Non passa giorno, anzi ora, senza che qualche arguto giornalista o qualche loquace esponente politico non annunci le elezioni politiche prossime venture. La probabile caduta del Governo Berlusconi, cioè il peggior governo della storia repubblicana italiana, pone avanti a noi due strade: governo "tecnico" che obbedisca ai dettami antipopolari della BCE e distrugga definitivamente il mondo del lavoro, oltre a fare una legge elettorale decente; elezioni anticipate, con questa legge.
Parlando un pò con l'Uomo della Strada, mi rendo conto che le sue priorità sono ben altre: lavoro, stipendio, pensione, servizi sociali, ambiente. Mentre il PD si barcamena tra la ricerca di un alleanza che unisca l'ex comunista Vendola con l'ex fascista Fini, l'Uomo della Strada si barcamena tra contratti precari (altro che flessibili), stipendi che non crescono da 10 anni, la chimera di una pensione che non vedrà mai, l'assenza di posti negli asili nido per il figlio, la pessima situazione della sanità e della scuola, i rifiuti sotto casa e la discarica vicino casa, le catastrofi naturali che l'opera dell'uomo rende sempre più intense e frequenti.
L'Uomo della Strada non sa se andare a votare o meno. Probabilmente andrà, anche se adesso dice di no. Secoli di liberalismo sedicente democratico lo hanno convinto che le elezioni, anche se servono a poco, sono comunque un diritto che è meglio esercitare. E non fa niente che il suo voto rappresenti la legittimazione di questo o quel partito filosistema (in quanto i partiti antisistema non ci sono, o stupidamente non si presentano alle elezioni): c'è sempre un "meno peggio" da sostenere, turandosi il naso.
L'Uomo della Strada che conosco io vuole le mie stesse cose: vuole l'abolizione della Legge 30, lotta all'evasione fiscale, aumento delle tasse su rendite e patrimoni, nazionalizzazione di banche e aziende strategiche.
Esiste un partito che propone queste quattro cose?
Se si, ditecelo ed noi (l'Uomo della Strada e io) lo voteremo.
Altrimenti: astensione e lotta sociale.
Fatevele voi queste elezioni. Pappatevi i miei soldi tramite i contributi elettorali. Siete i miei nemici, e non da oggi.
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Parlando un pò con l'Uomo della Strada, mi rendo conto che le sue priorità sono ben altre: lavoro, stipendio, pensione, servizi sociali, ambiente. Mentre il PD si barcamena tra la ricerca di un alleanza che unisca l'ex comunista Vendola con l'ex fascista Fini, l'Uomo della Strada si barcamena tra contratti precari (altro che flessibili), stipendi che non crescono da 10 anni, la chimera di una pensione che non vedrà mai, l'assenza di posti negli asili nido per il figlio, la pessima situazione della sanità e della scuola, i rifiuti sotto casa e la discarica vicino casa, le catastrofi naturali che l'opera dell'uomo rende sempre più intense e frequenti.
L'Uomo della Strada non sa se andare a votare o meno. Probabilmente andrà, anche se adesso dice di no. Secoli di liberalismo sedicente democratico lo hanno convinto che le elezioni, anche se servono a poco, sono comunque un diritto che è meglio esercitare. E non fa niente che il suo voto rappresenti la legittimazione di questo o quel partito filosistema (in quanto i partiti antisistema non ci sono, o stupidamente non si presentano alle elezioni): c'è sempre un "meno peggio" da sostenere, turandosi il naso.
L'Uomo della Strada che conosco io vuole le mie stesse cose: vuole l'abolizione della Legge 30, lotta all'evasione fiscale, aumento delle tasse su rendite e patrimoni, nazionalizzazione di banche e aziende strategiche.
Esiste un partito che propone queste quattro cose?
Se si, ditecelo ed noi (l'Uomo della Strada e io) lo voteremo.
Altrimenti: astensione e lotta sociale.
Fatevele voi queste elezioni. Pappatevi i miei soldi tramite i contributi elettorali. Siete i miei nemici, e non da oggi.
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