mercoledì 28 maggio 2014

Forse SEL non ha capito bene...



Mi sa che alcuni dirigenti di Sinistra Ecologia Libertà non abbiano capito bene. Eppure il messaggio arrivato dal voto alle europee per la lista "Altra Europa con Tsipras" è chiaro, lampante, non suscettibile di incomprensione: c'è spazio, in Italia, per un movimento unitario di sinistra che si ponga nel solco di Syriza e della Linke tedesca e che stia alla sinistra del PD.
Quattrovirgolazerotre: sembrava incredibile solo due settimane fa, eppure si è riusciti a superare uno sbarramento alto (che nel 2009 non fu superato né da Sel né dal Prc) e ad eleggere ben tre eurodeputati. E' bene ricordare che questi tre sono stati eletti in una lista che si richiamava a Tsipras, e non a Schulz; che Syriza, il partito di Tsipras, sta nel Partito della Sinistra Europea ed ha visioni politiche ed economiche molto diverse da quelle del Pasok, partito che fa parte del PSE (la grande famiglia dei socialisti liberali e democratici, di cui fa parte anche il PD renziano); che in tutta Europa, i movimenti politici di sinistra si sono consolidati o sono cresciuti, mentre tutti i partiti di centrosinistra sono arretrati (ad esclusione del PD).
Questi sono dati, non interpretazioni. Si sperava che, alla luce di questi dati, i dirigenti italiani dei due partiti che hanno contribuito alla nascita della Lista Tsipras, cioè Sel e Prc, avessero individuato il solco entro cui mettersi in cammino. Verso il sol dell'avvenire? Ci accontentiamo di un futuro migliore, non preoccupatevi.

Purtroppo queste speranze sono state, in parte, deluse dalle ultime dichiarazioni di alcuni esponenti di Sel, tra cui il leader Vendola e il capogruppo alla Camera, Gennaro Migliore. Vendola ha dichiarato che bisogna stare con Renzi, in una posizione di sostegno critico. Secondo il governatore della Puglia, gli italiani "amano" l'ex rottamatore fiorentino e hanno fatto una scelta chiara tra la speranza renziana e il populismo grillino o berlusconiano.
Sono, però, soprattutto le parole di Gennaro Migliore a destare preoccupazione. In una intervista a Repubblica, il capogruppo partenopeo ha dichiarato che in Europa si deve contribuire ad eleggere Schulz (ma come? Non abbiamo appena votato per Tsipras?) a presidente della commissione europea; che in Italia bisogna creare un soggetto unitario della sinistra insieme al PD (in cui, ormai, la sinistra è ridotta a sterile opposizione interna...); che PD e Sel devono abbandonare i rispettivi contenitori (certo, come no... uno di quei contenitori ha appena preso il 40% dei voti); che c'è l'impronta di Sel in molte battaglie di Renzi (ha detto proprio così, lo giuro); propone di sostituire i deputati di NCD e Scelta civica coi deputati di Sel (che sono numericamente inferiori e non sufficienti a reggere un governo, ma questo particolare gli sfugge).

Cosa dire? Sel è sicuramente un partito spaccato in due: c'è un anima "governista a tutti i costi", di cui Migliore è l'espressione; c'è un anima "syriziana", ad esempio Fratoianni, che vuole costruire un soggetto politico autonomo alla sinistra del PD, col quale si può e si deve cercare ogni convergenza possibile, sia sul piano nazionale che sul piano locale, senza però fondersi con la "nuova Balena bianca" renziana.
Chi la spunterà? Lo scopriremo tra poco.
Tra i due, preferisco i syriziani, ça va sans dire...
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