lunedì 29 novembre 2010

Assunzioni facili all'Atac





IL MESSAGGERO

ROMA (29 novembre) - Basta pronunciare la parola Atac e dal cilindro esce di tutto. E’ di tre giorni fa la notizia che negli ultimi due anni (in pratica dall’inizio dell’era Alemanno) sono state effettuate 854 assunzioni a chiamata diretta che hanno interessato parenti e amici (c’è anche un’ex cubista) di molti politici.

Il fatto di oggi che l’assessore ai trasporti Sergio Marchi ha una fidanzata che lavora proprio all’Atac. Il sindaco si dice «tranquillo», l’assessore si sente offeso per quello che definisce un «attacco personale» mentre l’opposizione chiede spiegazioni e chiarezza sulla parentopoli dei bus. Tutto questo avviene il giorno il cui il sindaco ha insediato una commissione d’inchiesta sulle assunzioni all’azienda di trasporto. Una commissione che però non si occuperà solo di quanto è emerso in questi giorni ma degli ultimi dieci anni. La speranza, forse, è quella di trovare “qualcosina” di compromettente anche sulle gestioni del passata per stendere un velo su tutto.

Il sindaco promette di non fare sconti a nessuno. «In coerenza con quanto annunciato, è stata quest’oggi avviata la commissione di indagine sulle politiche del personale dell’Azienda. La commissione che sarà guidata dal dottor Renato Castaldo, avrà compito di svolgere un’analitica ricognizione nel corso dell’ultimo decennio delle procedure di assunzione e di gestione delle risorse umane, valutando eventuali anomalie». È quanto si legge in una nota di Atac. Come se non bastasse, Atac ha intenzione di verificare come si fa carriera nell’azienda «in una logica di massima trasparenza e rispetto delle norme procedurali».

Il sindaco e la trasparenza. «Non sono preoccupato e ho chiesto che l’inchiesta vada fino in fondo e sia estremamente trasparente», ha aggiunto il sindaco.

Il sindaco e la fidanzata di Marchi. Quanto al coinvolgimento di Flavia Marino, fidanzata dell’assessore alla Mobilità del Campidoglio Sergio Marchi, il sindaco sottolinea: «È fuori luogo la polemica perché si tratta non di una assunzione ma di un trasferimento da pubblico a pubblico. La fidanzata di Marchi è stata assunta molti anni fa e quindi ha acquisito la sua professionalità in quel contesto. Quindi non c’entra nulla con eventuali assunzioni facili».

Miccoli: non abbiamo la stessa visione di Alemanno. «La saga della parentopoli nell’Atac di Alemanno sembra non avere mai fine anzi, ogni giorno si arricchisce di nuovi incredibili particolari. Oggi veniamo a scoprire che la fidanzata dell’assessore ai trasporti Sergio Marchi si è ritrovata in Atac dal 2009, pochi mesi dopo che l’assessore aveva assunto la carica». Lo afferma, in una nota, il coordinatore del Pd Roma Marco Miccoli. «Il sindaco e l’assessore ci fanno sapere che - conclude - è tutto regolare e sembrano essere tranquilli. Per noi è una situazione incredibile e più di qualche dubbio lo abbiamo. Ma se per loro è tutto regolare, poveri romani».

Marchi offeso: è tutto regolare. «Considero un inqualificabile attacco personale quanto appreso nella mattinata odierna da alcuni organi di informazione relativamente a un mio presunto coinvolgimento, anche se indiretto, nelle assunzioni operate nell’azienda Atac Spa». Lo afferma l’assessore alle Politiche della Mobilità di Roma Capitale, Sergio Marchi. «In merito alla vicenda - spiega - non vi è stata alcuna assunzione perché la persona in questione (la fidanzata, ndr) era già dipendente Cotral da circa un decennio. Il passaggio in Met.Ro Spa, oggi Atac Spa dopo la fusione, è stato un semplice trasferimento aziendale previsto dalla normativa vigente nel comparto del trasporto pubblico locale. Questo trasferimento si è tra l’altro svolto nel rispetto dei parametri retributivi già maturati in precedenza, senza nessuno scatto di carriera nè di ruolo».

Colagrossi: c’è un disegno per favori altri imprenditori? «Sono stanco di ripetere sempre le stesse cose, parentopoli e modelle non sono altro che, la goccia che sta facendo traboccare un vaso colmo da tempo». Lo dichiara in una nota il consigliere regionale dell’Itala dei Valori, Giovanni Loreto Colagrossi. «Non vorrei - prosegue - che gli enormi sprechi prodotti in questi due anni dalla gestione Alemanno sulla nostra azienda di Trasporti, ormai vicini alla soglia dei 120 milioni, siano solamente una strategia messa in atto, ad arte, per permettere a “falchi imprenditori” di appropriarsi di importanti e consistenti fette del Trasporto Pubblico Locale».

