In questi giorni caldi in cui si solidarizza con un carabiniere chiamato "pecorella" da un manifestante No Tav (disarmato e a volto scoperto), l'informazione di regime evita di mostrare il vero volto della repressione. Un esempio è il video sopra postato, che testimonia l'ENNESIMO abuso di cui si sono resi protagonisti i poliziotti. Guardate e valutate.
Non voglio generalizzare: sicuramente tra le forze dell'ordine vi sono persone serie e competenti, che provano un ribrezzo ancora maggiore del mio nel vedere quali abusi sono capaci di realizzare i loro colleghi.
Va però detto che, per l'ENNESIMA VOLTA, questo abuso resterà impunito: non vi sono numeri identificativi su caschi e divise, pertanto i presenti non potranno far altro che denunciare "contro ignoti" questo episodio.
E tutto ciò si ripete ogni santo giorno, in Val di Susa come in piazza, allo stadio come in corteo. Abusi su abusi, senza che i colpevoli vengano mai beccati e condannati.
Una cosa, però, devo dirla. A tutta la sinistra e a tutti i sinistri: Pasolini ha scritto una CAZZATA nella poesia "Il PCI ai giovani"!
Sicuramente i poliziotti e i carabinieri saranno proletari e figli di proletari... ma hanno fatto una scelta di vita: servire il Potere. E se il Potere (come in Grecia) decide di dissanguare un Popolo, le forze dell'ordine si mettono CONTRO il Popolo. Se il Potere ha deciso che bisogna fare un'opera inutile, costosa e inquinante in Val Susa, per far pappare ai soliti noti i miliardi europei, e il Popolo che vive quelle terre si oppone... le forze dell'ordine si mettono CONTRO il Popolo.
Quindi, cari poliziotti e cari carabinieri: non ve lo ha detto il medico di fare questo mestiere. Se avete deciso di servire un Potere che ammazza, dissangua, distrugge con l'ingiustizia e il malaffare ogni speranza di democrazia e libertà, poi non vi lamentate dell'ostilità dei cittadini nei vostri confronti.
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