venerdì 30 marzo 2012

Contro la routine



Viviamo in una società organizzata nei minimi particolari. Il Sistema ha stabilito orari, tragitti, tempi di produzione e di consumo. Persino lo svago, il famoso e sempre più raro "tempo libero", è organizzato quasi quotidianamente: c'è chi va in palestra, chi legge un libro, chi guarda la tv. Addirittura ci sono persone che, prima di tornare a casa, DEVONO comprare le sigarette o passare per il fruttivendolo.
Milioni di persone vivono così. Si alzano ogni mattina alla stessa ora, entrano in ufficio o a scuola alla stessa ora, escono alla stessa ora, vanno a casa o a fare sport, e la sera si cena e poi tv. Tutti i giorni, per anni.

Questa vita è la morte della vita. Perchè questa vita segue una sola legge: la routine. L'ordine. La ripetizione meccanica. La certezza dell'abitudine. Questi atteggiamenti non possono che far piacere al Sistema.

Invece no. Bisogna rompere la routine. Dato che non abbiamo la possibilità di rendere speciale ogni giorno che viviamo, cerchiamo almeno di renderlo diverso. Da quello precedente e da quello seguente. Non leggiamo sempre lo stesso libro: cambiamo ogni sera, sul nostro comodino, la nostra lettura. Non ascoltiamo sempre lo stesso cd in auto: cambiamo cd, o ascoltiamo la radio. Facciamo in modo che le lampadine di casa nostra non si accendano sempre alla stessa ora. Viviamo la pausa pranzo in maniera diversa: una volta mangiamo vegetariano, un'altra andiamo a mangiare fuori, una terza volta mangiamo fuori orario.
Abituiamo il nostro corpo e, soprattutto, la nostra mente ad una "concezione ciclica irregolare": tutto si ripete, ma sempre in maniera diversa.

E' una legge della natura e della storia. Vi consiglio di seguirla.

Anche le onde del mare si ripetono sempre. Ma non sono mai uguali l'una all'altra. Basta cavalcarle per rendersene conto.

Nessun commento:

Posta un commento