giovedì 20 settembre 2012

Non meglio o peggio, ma differente.

 

Veleggiavo lungo le coste catalane quando mi accorsi che c'erano tantissime persone lungo il porto di Barcellona. Che cosa c'era? Una manifestazione? E di che cosa? Strambai e mi avvicinai alla banchina, ormeggiai e salutai il vecchio Pedro, un lupo di mare catalano che conosco da anni. "Cosa succede, Pdero?", gli chiesi. La risposta fu semplice, una sola parola: "Independencia!". Mi voltai e vidi una fiumana di gente clamorosa, che riempiva le strade, la Ramblas, il porto. Bandiere giallorosse e magliette del FC Barcelona, cori in uno spagnolo non spagnolo. "E' catalano!", mi spiegò Pedro, e allora capii: era una manifestazione per chiedere l'indipendenza della Catalunya dalla Spagna. 
Mi accesi la pipa e mi misi a posto il berretto mentre guardavo la gente passare, sorridere, gridare slogan, ballare. Un cartello carpì la mia attenzione:
"Catalunya non è Spagna. Non migliore o peggiore, ma DIFFERENTE!".
Ecco! E' tutta qui la differenza tra i veri popoli (catalani, baschi, irlandesi, duosiciliani) e i popoli innventati (i padani): NOI vogliamo essere liberi e indipendenti non perchè ci sentiamo migliori degli altri, ma perchè sappiamo di essere differenti; i sedicenti padani, invece, hanno bisogno di sentirsi e professarsi migliori per giustificare le rivendicazioni indipendentiste del loro non-popolo.

Buon vento.


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