L’Acea e i debiti di Atac. Sui giornali romani sta emergendo l’ipotesi di utilizzare gli utili dell’Acea per coprire i debiti dell’Atac. Su questo tema il sindaco Alemanno precisa: «È un’asserzione assolutamente astratta, è chiaro che dovremmo fare degli interventi per aiutare Atac in questo momento difficile ma le risorse comunali potranno provenire dagli utili di Acea così come da altre entrate. Non c’è un rapporto diretto tra le due cose».
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LA REPUBBLICA

Non si placa la bufera sulla parentopoli dell'Atac. Ora nel mirino dell'affaire sulle assunzioni facili nell'azienda capitolina è finita anche la fidanzata dell'assessore comunale alla Mobilità, Sergio Marchi. "Attacchi personali inqualificabili", li ha definiti lo stesso Marchi che ha così spiegato la vicenda: "Si tratta di un semplice trasferimento, da Cotral a Met.Ro (oggi Atac) previsto dalla normativa vigente nel comparto trasporto pubblico. Ho coscienza assolutamente tranquilla". È intervenuto anche il sindaco Gianni Alemanno che ha preso le difese del suo assessore definendo "fuori luogo il caso Marchi. La sua fidanzata è stata assunta molti anni fa, ha acquisito la sua professionalità e quindi non c'entra nulla con eventuali assunzioni facili. L'inchiesta all'ad Maurizio Basile andrà fino in fondo e farà chiarezza sugli ultimi 10 anni".

Così nel polverone delle 854 assunzioni a chiamata diretta disposte negli ultimi due anni, fra Trambus e Atac, dall'ex amministratore delegato Adalberto Bertucci che ha coinvolto amici, nipoti, generi e parenti, ora è finita dentro anche la compagna dell'assessore capitolino alla Mobilità. "Non vi è stata alcuna assunzione, perché la persona in questione era già dipendente Cotral da circa un decennio. Il passaggio in Met. Ro Spa, oggi Atac Spa dopo la fusione è stato, dunque, un semplice trasferimento aziendale che si è svolto nel rispetto dei parametri retributivi già maturati in precedenza, senza nessuno scatto di carriera né di ruolo", ha spiegato Marchi. Non c'è bisogno di chiarire altro, secondo l'assessore. Anzi. "La mia coscienza è assolutamente tranquilla. È stato creato un 'casò che non esiste. C'è la volontà di montare scandali mediatici costruiti a tavolino con argomentazioni pretestuose e inaccettabili", ha concluso.

Non è preoccupato neanche il sindaco che ha definito "fuori luogo la questione Marchi". E ha precisato che si tratta di un "trasferimento, non c'entra nulla con eventuali assunzioni facili". In merito all'inchiesta dell'amministrato delegato, Maurizio Basile, Alemanno ha assicurato: "Andrà avanti fino in fondo e farà chiarezza sugli ultimi 10 anni". Riguardo invece alla reale situazione finanziaria dell'azienda capitolina, ormai a un passo dal crac, il sindaco ha aggiunto: "È chiaro che dovremmo fare degli interventi per aiutare Atac in questo momento difficile, ma le risorse comunali potranno provenire dagli utili di Acea come da altre entrate e altre aziende".

Ma dopo l'esposto che il Pd presenterà alla Corte dei Conti e la denuncia depositata alla Procura dall'Italia dei Valori, l'opposizione continua a chiedere maggiore chiarezza sulla parentopoli che ha scosso l'azienda municipalizzata. Stupito per le nuove rivelazioni, Enzo Foschi, consigliere regionale del Pd: "Appena due giorni fa, con tono di sfida, l'assessore faceva sapere a tutta Roma che avrebbe fatto una ricerca accurata sulla parentopoli in Atac e testuale 'ne sarebbero uscite cose sconvolgenti'. Ovviamente Marchi alludeva a qualcosa di attribuibile alle precedenti amministrazioni. E invece oggi veniamo a scoprire che anche la fidanzata dello stesso Marchi si è ritrovata in Atac dal 2009 dove ha avuto anche numerosi aumenti di stipendio. Sono forse queste le cose sconvolgenti a cui alludeva Marchi o ci sono altri nuovi parenti?". Mentre Giovanni Loreto Colagrossi, consigliere Idv alla Pisana, che mesi fa aveva denunciato la "drammatica situazione in cui versa Atac", ha commentato: "Non vorrei che gli enormi sprechi prodotti in questi due anni dalla gestione Alemanno sulla nostra azienda di trasporti (ormai vicini alla soglia dei 120 milioni), siano solamente una strategia messa in atto, ad arte, per permettere a 'falchi imprenditorì di appropriarsi di importanti e consistenti fette del trasporto pubblico locale, guarda caso proprio in concomitanza dell'avvento della legge Ronchi nel prossimo anno".
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