mercoledì 9 novembre 2011

Un volantino in strada


La strada è sporca. Bagnata da una pioggia acida. I miei anfibi ci affogano dentro, ma resistono. Non cedono.
Sui muri della città si vedono i segni delle esplosioni. Dei saccheggi. Della rabbia sociale. L'intonaco sbriciolato dipinge una città morta. Che forse resusciterà. Forse.
I manifesti inneggiano alla rivolta. I volantini tappezzano la strada come sampietrini di carta.
Leggo con gli occhi rossi dei gas lacrimogeni uno slogan:
Disobbediamo Agli Obbedienti.
Politica Contro Politicanti.

Mi guardo le mani. Sono sporche di sangue e terra. L'origine del mondo: sangue e terra.
Nelle mani stringo un fucile. L'ho preso ad un ribelle morto. Non ho mai sparato. Imparerò.

Comincia la disobbedienza. La Negazione.
Che sia rinascita o apocalisse.
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