domenica 11 marzo 2012

La Camusso dice si al TAV? E noi diciamo NO anche a lei!



Anche il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, si schiera a favore del TAV. In una intervista rilasciata al Corriere della Sera, in cui le si chiedeva un giudizio riguardante la partecipazione dei NO TAV alla manifestazione della Fiom, la leader del maggiore sindacato italiano ha risposto: "Nessuna forma d'iniziativa legittima può prevaricare la vita degli altri e sconfinare nella violenza. Penso che la Cgil debba avere un giudizio netto. Del resto la nostra posizione favorevole alla Tav l'abbiamo espressa al congresso: il Paese ha un disperato bisogno di investimenti. Dopodiché sarebbe meglio avere regole su come si decide. E comunque va ricostruito il dialogo: è impensabile fare i lavori per anni con la valle contro".
Non ha le idee chiarissime, la Camusso: tanto per cominciare, bisognerebbe ricordare a lei e a tanti altri che davanti a TAV va l'articolo al maschile, poichè trattasi di un acronimo di Treno ad Alta Velocità; in secondo luogo, non si riesce a capire perchè questo disperato bisogno di investimenti dovrebbe essere anteposto alla volontà di un popolo valligiano che non vuole bucare una montagna che contiene amianto per creare un corridoio che, secondo il progetto, dovrebbe collegare Lisbona e Kiev, senza nessun giovamento per i cittadini del luogo, nè in termini economici, nè in termini di traffico, nè in termini ambientali; inoltre, non si capisce da quando anche la CGIL ha cominciato ad analizzare la realtà partendo dagli investimenti e non dai diritti dei lavoratori e dei cittadini; infine, con un carpiato degno di Tania Cagnotto, la Camusso ricorda che va ricostruito il dialogo perchè non è possibile fare un'opera del genere avendo per anni la valle contro.
Tradotto: il Tav bisogna farlo, nonostante decine di inchieste e di analisi hanno dimostrato quanto quell'opera sia inutile, costosa e dannosa; va fatto in fretta, perchè in Italia devono arrivare gli investimenti; però bisogna farlo col dialogo, perchè non si può avere una opposizione sociale così numerosa. E come si fa, cara Camusso, a dialogare con chi parte da quegli stessi presupposti che adesso anche lei ha fatto propri? Come è possibile dialogare con chi ti dice: è stato deciso e va fatto, non me ne frega niente delle tue rimostranze, non me ne frega niente delle inchieste e degli studi alternativi, ci servono i soldi... però dialoghiamo. Cosa abbiamo da dire a loro, anzi a voi (visto che anche lei condivide la medesima impostazione)?

La Camusso dovrebbe sapere che l'Europa stanzia ingenti finanziamenti per le fonti alternative di energia, per la bioedilizia, per la riconversione industriale e per la risistemazione idrogeologica dei territori: perchè non provare ad attrarre quegli investimenti, che creano anche molti più posti di lavoro rispetto ai seimila promessi (???) dai lavori per il Tav? E se l'Europa stanziasse finanziamenti per le centrali nucleari, la Camusso sarebbe favorevole a costruirne un paio visto che "il Paese ha un disperato bisogno di investimenti"? Dato che ci servono i soldi, perchè non facciamo tutte le schifezze e le nefandezze per le quali sono stanziati i fondi?

Se anche la CGIL comincia a ragionare così, vuol dire che anche quel canale di lotta è otturato. I cittadini della valle, e in generale tutti i cittadini italiani ed europei, sono sempre più soli. Perchè oggi tocca alla Val di Susa, ieri toccava a Termini Imerese, l'altro ieri toccava a Terzigno, domani toccherà ad altri territori e ad altri cittadini.

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