieri, perché già li avevamo perduti, questidiritti: adesso ce li vogliono portare via tutti.

Per chi dovremmo votare, per Vendola? Alle primarie, per portare Vendola dentro il Partito democratico, a condizionare il Pd? Scappa persin da ridere: non c’è niente che possa essere fatto, né da Vendola né da quelli come lui. Vendola è soltanto un ottimo amo, al quale possono abboccare soltanto gli allocchi. La questione è che Vendola andrà al governo – se ci va – insieme non solo a Bersani, ça va sans dire, ma ci andrà insieme a Casini, a Fini, a qualcuno del partito di Berlusconi che si riciclerà: questa sarà la nuova maggioranza. E possiamo figurarci che cosa può fare una maggioranza del genere.

Oppure: votare per Bersani? O per quelli come lui, che – per dirla con Travaglio, brillantemente – hanno già celebrato il passaggio dalla “falce e martello” alla “calce e trivello”. Fantastica definizione: il riferimento all’alta velocità è pregnante, qui, perché il “trivello” della val di Susa è quello che il partito di Fassino, di Chiamparino, deiPd-democratici del Piemonte ha scelto come cavallo di battaglia, come ultima trincea della loro marcia verso la depravazione del consumismo capitalista. Bisogna dire, quindi, che sono tutti – proprio tutti, senza eccezione alcuna – dei nemici: non si dovrà votare né gli uni né gli altri. Questa è la situazione di fatto, e non possiamoignorarla: non siamo all’attacco, siamo sulla difensiva. Ma allora, si dirà, che cosa possiamo fare?

Eppure, qualche cosa si può fare. Perché è giunto finalmente il momento di costruire una opposizione, una vera opposizione, capace di mettere in discussione questo stato delle cose. Un’alternativa. Qualcuno dirà: ma dove? Non c’è, certo che non c’è, in questo Parlamento e in questo panorama delle forze politiche, ma c’è – in potenza – nel paese. E non mi stancherò mai di ricordare che, a giugno di quest’anno, noi abbiamo avuto il 53% della popolazione italiana che, contro tutti i partiti, è andata a votare contro questo programma di governo: quello della maggioranza attuale e quello dell’attuale opposizione parlamentare.

Questa maggioranza c’è, in potenza; l’unico problema è che non conta perché non è strutturata, non è organizzata. Ed è esattamente quello che dobbiamo fare: sapendo che oggi sembra difficile, impossibile, ma domani non lo sarà, perché questa crisi ci si sta rovesciando addosso. E ogni idea di rimettere in sesto questo sistema significa condannarci ad arrenderci, di fronte all’offensiva di coloro che questo sistema hanno creato: ci faranno comunque andare in fallimento, guadagnandoci sopra un sacco di soldi etenendo tutto intero il potere. Noi dobbiamo, quindi – adesso – lavorare per unificare e costruire una vera opposizione politica, a partire dal rifiuto del debito.

Noi questo debito non lo pagheremo. Quali che siano gli sviluppi della situazione politica, questa dev’essere la bandiera di fondo, perché è l’unica che si pone come alternativa e come rottura di questo sistema. Chiunque pretenda di rattoppare una macchina che è andata in tilt, che si è rotta, significa semplicemente che vuole proseguire fino alla fine del disastro. Noi non vogliamo arrivarci. E quindi, questo è il punto: costruire un’opposizione contro tutta la casta politica – di destra e di sinistra, di centrodestra e di centrosinistra – e costruire una alternativa politica di opposizione.


Giulietto Chiesa

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