Vi posto la lettera che un ex dipendente di Eataly Roma ha scritto al sito di informazione L'Ultima Ribattuta. In questa lettera Gabriele Petta, questo il nome dell'ex dipendente, getta un enorme fascio d'ombra sulla scintillante luce con cui il boss Farinetti, creatore di Eataly e riferimento economico-culturale del premier Matteo Renzi, abbaglia i media e i cittadini italici da svariati anni.
Non è tutto oro quello che luccica, lo sappiamo. Adesso, però, sappiamo che non si tratta nemmeno di ottone... ma la fregature è molto più grande.
Non è tutto oro quello che luccica, lo sappiamo. Adesso, però, sappiamo che non si tratta nemmeno di ottone... ma la fregature è molto più grande.
Caro Direttore,
sono Gabriele Petta un ex dipendete di Eataly Roma oltre che un vostro affezionato lettore. Vi scrivo questa lettera in relazione al decesso di Antonio il ragazzo di 23 anni morto ieri nel noto centro commerciale. Non ho paura di querele o denunce, lo faccio per amor di verità e per dare giustizia a una vita che non c’è più. Vi scrivo con cognizione di causa, in quanto tutte le parole che trovate di seguito, sono suffragate da documenti, che sono disponibile ad inviarvi. Io stesso, sono stato costretto a svolgere mansioni di fatica, che non avrei potuto svolgere, in quanto a seguito di un incidente stradale occorso nel 2002, ho un mezzo di sintesi che inizia nel ginocchio e finisce nella caviglia, oltre a una pubalgia cronica e problemi di natura posturale, eppure ero inserito in un contesto di fatica, il tutto senza nemmeno aver fatto una visita medica pre-inquadramento. Visita che da contratto era obbligatoria. Per me, la morte di Antonio non è una casualità o il frutto del destino maledetto, i responsabili hanno nomi ben precisi: Oscar Farinetti, Nicola Farinetti e tutta la dirigenza dello Store di Ostiense, perché se si arrivati a queste situazioni, bisogna dire che il pesce puzza dalla testa. Troppo facile appellarsi ai ritardi dei soccorsi, a un malore improvviso e quant’altro. Una struttura del genere, dovrebbe essere obbligatoriamente dotata di postazione paramedica permanente, in modo da poter tutelare il benessere dei dipendenti e dei clienti. Detto questo, il Farinetti, da buon imprenditore, tende a risparmiare, nessun defibrillatore, nessuna postazione paramedica, tagli al personale e turni massacranti per i “fortunati” che sono riusciti a rimanere alle dipendenze di codesta azienda, che rappresenta alla perfezione l’Italia del 2014, arrivista a ogni costo senza curarsi del prossimo. Eppure…eppure, al momento della stipula dei contratti di assunzione, c’è una postilla chiarissima, che prevede l’assegnazione del posto, solo dopo aver passato una visita medica approfondita, come si conviene a ogni lavoro di fatica e come fanno tutte le aziende serie. Questa postilla c’è e una volta firmata l’assunzione, si declina ogni responsabilità dell’azienda in caso di malore o decesso sul posto di lavoro non direttamente riconducibile a malfunzionamenti delle attrezzature in dotazione al centro commerciale (anche qui ci sarebbe da discutere, in quanto ne risponderebbe comunque l’azienda fornitrice), quindi da tante belle parole scritte nero su bianco, si passa ai fatti. E i fatti ci dicono che da Eataly non vengo effettuate visite mediche preventive, quindi l’azienda è a tutti gli effetti fuorilegge. E allora i responsabili dovranno essere condannati per omicidio colposo, da Oscar Farinetti, passando per lo store Manager e tutti coloro tacciono compiacenti, facendo nulla da dietro una scrivania e lasciando il lavoro sporco e faticose a persone spesso impreparate con turni di lavoro massacranti, i quali poverini avendo bisogno di lavorare accattano senza protestare, ma poi i risultati sono questi, un ragazzo di 23 anni non c’è più, una famiglia piange un suo figlio, gli amici e colleghi piombano nel buio…mentre il Farinetti incassa…Meditate gente, meditate e soprattutto pretendete ciò che vi spetta.
Sarebbe interessante sapere perchè Gabriele non lavora più da eataly, forse non gli è stato rinnovato il contratto, non sappiamo. A differenza del povero Antonio che era assunto a tempo indeterminato. Eppure gabriele era abbastanza entusiasta del suo lavoro:
RispondiEliminawww.diffidaredalleimitazioni.eu/eataly-roma-cosi-e-se-mi-pare/4962
Comunque è vero si può sembre cambiare idea.
Di certo dopo avere letto la lettera dubito molto che l'ex dipendente abbia le idee chiare di quali siano gli obblighi delle aziende in fatto di visite mediche, sicurezza ecc.
Leggo inoltre: farinetti tende a risparmiare, nessun defibrillatore. Invece c'era. Ma prima di scrivere, non sarebbe opportuno informarsi?
Lasciamo, poi, perdere "l'azienda fuorilegge" o "condannati per omicio colposo", qui siamo al delirio più totale.
saluti
Paolo C.
Prendo atto delle tue precisazioni. Se lo ritieni opportuno, puoi scrivere una rettifica per ogni cosa scritta da Gabriele Petta a l'Ultima Battuta, ed io provvederò a pubblicarla.
RispondiEliminaA tua disposizione.
Mi pare che abbiano già commentato abbastanza. È G. Petta che forse a questo punto dovrebbe replicare. Ciao
RispondiEliminaPaolo