Il quotidiano della Calabria riporta la seguente notizia: «A breve, tra la Calabria e la Sicilia, potrebbe verificarsi un sisma distruttivo, di magnitudo 7,5 sulla scala Richter». Alessandro Martelli, l’ingegnere che dirige il centro di ricerche Enea di Bologna, ha lanciato un allarme amplificato dal recente sisma in Emilia Romagna. Lui, assieme ad un altro esperto dell’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, è stato al centro dell’audizione in commissione Ambiente alla Camera. Martelli prima specifica: «Un terremoto catastrofico, molto più forte di quello dell’Emilia di questi giorni o dell’Aquila, potrebbe colpire e distruggere il Sud Italia, nei prossimi mesi o entro due anni»
Nessun allarmismo, ma ciò è stato detto in sede istituzionale.
Perché?
Prima dicono che i terremoti non si possono prevedere, poi addirittura riescono ad indicare il periodo preciso ove questi si realizzeranno.
Il come, dove e quando non è più incertezza?
Questa notizia, deve fare riflettere ma forse anche agire.
Se in Calabria o in Sicilia si dovesse verificare un terremoto di tale portata, sarebbe distruzione immensa, perché sono terre fragili, dove l’abusivismo è fatto notorio, dove le speculazioni sono fatto notorio, dove l’incuria ed il degrado sono fatto notorio.
Ed allora perché questa dichiarazione in sede istituzionale?
Per favorire investimenti di una certa consistenza in quelle regioni o perché effettivamente esistono indicazioni dalle quali è possibile prevedere un simile terremoto?
Se così fosse allora si dovrebbe provvedere all’immediata evacuazione delle città a rischio, praticamente quasi la totalità, per consentire l’immediata messa in sicurezza del territorio, verificando la situazione caso per caso, se così fosse non vedo altre soluzioni, perché poi piangere sulle vittime sarà solo l’ennesima beffa di questo sistema.
Dunque che qualcuno dia una risposta certa, che la conferisca ai calabresi, miei conterranei, ai siciliani, miei consanguinei, che la conferisca alla popolazione perché vivere ogni giorno con il timore che da un momento all’altro possa giungere un terremoto catastrofico direi che non è una bella sensazione di vita.
Il Governo deve conferire una risposta seria in merito a quanto emerso nella Commissione Ambiente della Camera a fine maggio.
O si nega o si conferma quanto emerso.In questo caso non sono ammessi ni, o un sì o un no, la gente deve sapere.
tratto da Reset Italia
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