martedì 20 maggio 2014

Ultras del Perugia raccolgono fondi per i bimbi ciechi



Ultras uguale violenti fascistoidi cerebrolesi? No, non ci stiamo. Negli ultimi anni l'equazione ha trovato sempre maggior sostegno nei media di regime, eppure gli esempi di ultras che si impegnano nel sociale e che vivono il loro Ideale ogni giorno, e non solo sulle gradinate di uno stadio, sono tantissimi e molteplici.
Oggi pubblichiamo un articolo del sito Umbria24.it, in cui si parla dei fondi raccolti dagli ultras del Perugia per i campi estivi per i bambini ipovedenti.
Ovviamente i pennivendoli che hanno riempito di inchiostro e merda sugli ultras le pagine dei giornaletti nelle ultime settimane hanno evitato di informare i cittadini di questo e di tanti altri esempi di ultras impegnati nel sociale.

La crisi che morde azzanna anche il portafoglio di associazioni come l’Uic. Una onlus, l’Unione italiana ciechi e ipovedenti, sempre vissuta sui contributi di enti pubblici e soggetti privati. Che negli anni le hanno destinato soldi, fondi e risorse. Che oggi scarseggiano. Che in certi casi «non arrivano proprio più». Emilio Vantaggi, presidente regionale dell’Uic, con la crisi e non solo combatte ogni giorno. E infatti a momenti gli scappava una lacrima quando gli ultras del Perugia – Ingrifati, Armata rossa e Brigata, più il gruppo «Quelli del Santa Giuliana» e i titolari del circolo «Il ritrovo del Grifo» – gli hanno consegnato l’assegno con su scritta la cifra raccolta venerdì alla festa-promozione organizzata all’antistadio.

La raccolta Duemilacentottanta euro e spiccioli: soldi che l’Uic utilizzerà per realizzare campi estivi riabilitativi di orientamento e mobilità per bambini ciechi di età compresa tra i tre e i sette anni. «Parliamo di circa quindici bimbi – specifica Vantaggi – che grazie al grande cuore degli ultras, per un’intera settimana, parteciperanno a laboratori didattici con operatori specializzati. E poi parliamo dei genitori che li accompagneranno, che verranno seguiti da un’equipe di psicologi». Tutto grazie, appunto, ai 2180.20 euro raccolti durante la festa autofinanziata dagli ultras del Grifo. «Spesso gli ultras vengono denigrati, accusati di atteggiamenti scorretti o violenti. In questo caso invece – continua Vantaggi – hanno dimostrato di essere altro. Penso che molti altri segmenti della società civile dovrebbero imparare da loro. Non ho parole per ringraziare i gruppi della Nord».

Pallone e maglia Oltre all’assegno, consegnato giovedì, i supporter biancorossi hanno donato all’Uic un pallone e una maglia ufficiale del Perugia. «Come è nata questa iniziativa? Semplice. Siamo stati contattati, ci è stato chiesto di dare una mano e lo abbiamo fatto. Abbiamo subito risposto: “Sì”. Ci siamo attivati, e alla fine siamo riusciti a coinvolgere un discreto numero di persone, circa un migliaio». Così, uno degli esponenti di spicco della tifoseria perugina. Un altro, a seguire, ha argomentato: «Questa volta abbiamo approfittato del momento di festa, della gioia provocata dalla promozione in B. Ma come Curva sono anni che ci impegnamo in iniziative (di solidarietà, ndr) del genere, a 360 gradi. Il nostro modo di vivere lo stadio, di essere ultras è anche questo. Lo facciamo coi nostri pregi e coi nostri difetti, anche se spesso viene dato eccessivo risalto, troppo, soltanto ai secondi…».
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