giovedì 17 novembre 2011

I vagoni affollati: scene da far west a Roma Est



No, non parliamo dei tristi vagoni della vergogna stracolmi di ebrei che venivano spediti nei lager nazisti.
Parliamo di un'altra vergogna, meno grave forse, ma più attuale: i treni dei pendolari.
Parliamo di Roma, ma sappiamo bene che questo problema riguarda un pò tutta Italia.
Roma ha visto, negli ultimi anni, uno sviluppo edilizio intensivo della periferia orientale: palazzi e centri commerciali sono spuntati come funghi, mentre i servizi (scarsi) sono totalmente insufficienti per una utenza così vasta.
Roma Est non è servita dalle linee Metro, ma ha solo una linea ferroviaria (la FR2) che arriva fino a Roma Tiburtina.
Due giorni fa, dopo che una corsa era saltata (per motivi sconosciuti), il treno successivo è stato preso letteralmente d'assalto dalla folla: le immagini di persone che salivano sul treno attraverso i finestrini (!!!) facevano inferocire e rabbrividire.
Ieri, all'arrivo del treno con ben tre vagoni chiusi per malfunzionamento, è scattata la protesta: i cittadini hanno occupato i binari per circa un'ora per protestare contro le indegne condizioni di trasporto e di vita cui sono soggetti i pendolari di Roma Est.
"Il treno dei deportati", come è stato tristemente soprannominato, genera quotidianamente scene da far west, di tutti contro tutti pur di accaparrarsi un posto per raggiungere il lavoro.
E pensare che erano in cantiere lavori per aumentare il numero di corse al giorno, oltre alla stazione di Ponte di Nona che è pronta ma che, stranamente, rimane chiusa.
L'assessore ai trasporti di Roma, ovviamente, non risponde al telefono nè alle mail.
Che dobbiamo fare?
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